India-Italia: nuove opportunità di collaborazione industriale

Il summit tecnologico di ottobre conferma la vicinanza tra i due paesi.

.

Asia Mercati emergenti Mercati esteri Il meglio dal Mondo

Accedi con il tuo account per utilizzare le funzioni stampa migliorata (pretty print) e includi articolo (embed).
Non sei ancora registrato? registrati!

Liberamente tratto dal comunicato stampa della Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry del 31 ottobre 2018

Martedì 30 ottobre si è svolto a Nuova Delhi l’incontro tra il premier italiano Giuseppe Conte e il primo ministro indiano Narendra Modi, in occasione della 24esima edizione dell’India-Italy Technology Summit. L’iniziativa si è concentrata sul settore energetico, le tecnologie ambientali, l’ICT, l’aerospaziale e il medicale, allo scopo di sviluppare possibilità di collaborazione tra le imprese italiane e indiane nei settori interessati.

Ribadendo la base comune di valori che unisce i due paesi, come la democrazia, il rispetto dei diritti umani e la lotta al terrorismo, i due leaders hanno dichiarato l’intenzione di voler rafforzare i legami tra i rispettivi paesi anche nell’ambito del design, in particolare per quanto riguarda gli accessori e i prodotti per la persona, gli autoveicoli e i mezzi di trasporto, e si è confermata la volontà di collaborare nei citati ambiti energetici e scientifici.
L’incontro è stato anche occasione per annunciare l’ingresso in una fase successiva dell’India-Italy Industrial Research and Development Cooperation program, attivo dal 2009, che mira a rendere possibile la collaborazione tra i due paesi nell’ambito della ricerca di elevata qualità, finalizzata allo sviluppo congiunto di nuove soluzioni tecnologiche. L’India e l’Italia, infatti, stanno già lavorando insieme nei settori energetico, ferroviario e della salute, e puntano a sviluppare nuove opportunità di collaborazione nei settori più avanzati dell’intelligenza artificiale e della robotica.

È stato netto il rifiuto da ambo le parti di politiche protezionistiche e restrittive del libero scambio. Si è al contrario manifestata la volontà comune di assicurare il libero commercio tra le nazioni, nei limiti delle regole del WTO, e l’intenzione di migliorare le regole stesse.