Nuovo NAFTA e elezioni brasiliane: quale impatto sulle valute?

Il Canada beneficia della firma dell’USMCA, il Real brasiliano riflette l’ottimismo pre-elettorale.

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Questa settimana tutte le maggiori valute mondiali risultano in deprezzamento rispetto al dollaro USA, ad esclusione di Dollaro canadese e Real brasiliano. Andiamo ad esplorare i fattori alla base del rafforzamento nei confronti del biglietto verde.

Canada: raggiunto l’accordo sul nuovo NAFTA

Dopo un’intesa con il Messico trovata in maniera relativamente rapida a fine agosto, l’amministrazione americana è passata al più ostico fronte canadese per la rinegoziazione del NAFTA. Il frutto di queste trattative è stato l’USMCA (U.S.-Mexico-Canada Agreement), che ha visto la luce la scorsa domenica.
Annunciato in modo trionfale da Trump, l’accordo ha lasciato perplessi gli osservatori, che non si trovano concordi nel sostenere la presenza di un effettivo rinnovamento rispetto al vecchio trattato.

Indipendentemente dal grado di innovazione dell’accordo, per il Canada il libero scambio con gli USA costituisce un elemento economico strutturale di necessaria tutela: nel 2017 quasi il 60% delle sue importazioni sono arrivate dagli States; al tempo stesso, il 73% delle esportazioni canadesi ha avuto come mercato di sbocco gli USA (fonte: SIUlisse).
Cifre simili valgono per il caso messicano, mentre per gli Stati Uniti la dipendenza dai partner NAFTA è meno marcata, collocandosi su valori inferiori al 30% sia per l’import che per l’export da e verso i due paesi partner, congiuntamente considerati.

L’USMCA pone fine all’incertezza e rafforza la valuta.

Data l’importanza per il Canada del libero scambio con gli Stati Uniti, il raggiungimento di un accordo ha costituito motivo di rafforzamento per la valuta canadese, che nell’ultima settimana è tornata sui livelli di inizio giugno.

Tasso di cambio Dollaro canadese verso dollaro USA

Le autorità canadesi plaudono all’accordo soprattutto per la fine dell’incertezza che colpiva l’industria nazionale e gli investitori.
Data la stabilità del nuovo outlook, le maggiori banche del paese si attendono aumenti nei tassi d’interesse potenzialmente già nel meeting di ottobre della Bank of Canada, e poi successivamente nel 2019. I tassi canadesi si collocano ora all’1.5%, ancora bassi rispetto a quelli USA: un loro aumento potrebbe quindi portare ad un afflusso di capitali verso il paese.

Brasile: populismo liberista

Il caso del Brasile, invece, è essenzialmente politico.
Come abbiamo raccontato in questo articolo, la situazione del paese è ormai da anni critica, soprattutto dal punto di vista delle finanze pubbliche: il debito pubblico è cresciuto del 45% dal 2013 ad oggi e il deficit ha sfiorato nel 2017 l’8% del PIL, tenendo conto della spesa per interessi.
Il paese necessita di riforme, soprattutto a livello pensionistico, laddove risulta necessario abbattere una spesa eccessiva per la struttura demografica del paese (fonte: IMF).

Nonostante questo delicato quadro, una sorta di ottimismo pre-elettorale negli ultimi giorni sta guidando il rafforzamento del Real. Dopo aver toccato un punto di massimo indebolimento il 17 settembre scorso, la valuta ha ripreso terreno nei giorni successivi, fino ad arrivare ai 3.84 Real per dollaro della giornata odierna.

Tasso di cambio Real brasiliano verso il dollaro

La situazione valutaria è specchio, da mesi, di un’instabilità politica alla quale l’elezione presidenziale di questa domenica si spera porrà fine.
In uno scenario fortemente polarizzato, al momento il candidato favorito è Bolsonaro, populista liberista. A seguito di un recente scandalo, che ha portato alla luce un diffuso grado di corruzione tra le cariche pubbliche brasiliane, un clima di sfiducia nella classe politica tradizionale ha colpito l’elettorato. Ciò favorisce Bolsonaro, che si presenta come figura anti-establishment.
I mercati sembrano rispondere in modo positivo a questo esito – come si nota dal rafforzamento del Real – probabilmente grazie alla ricetta di politica economica market-friendly presentata dal candidato.

Se nel breve periodo le liberalizzazioni potrebbero aiutare l’economia, la tendenza all’autoritarismo di Bolsonaro rischia però di indebolire le istituzioni democratiche del paese e le sue possibilità di sviluppo.