Export province italiane nel 2° trimestre 2019

Andamenti favorevoli al Centro Italia, tenuta nel Nord-Est, ma significativa frenata nel Nord-Ovest

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La quota di province in crescita nei valori tendenziali
è scesa ad appena il 52%, dal 73% di fine 2018

I recenti dati ISTAT relativi al commercio estero territoriale del secondo trimestre dell’anno documentano evidenti segnali di indebolimento dell’export italiano: nel trimestre più recente solo 1 provincia su 2 registra, infatti, un export in crescita, a fronte del 59% registrato nel trimestre precedente e soprattutto del 73% di fine 2018.

Export territori italiani: evoluzione quota delle province italiane in crescita tendenziale
Area 4Trim2018 1Trim2019 2Trim2019
Nord-Ovest 85% 56% 32%
Nord-Est 86% 68% 59%
Centro 68% 64% 68%
Sud 61% 53% 53%
Totale Itaia 73% 59% 52%
Fonte: ExportPlanning - tool Exportpedia

Particolarmente colpiti dalla frenata dell'export
i territori del Nord-Ovest...

I dati delle esportazioni del 2° trimestre 2019 a livello provinciale, disponibili al link Exportpedia, segnalano un significativo deterioramento delle performance dei territori del Nord-Ovest, con una quota di appena il 32% di province in crescita nei valori tendenziali di export (quota già bruscamente scesa nel trimestre precedente dall’85 al 56 per cento).

...in (parziale) tenuta quelli del Nord-Est...

Meno accentuata appare la frenata delle esportazioni dei territori del Nord-Est, con una quota tuttora maggioritaria (59%) di province in crescita nei valori tendenziali del 2° trimestre dell’anno, ma comunque in calo dal 68% di tre mesi prima e, soprattutto, dall’86 per cento di fine 2018.

...mentre nei territori del Centro
si segnalano le performance di crescita più diffuse.

Le province del Centro Italia evidenziano le maggiori capacità di tenuta: la quota di territori in crescita nei valori esportati risulta, infatti, del 68%, perfino superiore rispetto al trimestre precedente (64%) ed in linea con il livello di fine 2018.

Nel Mezzogiorno, infine, la quota dei territori in crescita nei valori esportati nel trimestre più recente è del 53%, esattamente come tre mesi prima, inferiore al 61% di fine 2018.

Export delle province italiane: variazioni tendenziali 2° trimestre 2019
(euro correnti)

Esportazioni delle province italiane 2° trim. 2019 (var. % tend.)
Fonte: ExportPlanning - tool Exportpedia
ATTENZIONE: le variazioni relative alle province della Sardegna non devono essere considerate, in quanto dal 1° trimestre 2018 viene recepito il nuovo assetto regionale stabilito dalla Legge regionale n. 2/2016 e successiva delibera della Giunta regionale n. 23/5 del 20 aprile 2016.


Province trainanti e frenanti

Nord-Ovest

In un quadro deteriorato (con ben 17 delle 25 province considerate) tra le province che hanno registrato un calo delle esportazioni nel trimestre più recente, si segnalano, in particolare, cali tendenziali superiori ai 100 milioni di euro per le province di Genova (-237 milioni di euro), Savona (-169), Brescia (-144), Asti (-123) e Torino (-109) [queste ultime due fortemente penalizzate dal comparto automotive].
Si ravvisano, inoltre, cali tendenziali – benché più contenuti – dell’export provinciale di Como, Monza-Brianza, Varese, Mantova, Bergamo, Lecco e Alessandria.

In positiva controtendenza, invece, si segnalano le performance provinciali dell’export di Milano (+695 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018, con dinamiche particolarmente favorevoli da Chimica-Farmaceutica) e Pavia (+163 milioni di euro, grazie soprattutto alle crescite del Sistema Moda). Si citano, inoltre, gli altri casi di – pur contenuti - incrementi tendenziali a livello territoriale: le province di La Spezia, Cremona, Vercelli, Cuneo.

Nord-Est

Su 22 province considerate, 13 conservano infatti una intonazione positiva del proprio export. In particolare la provincia di Bologna si conferma trainante l’export tricolore (con un incremento di 557 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018, pari al +15.2%, trainato da Chimica e Agroalimentare2); in crescita anche le vendite all’estero delle province di Vicenza (+140 milioni di euro), Udine (+128) e Verona (+123).
In territorio positivo, inoltre, (anche se con incrementi assoluti al di sotto dei 100 milioni di euro) le variazioni tendenziali delle esportazioni di Ravenna, Belluno, Rimini, Bolzano, Modena, Piacenza e Venezia.

Si ravvisano, di converso, le cadute delle esportazioni delle province di Gorizia e Trieste, rispettivamente pari a -693 e -290 milioni di euro nei valori tendenziali, riconducibili in entrambi i casi alla flessione dei fatturati del settore della cantieristica navale.

Centro

Le province del Centro Italia evidenziano le maggiori capacità di tenuta: 15 su 22 province hanno segnato un aumento tendenziale del proprio export. In particolare, forti aumenti nei flussi tendenziali vengono registrate dalle province di Firenze (+1166 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018, che ne fa il territorio best-performer assoluto a livello nazionale, trainato dalle vendite di Sistema Moda [pelletteria, abbigliamento, maglieria, calzature] e Metalmeccanica [motori e turbine, autoveicoli, macchine non utensili, elettromedicali]), Latina (+987, al secondo posto assoluto tra le province trainanti italiane, grazie - in primis - ai forti incrementi dell'export di farmaci negli USA), Frosinone (+409), Roma (+404) e Arezzo (+396) e – anche se in misura minore – Massa Carrara (+181).
Andamenti positivi – pur se inferiori ai 100 milioni di euro nei valori assoluti – caratterizzano, inoltre, le esportazioni provinciali di Livorno, Ascoli Piceno, Pistoia, Terni, Pisa, Pesaro e Urbino.

Sud

Tra i casi "trainanti" le esportazioni dell'area, si segnala la conferma dell'export della provincia di Napoli (+271 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018, trainati anche in questo caso dal settore farmaceutico), e gli incrementi tendenziali di Cagliari (+202 milioni di euro), Taranto (+139), Avellino (con contributi positivi soprattutto dal comparto metalmeccanico); si rilevano inoltre, pur con aumenti inferiori ai 100 milioni di euro, i progressi dell’export delle province di Catania, Chieti, Messina e Bari.


1) Al fine di cogliere in chiave dinamica la fase di deterioramento in atto delle esportazioni dei territori italiani, si veda la video-animazione presente nella barra in basso nella home-page Exportpedia.
2) In particolare, nel caso dell'export bolognese, si segnala la forte crescita delle vendite di prodotti in tabacco verso il Giappone, riconducibili alla presenza del centro di eccellenza Philip Morris International.