L'export continua ad essere traino della crescita dei territori italiani
Il 4° trimestre 2017 ha confermato il diffuso aumento delle vendite all'estero a livello di province italiane
Pubblicato da Marcello Antonioni. 19 Marzo 2018.
Export territoriale Export Congiuntura Data visualization Congiuntura Internazionale
 I dati ISTAT del commercio estero dei territori italiani, disponibili nel sito 
  Exportpedia, documentano la prosecuzione nel quarto trimestre 2017 
  della fase di diffusa crescita dell'export: nel periodo ottobre-dicembre il 
  76% delle province italiane ha, infatti, registrato 
  incrementi tendenziali nei valori in euro delle proprie esportazioni 
  (circa la stessa quota del trimestre precedente). 
  In particolare, ancora una volta la dinamicità dell'export appare caratteristica 
  comune ai territori del Nord–Est (con il 95%  delle province 
  con export in crescita nell'ultimo trimestre) e del Nord-Ovest 
  (83%). In miglioramento la quota di province con export in aumento al Centro 
  (75%), 
  mentre "fanalino di coda" rimane il Sud (anche se con una maggioranza - 
  67% - di province in crescita).
 
| Esportazioni delle province italiane: variazioni tendenziali 4° trimestre 2017 (euro correnti)   | 
|---|
| Fonte Exportpedia Vai a exportpedia | 
Nel quarto trimestre 2017 si è confermata la significativa maggioranza (76%) delle province italiane con crescite tendenziali delle proprie esportazioni in valore.
Nord Italia
  La quota delle province in crescita risulta più rilevante con riferimento ai territori del Nord Italia, 
  dove solo 5 province 
  (La Spezia, Torino, 
  Savona, Monza e 
    Pavia) su 46 hanno evidenziato risultati negativi.
  In modo particolare, nel periodo ottobre-dicembre 2017 
  si rileva un incremento tendenziale dell'export nei valori in euro 
  generalizzato a tutte le province del Nord Est. 
  Nel trimestre esaminato si segnalano i contributi particolarmente positivi delle vendite 
  all'estero della provincia di Gorizia 
  (+757 milioni di euro, peraltro dovuti al risultato “eccezionale” della cantieristica navale 
  di Monfalcone), e le conferme di Reggio Emilia 
  (+295 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2016), 
  Vicenza (+274 milioni di euro), 
    Bologna (+243 milioni di euro) e 
      Parma, oltre che – nel Triveneto – 
        le eccellenti performance di Treviso, 
        Verona, 
          Trieste e Udine.
  Anche nel Nord Ovest le performance di crescita delle esportazioni 
  nel quarto trimestre dell'anno scorso appaiono ampiamente generalizzate (83% dei casi). 
  Milano si conferma, in particolare, la provincia di gran lunga trainante, 
    con un incremento tendenziale del proprio export nel periodo ottobre-dicembre 
    2017 di ben 832 milioni di euro, seguita da Brescia
    (+243 milioni di euro), Bergamo (+327 milioni), 
    Genova (+274 milioni) e Varese 
      (+273 milioni). Da segnalare, inoltre, le buone performance di crescita messe 
      a segno dall'export delle province di Alessandria 
      (trainata dalla gioielleria di Valenza) e Cuneo 
      (bene in questo caso l'Agroalimentare, guidato dal settore 
  cioccolato e dolciumi, ma anche la 
  Metalmeccanica, 
  con particolare riferimento alla filiera automotive).
  
Centro Italia
Al Centro, nel quarto trimestre 2017 si è ampliato il novero di territori in crescita nelle esportazioni (75%), con le province di Latina (+537 milioni di euro di aumento tendenziale, grazie ai forti aumenti delle vendite all'estero del settore farmaceutico), Firenze (+185 milioni di euro), Roma e Frosinone (entrambe +113 milioni) ad offrire i contributi più rilevanti.
Sud Italia
  Al Sud, infine, pur in numero maggioritario (67%), 
  appare in leggero calo rispetto a tre mesi prima 
  la quota di province con andamenti positivi dell'export. 
  In un quadro che continua ad essere più in chiaro-scuro in confronto 
  ai risultati delle altre aree del paese, i maggiori contributi 
  alla crescita provengono dalle vendite all'estero delle province di 
  Teramo (+643 milioni di euro di incremento tendenziale, 
  trainato anche in questo caso dalle esportazioni di
  farmaci), Siracusa e 
  Cagliari (in entrambi i casi grazie alla ripresa dei 
  valori denominati in euro di prodotti petroliferi). 
  Da segnalare, infine, la favorevole performance delle vendite all'estero della provincia di 
  Avellino, che appare merceologicamente più articolata: 
  Agroalimentare in primis – grazie a 
  pasta e prodotti da forno, conserve, 
    frutta e spezie - ma anche 
  Metalmeccanica (con incrementi diffusi, 
  dai metalli non ferrosi 
  ai segmenti bulloni, pentole e altri prodotti in metallo fino al 
  comparto aeronautico) .
  
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