Riduzione dei dazi per agri-food, auto e materie prime critiche

Pubblicato da Silvia Brianese. 24 Settembre 2025.

Importexport Mercati esteri Accordi di libero scambio

Dopo quasi dieci anni di trattative, il 23 settembre si sono ufficialmente conclusi i negoziati tra Unione Europea e Indonesia per la definizione di un Accordo di partenariato economico globale (CEPA), a seguito dell’intesa politica raggiunta il 13 luglio tra la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen e il presidente indonesiano Prabowo Subianto.

A favorire l’accelerazione del negoziato hanno contribuito anche le tensioni commerciali con gli Stati Uniti, secondo partner commerciale sia per l’UE che per l’Indonesia. Infatti, i dazi “reciproci” introdotti dall’amministrazione Trump con l’Ordine esecutivo del 31 luglio, sulle esportazioni europee e indonesiane gravano aliquote tariffarie pari rispettivamente al 15% e al 19%, spingendo Bruxelles e Giacarta a cercare nuove opportunità commerciali in grado di ridurre i costi di approvvigionamento e ampliare l’accesso a mercati strategici.

Il cuore dell’accordo tra Unione Europea e Indonesia riguarda la liberalizzazione degli scambi tra i due Paesi, prevedendo l’eliminazione dei dazi all’importazione su oltre il 98% delle merci europee destinate all’Indonesia. La rimozione delle barriere tariffarie avverrà gradualmente: l’80% dei prodotti sarà esente da dazi già al momento dell’entrata in vigore, mentre il restante sarà liberalizzato entro cinque anni.

UE-Indonesia: analisi dell’interscambio commerciale

Prima di analizzare in maniera più approfondita i contenuti dell’accordo, è utile osservare la situazione attuale degli scambi commerciali tra Unione Europea e Indonesia.

Come mostra il grafico sottostante, il saldo commerciale UE-Indonesia appare negativo. Questo significa che l’UE importa dall’Indonesia più di quanto esporti verso il Paese asiatico, con un differenziale che è stato pari a circa 7 miliardi di euro nel 2024.

Fig.1 - Interscambio commerciale UE-Indonesia

 

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

Tuttavia, le esportazioni europee verso il mercato indonesiano hanno sperimentato a partire dalla Grande Recessione un solido trend di crescita. In particolare, in termini settoriali, nel 2024 le esportazioni europee verso l’Indonesia hanno riguardato soprattutto prodotti farmaceutici e macchinari industriali, tra cui caldaie, turbine e motori, macchine per l’industria alimentare e macchine per il movimento terra. Le importazioni dall’Indonesia, invece, sono state concentrate su oli vegetali e grassi animali (in particolare l’olio di palma), calzature e abbigliamento esterno, oltre a prodotti chimici di base organici e minerali metalliferi.

Fig.2 - Interscambio commerciale UE-Indonesia - Analisi settoriale

 

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

L’accordo commerciale si pone quindi come strumento strategico tra le due parti per supportare le imprese europee nell’espansione verso il mercato indonesiano, facilitando l’accesso ai consumatori locali attraverso la riduzione dei dazi e la semplificazione delle procedure commerciali.

I vantaggi per le imprese agroalimentari europee

L’accordo prevede l’eliminazione dei dazi sulle principali esportazioni agroalimentari europee verso l’Indonesia, tra cui:

  • Prodotti lattiero-caseari, con dazi attuali fino al 10%
  • Prodotti a base di carne, con aliquote attuali dal 5 al 20%
  • Prodotti alimentari trasformati, come cioccolato, dolci, prodotti da forno e conserve, oggi soggetti a tariffe fino al 30%

Parallelamente, l’Unione Europea si impegna a ridurre o eliminare i dazi sui prodotti agroalimentari indonesiani, creando benefici reciproci.

Tuttavia, al fine di garantire la tutela delle produzioni tipiche nei due Paesi e sostenere l’export di prodotti di alta qualità, resteranno in vigore tariffe su 221 prodotti agroalimentari europei e 72 prodotti indonesiani protetti da Indicazione Geografica. Inoltre, l’Unione Europea continuerà a proteggere i settori agricoli più sensibili: non ci saranno nuove aperture commerciali per riso, zucchero, banane fresche, uova ed etanolo; mentre per prodotti come aglio, funghi, mais dolce, amido di manioca e alimenti ad alto contenuto di zucchero, saranno applicate aliquote tariffarie limitate.

In merito alle materie prime alimentari, l’accordo include anche una quota di esportazione esente da dazi per l’olio di palma grezzo e l’olio di palmisto, risorse strategiche per diversi comparti industriali europei.

Con questi termini, quindi, l’accordo apre nuove opportunità alle imprese agroalimentari europee, senza alterare significativamente gli equilibri del mercato interno europeo, in quanto i prodotti maggiormente importati dall’Indonesia sono beni complementari (si pensi all’olio di palma) e non in concorrenza con la produzione agricola europea.

Riduzione dei dazi anche per i prodotti industriali

Infine, per quanto riguarda i prodotti industriali, l’Indonesia si impegna ad eliminare i dazi elevati relativi a veicoli a motore, macchinari e apparecchiature elettriche e prodotti chimico-farmaceutici.

Materie prime critiche: una nuova strategia di approvvigionamento

L’accordo non si limita al settore agroalimentare e industriale, ma prevede agevolazioni tariffarie per le esportazioni europee anche nel comparto delle materie prime critiche, fondamentali per la doppia transizione digitale e verde dell’Unione Europea. L’Indonesia, infatti, rappresenta un fornitore strategico per l’Unione Europea di nichel e cobalto, materie prime impiegate nella produzione di batterie, leghe metalliche e componenti in acciaio inossidabile. L’obiettivo dell’accordo è creare una partnership strategica per garantire catene di approvvigionamento sicure, prevedibili e sostenibili.

Oltre i dazi: opportunità di investimento, sviluppo sostenibile e transizione digitale

L’accordo UE-Indonesia va oltre la semplice liberalizzazione commerciale, aprendo nuove opportunità di investimento per le imprese europee, con particolare attenzione a veicoli elettrici, elettronica e prodotti farmaceutici.
Infine, sul fronte della sostenibilità, l’accordo integra impegni vincolanti su lavoro, ambiente e clima, allineandosi agli obiettivi dell’Accordo di Parigi e favorendo la cooperazione su questioni ambientali legate al commercio, incluso il settore dell’olio di palma. Grazie a queste misure, il CEPA crea un quadro più prevedibile e favorevole agli investimenti, sostenendo la transizione verde e digitale di entrambe le economie.

La strategia UE: diversificare i partner commerciali per ridurre l’incertezza commerciale

Dopo il trattato con il Mercosur, l’Unione Europea ha ufficialmente siglato anche l’intesa con l’Indonesia, consolidando le relazioni commerciali con il blocco ASEAN, attive sin dal 1977. L’intesa conferma l’impegno europeo a seguire una strategia di diversificazione dei propri partner commerciali, in risposta alle incertezze generate dalla politica commerciale statunitense.
L’accordo tra UE e Indonesia rappresenta una pietra miliare nella strategia europea di partenariato, aprendo nuove opportunità di esportazione e rafforzando le catene di approvvigionamento, in particolare per energia e materie prime, fondamentali per sostenere la doppia transizione verde e digitale dell’Unione Europea.

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