Smartphone e guerra commerciale

Le tariffe americane ristrutturano le catene del valore delle multinazionali high tech

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Nel primo semestre dell’anno le importazioni americane di telefoni cellulari dalla Cina hanno segnalato una forte contrazione, come anticipato nell’analisi Le tariffe americane: rischio per la Cina, opportunità per l’Asia?.
Si tratta del proseguimento della fase di contrazione già iniziata nella seconda metà del 2018, che nei primi mesi del 2019 ha mostrato un ulteriore peggioramento.

Graf.1: Importazioni USA di telefoni cellulari

Importazioni USA di telefoni cellulari: confronto Cina/Mondo
Fonte: dati ExportPlanning.

Tuttavia, di significativo rilievo ai fini di analisi risulta l’avvenuta inversione di tendenza registrata delle importazioni USA di telefoni cellulari provenienti da paesi terzi. Come si evince dal grafico, a fronte di una caduta del 18% (-3.3 miliardi di $) dell'import statunitense di smartphone made in China, le importazioni del prodotto dal resto del mondo sono cresciute ad un tasso fortemente dinamico, segnando un incremento prossimo ai 4 miliardi di $ rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.

Il risultato rivela in primo luogo come l'effetto sostituzione dei prodotti cinesi con prodotti di paesi terzi sia stato particolarmente intenso nel caso dei telefoni cellulari, ed è l'indicatore dell'inizio di un processo di riduzione della forte dipendenza statunitense dalle esportazioni cinesi di smartphone, in un’ottica di possibile intensificazione della guerra commerciale. Sebbene nessun provvedimento tariffario USA colpisca ad oggi le importazioni USA di telefoni cellulari, la minaccia di un allargamento dell'azione protezionistica e il peggioramento dei rapporti con la multinazionale Huawei, fortemente caldeggiati dall'amministrazione Trump, vede questi prodotti particolarmente esposti.
Fino allo scorso anno, infatti, le esportazioni cinesi di telefoni cellulari rappresentavano tra il 75% e l’80% delle importazioni americane, quota che nel I semestre del 2019 è scesa al di sotto del 60%.
Ad aver beneficiato maggiormente del ridimensionamento della quota cinese sul mercato statunitense è stato il Vietnam, che ha aumentato in modo significativo le proprie esportazioni del prodotto sul mercato (Graph.2).

Graf.2: Cina e Vietnam - Quota delle importazioni USA di telefoni cellulari

Cina e Vietnam - Quota delle importazioni USA di telefoni cellulari
Fonte: dati ExportPlanning.

Alla base della dipendenza del mercato americano dalle esportazioni cinesi di smartphone vi è la forte integrazione esistente nelle catene del valore delle multinazionali dell’high-tech e delle imprese manifatturiere cinesi. Diverse case produttrici di telefoni cellulari hanno infatti stabilimenti di assemblaggio sul territorio cinese, una delle più importanti è la multinazionale americana Apple. Si stima che la quota di mercato di telefoni cellulari detenuta dalla Apple sia prossima al 40% sul mercato americano, rappresentando l’impresa leader sul mercato, seguita da Samsung. La parte preponderante degli iPhone venduti sul mercato viene assemblata su territorio cinese, dal fornitore Foxconn International Holdings.

L’integrazione delle filiere produttive delle multinazionali tecnologiche con le imprese del Paese del Dragone rende multinazionali come la Apple significativamente esposte al rischio di una possibile escalation della guerra commerciale e di un peggioramento dei rapporti Washigton-Pechino. Per queste ragioni, il risultato registrato nel primo semestre dell’anno potrebbe essere sintomatico di un processo di ristrutturazione delle catene del valore esistenti, al fine di mitigare l’esposizione a tali rischi.