Pubblicato da Veronica Campostrini. 01 Ottobre 2025.

Europa Italia Mercati esteri Analisi Mercati Esteri

Il contesto regionale

I Balcani occidentali stanno attraversando una fase di profonda trasformazione economica. Bosnia Erzegovina e Macedonia del Nord, in particolare, presentano prospettive di crescita sostenuta: secondo il FMI, entrambe le economie registreranno un incremento del PIL intorno al +3% annuo nel 2025. Parallelamente, si osserva un forte dinamismo negli investimenti diretti esteri (FDI): in Bosnia i flussi hanno superato il miliardo di euro nel 2024, mentre in Macedonia del Nord sono cresciuti in maniera ancora più accelerata, raggiungendo nello stesso anno il massimo storico di 1,3 miliardi di euro.

Tale vitalità economica è strettamente legata all’apertura commerciale: le importazioni e le esportazioni sommate rappresentano circa l’87% del PIL bosniaco e il 112% di quello macedone, a indicare economie fortemente integrate nei mercati internazionali.

Il quadro UE: il Processo di stabilizzazione e associazione

Il legame economico e politico tra l’Unione europea e i Balcani occidentali si inquadra nel Processo di stabilizzazione e associazione (PSA), avviato nel 2000. Questo percorso accompagna i Paesi della regione – Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia – verso una graduale integrazione europea, con la prospettiva della futura adesione.

Il PSA non si limita al commercio: promuove la cooperazione regionale (ad esempio nello sviluppo delle infrastrutture e delle reti), la creazione di un’area di libero scambio e il progressivo allineamento normativo all’acquis comunitario. Attraverso lo Strumento di assistenza preadesione III (2021-2027), l’UE continua a sostenere riforme strutturali, lo Stato di diritto e lo sviluppo delle economie di mercato, accompagnando i partner PSA nel loro percorso di avvicinamento all’Unione.

L’Europa come partner privilegiato

Il quadro istituzionale precedente, quindi, rafforza ulteriormente i legami economici della regione con l’Europa, che si conferma il principale punto di riferimento commerciale per Bosnia Erzegovina e Macedonia del Nord.
Non sorprende, dunque, che l’Europa resta il principale fornitore della regione dei Balcani Occidentali, con una quota di mercato vicina al 70% nel 2024. A livello mondiale, la Germania (quota di mercato pari al 9.1%) e l’Italia (8%), seguite dalla Cina (5.4%), guidano la classifica dei principali fornitori della regione.


Fonte: ExportPlanning


L’Italia, al di là del dato aggregato, occupa già posizioni di rilievo anche in numerose filiere industriali e manifatturiere, delineandosi come partner industriale strategico.

Bosnia Erzegovina

La Bosnia ed Erzegovina presenta un mercato dinamico e caratterizzato da una forte domanda di prodotti agro-alimentari, che costituiscono il 16.7% del totale import; nonostante la tradizionale forza italiana nel settore e la sua quarta posizione tra i principali fornitori bosniaci (dopo Croazia, Serbia e Germania), è ancora settima come fornitrice nella filiera agro-alimentare. Il Bel Paese presenta, quindi, spazi di crescita non ancora sfruttati all’interno del mercato bosniaco, soprattutto in considerazione del fatto che essa figura già tra i principali fornitori in ulteriori comparti chiave.


Tab 1: Posizionamento italiano e quota di mercato in Bosnia per filiera

Filiera
Quota di mercato Posizione tra i fornitori
Macchinari ed Impianti 17.9%
Sistema Moda 17.2%
Componentistica Meccanica 10.8%
Meccanica Varia 9.4%
Macchine agricole e movimento terra 8.9%
Componentistica Elettrotecnica 8.3%
Beni per la Casa 8.1%
Automotive 6.3%
Agro-alimentare 5.0%
Beni per la Salute 4.9%
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning

Macedonia del Nord

La Macedonia del Nord presenta un grado di apertura commerciale tra i più elevati della regione ed i suoi principali fornitori sono Germania, Gran Bretagna e Grecia; l’Italia si colloca all’ottavo posto, evidenziando quindi margini di miglioramento in termini di posizionamento competitivo. In Macedonia, come in Bosnia, la domanda di prodotti agroalimentari è elevata, pari all’11,6% delle importazioni totali, superiore alla media mondiale del 9%.

Nonostante la posizione aggregata inferiore, l’Italia resta partner strategico in filiere chiave, dove la sua presenza è già consolidata – come il Sistema Moda, la Meccanica varia, il comparto della Componentistica e dei Macchinari.


Tab 2: Posizionamento italiano e quota di mercato in Macedonia per filiera

Filiera
Quota di mercato Posizione tra i fornitori
Componentistica Meccanica 15.6%
Macchinari ed Impianti 14.2%
Sistema Moda 12.8%
Meccanica Varia 11.2%
Macchine agricole e movimento terra 7.7%
Componentistica Elettrotecnica 7.0%
Automotive 5.7%%
Beni per la Casa 5.5%
Beni per la Salute 4.1%
Agro-alimentare 3.7% 10°
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning

Conclusioni

Bosnia Erzegovina e Macedonia del Nord rappresentano mercati strategici per le imprese italiane, grazie alla loro prossimità geografica, alla crescente apertura commerciale e alla complementarità con l'offerta industriale italiana.

In questo quadro, l’Italia si trova in una posizione privilegiata per consolidare la propria presenza: da un lato, rafforzando settori già solidi come la meccanica e il sistema moda; dall’altro, cogliendo gli spazi ancora disponibili in comparti ad alta domanda come l’agroalimentare.

Il Processo di stabilizzazione e associazione (PSA), che regola le relazioni tra UE e Balcani occidentali, costituisce la cornice istituzionale che moltiplica le opportunità di scambio e investimento. In prospettiva, l’evoluzione del percorso europeo dei due Paesi potrà amplificare ulteriormente il ruolo delle imprese italiane come partner commerciale e industriale di riferimento in una delle aree più dinamiche del continente.

Per scoprire di più su Bosnia Erzegovina e Macedonia del Nord, o su altri Paesi, scarica i nostri Country Report.

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