Industria europea degli intermedi tessili: il nuovo ruolo di traino dei tessili tecnici

Un settore in cui l’Europa – Germania e Italia su tutti – ricopre un ruolo di spicco grazie alle crescenti possibilità di impiego, tipicamente in applicazioni hi-tech

.

Siulisse Europa Export Marketing internazionale

Accedi con il tuo account per utilizzare le funzioni stampa migliorata (pretty print) e includi articolo (embed).
Non sei ancora registrato? registrati!

Uno dei settori che negli ultimi anni ha sperimentato una crescita dinamica in termini di produzione sia a livello mondiale che a livello europeo è senza dubbio quello dei tessuti non tessuti e tessuti per uso tecnico.
Tale segmento è rappresentato da un’ampia gamma di prodotti - i cui beni principali sono i tessuti non tessuti e i tessuti impregnati, spalmati o ricoperti - ottenuti tramite processi che non prevedono la tessitura e la maglieria, quali ad esempio tessuti resinati, fibre di vetro, TPU e PVC. Il raggio di applicazione di questa categoria di prodotti è estremamente vasto, spaziando dall’industria automotive al geotessile, dall’abbigliamento al medicale.

Produzione mondiale di Tessuti non tessuti e tessuti per uso tecnico (1995-2018)

Produzione mondiale di tessuti non tessuti e tessuti per uso tecnico

La produzione mondiale ha registrato un incremento dal valore di circa 37 miliardi di euro del 2009 agli oltre 62 miliardi del 2018, per un aumento totale del 70%, pari ad una crescita media annua del 6%. In Europa, invece, la produzione si è sviluppata nello stesso periodo da 14.6 a 22 miliardi di euro, un incremento del 50% - corrispondente ad un tasso di crescita annuo del 4.7%.

Focalizzandoci sul mercato comunitario, la produzione europea ha ricoperto, nel 2018, più di 1/3 della fabbricazione mondiale di Tessuti non tessuti e tessuti per uso tecnico, a fronte di una media del 23% per gli altri prodotti di intermedi tessili.
Tra i paesi dell’Unione spiccano la Germania, con una produzione di 6 miliardi di euro (pre-stime 2018) e l’Italia, la cui produzione è stimata superare i 3 miliardi di euro a consuntivo d'anno.
Inoltre, nel comparto europeo degli intermedi tessili, la quota della produzione di tessuti non tessuti e tessuti per uso tecnico risulta superiore alla media del resto del mondo (28% contro 18%).

Produzione UE 1995-2018 (prezzi costanti)

Beni intermedi in materie tessili e pelli

Grafico a linea produzione UE Tessuti e Pelli (1995-2018)

Tessuti non tessuti e tessuti per uso tecnico

Grafico a linea produzione UE Tessuti non non tessuti e tessuti per uso tecnico (1995-2018)

I grafici sopra riportati1 rappresentano la produzione europea di beni intermedi in materie tessili e pelli (a sinistra) e di tessuti non tessuti e tessuti per uso tecnico (a destra). È possibile osservare come il grafico di destra presenti un trend positivo decisamente più marcato di quello presente nel grafico di sinistra, soprattutto prendendo in considerazione il periodo 2009-2018. A differenza del totale categoria, inoltre, la produzione degli ultimi anni è superiore a quella del 2009, segno di un settore che ha trovato nei fattori di differenziazione qualitativa e in nuovi campi applicativi elementi di competitività rilevanti per le imprese europee.


Il Vecchio continente appare concorrenziale nella produzione di tali beni, caratterizzati da una rilevante impiego in filiere hi-tech, quali ad esempio l’automotive e il medicale, e in settori ad alto valore aggiunto, come l’arredamento e l’abbigliamento tecnico.


Esportazioni da UE di Tessuti non tessuti e tessuti per uso tecnico (2000-2021)


Sulla base, infine, delle previsioni formulate da StudiaBo nell’ambito del Sistema Informativo Ulisse, si segnala la prosecuzione di dinamiche favorevoli circa l’andamento delle esportazioni dall’UE, per le quali si stima una crescita attesa del 4% annuo per il prossimo triennio, in linea con il periodo precedente, con un volume di esportazioni che passerà da 15 a 17 miliardi di euro.
Tali stime rappresentano un’opportunità per i fornitori di tecnologia, che potranno sviluppare i propri mercati in un settore in forte sviluppo economico e tecnologico avente tra i protagonisti l’Unione Europea.

(1) Nella seguente trattazione abbiamo impiegato i valori a prezzi costanti 2010 per renderli confrontabili.