Piccole e medie imprese del Made in Italy protagoniste sui mercati extra-UE

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Il motore della crescita del commercio internazionale continua ad essere costituito dai mercati al di fuori dell'area UE. Quest'ultima, invece, mostra condizioni di domanda ancora fortemente perturbate: nei primi sei mesi del 2013 le importazioni di merci dei paesi UE27 hanno registrato in euro una flessione tendenziale del -3.5% rispetto al corrispondente periodo 2012. Di converso, nel primo semestre dell'anno le esportazioni delle imprese europee rivolte ai mercati extra-comunitari sono risultate in crescita tendenziale del +5.1% in euro.

In questo contesto, le imprese italiane stanno evidenziando crescenti capacità di servire i mercati extra-UE. Nei primi sei mesi dell'anno in 20 industry su 22 le esportazioni italiane verso i mercati extra-UE hanno registrato performance in accelerazione rispetto alla crescita media 2012 . Inoltre, nel primo semestre del 2013 in 18 su 22 industry i risultati tendenziali delle esportazioni italiane verso i mercati extra-UE sono stati migliori del totale delle imprese UE27 .

In particolare, il miglioramento nella capacità competitiva dell'industria italiana "a parità di condizioni ambientali" (ossia nei confronti dei concorrenti degli altri paesi UE) sembra essere ancora una volta dovuto ai settori del Made in Italy e della Meccanica Strumentale e Varia ad essi collegati. Viceversa, continuano ad essere sempre più negative le performance della grande industria dai Mezzi di Trasporto ai Produttori di Materie Prime Industriali.

La Figura 1 evidenzia in modo sintetico tali risultati: l'asse x riporta i differenziali di crescita tra export Italia ed export UE27 nelle 22 industry analizzate dal Sistema Informativo Ulisse; l'asse y dà conto, invece, dei differenziali di crescita tra il primo semestre 2013 e la media 2012 per le 22 industry.

[caption id="attachment_2592" align="aligncenter" width="855" caption="Figura 1: Posizionamento delle esportazioni italiane nel 1° semestre 2013 sui mercati extra-UE per industry Ulisse (euro correnti; fonte: Sistema Informativo Ulisse)"] [/caption]

Dalla lettura dei diversi quadranti della Figura 1, è possibile evidenziare i seguenti cluster di performance:

  1. Cluster “ Competitivi e in accelerazione ” (quadrante in alto a destra): è costituito da quelle industry (ben 18) nelle quali le imprese italiane sui mercati extra-UE sono apparse più competitive delle omologhe europee e con fatturati in accelerazione rispetto al ritmo medio di crescita del 2012;

  2. Cluster “ In difficoltà ma in accelerazione ” (quadrante in alto a sinistra): è costituito da quelle industry (2) nelle quali, invece, le vendite delle nostre imprese sui mercati extra-comunitari sono risultate relativamente meno competitive del totale UE, anche se hanno evidenziato una accelerazione del loro ritmo di crescita rispetto alla media 2012;

  3. Cluster “ In difficoltà e in decelerazione ” (quadrante in basso a sinistra): è costituito da quelle industry (2) nelle quali le imprese italiane hanno registrato performance di crescita sui mercati extra-comunitari inferiori a quelle del complesso UE e in fase di decelerazione rispetto alla media 2012.

[caption id="attachment_2595" align="alignleft" width="300" caption="Fig. 2a: Cluster di performance "Competitivi e in accelerazione" sui mercati extra-UE (euro correnti; fonte: Sistema Informativo Ulisse)"] [/caption]

Come detto, il quadrante in alto a destra, rappresentativo degli aggregati di prodotto competitivi e in accelerazione , appare nettamente il più popolato. Esso comprende, nello specifico (Figura 2a) , Materie Prime Naturali (+27% in euro nel primo semestre 2013 sui mercati extra-comunitari), Beni intermedi in minerali non metalliferi (+12.7%), Prodotti e strumenti per la salute (+11.3%), Beni e prodotti per le costruzioni (+9.5%), Strumenti e attrezzature per l'industria (+9.1%), Prodotti finiti per la persona (+9.1%), Beni alimentari non confezionati (+9.1%), Prodotti finiti di largo consumo (+8.7%), Prodotti finiti per la casa (+8.0%), Componenti per i mezzi di trasporto (+7.4%), Impiantistica industriale (+6.0%), Strumenti e attrezzature per ICT e serviz i (+4.6%), Beni intermedi chimici (+4.1%), Componenti meccaniche ed ottiche (+3.7%), Macchine e impianti per i processi industriali (+3.4%), Elettrotecnica (+1.5%), Beni intermedi materiali tessili e pelli (+0.4%) e, anche, Componenti elettroniche , che, pur registrando variazioni tendenziali negative (-4.2%), evidenziano risultati migliori della performance esportativa dei paesi UE e meno penalizzanti di quanto sperimentato nel corso del 2012.

[caption id="attachment_2596" align="alignleft" width="300" caption="Fig. 2b: Cluster di performance "In difficoltà ma in accelerazione" sui mercati extra-UE (euro correnti; fonte: Sistema Informativo Ulisse)"] [/caption]

Nel primo semestre 2013 le performance sui mercati extra-comunitari delle esportazioni italiane di Beni intermedi in metallo (+0.1% in euro, in termini tendenziali) e Beni intermedi in carta e legno (-0.1%) per l’Italia, a fronte del -5.2% per il totale UE) risultano, invece, meno dinamiche di quelle del totale delle imprese UE27, anche se in miglioramento rispetto alla media 2012 (Figura 2b: cluster in difficoltà ma in accelerazione ).

Evidenziano, infine, risultati in decelerazione rispetto alla media 2012 e soprattutto variazioni inferiori al totale UE27 le esportazioni italiane sui mercati extra-comunitari di Mezzi di trasporto e per l’agricoltura (-1.5% in euro la variazione tendenziale nel primo semestre 2013) e soprattutto Materie prime industriali (-13%), annoverabili nel cluster in difficoltà e in decelerazione (Figura 2c). Va peraltro sottolineato come le esportazioni italiane di Materie prime industriali sia state fortemente condizionate dalle recenti vicende giudiziarie che hanno riguardato il Gruppo Riva, che hanno comportato la temporanea sospensione dell'attività di alcuni stabilimenti del gruppo.

[caption id="attachment_2598" align="alignleft" width="300" caption="Fig. 2c: Cluster di performance "In difficoltà e in decelerazione" sui mercati extra-UE (euro correnti; fonte: Sistema Informativo Ulisse)"] [/caption]

Nel complesso, quindi, da questa analisi emergono segnali di ottimismo per la nostra economia, con un nutrito numero di industrie in cui sui mercati più lontani le imprese italiane hanno saputo fare meglio delle omologhe europee e sinora migliorare i risultati di crescita dell'anno scorso. In particolare, sembra che ciò che sta impedendo all'industria italiana di affondare sono tanti piccoli e medi imprenditori dei settori tradizionali del Made in Italy che stanno sempre più “esplorando con successo" le potenzialità dei mercati che stanno oltre i confini della Comunità Europea.