Scenario congiunturale delle esportazioni europee al II trimestre 2025
Rallenta l’export europeo extra-UE: calo verso l’Asia, segnali positivi dai mercati emergenti
Pubblicato da Silvia Brianese. 23 Luglio 2025.
Europa Congiuntura Congiuntura InternazionaleL’ultimo aggiornamento dei dati di commercio estero dell’Unione Europea, raccolti da ExportPlanning all’interno del datamart Congiuntura UE, consente di delineare un quadro complessivo dell’andamento delle esportazioni europee negli ultimi tre anni, con un focus sui primi due trimestri del 2025.
Il grafico mostra la serie storica delle variazioni tendenziali delle esportazioni mensili europee, scomposte per destinazione di export: intra-UE ed extra-UE.
Variazioni tendenziali in euro dell'export europeo (dati mensili)

Dopo le complessità che hanno caratterizzato il 2023, la dinamica delle esportazioni europee in valori ha mostrato segnali di recupero nel corso del 2024, seppur con una certa discontinuità. Un andamento più volatile si è invece registrato a cavallo tra la fine del 2024 e la prima parte del nuovo anno, con il deteriorarsi del quadro di incertezza internazionale portato dalla seconda amministrazione Trump. Se fino agli ultimi mesi del 2024, le esportazioni intra-UE ed extra-UE avevano infatti seguito un andamento simile, da dicembre 2024 si è registrato un progressivo disallineamento tra la dinamiche dei due flussi, che è continuato anche nei primi mesi del 2025.
In particolare, le esportazioni extra-UE hanno registrato variazioni negative in quasi tutti i periodi, mentre quelle intra-UE si sono mantenute in territorio generalmente positivo.
Ad aver determinato il risultato negativo extra-UE non sono però gli USA, che ancora si collocano in una fase di anticipo di scorte, ma un profilo altamente differenziato delle performance di vendita UE sui maggiori mercati di destinazione fuori dall'Unione.
Quali sono i partner commerciali che “trainano” il calo delle esportazioni extra-UE nel secondo trimestre 2025?
Nel grafico sottostante vengono rappresentati i primi mercati di destinazione dell’export europeo extra-UE, mettendo a confronto la variazione tendenziale in euro delle esportazioni europee registrata nel primo trimestre 2025 e quella relativa ai mesi di aprile-maggio 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Dal grafico emerge con chiarezza che la contrazione dell’export europeo verso i Paesi extra-UE nei primi due trimestri del 2025, rispetto agli stessi periodi del 2024, è riconducibile principalmente alla diminuzione delle esportazioni verso la Cina. La flessione risente in modo significativo dell’inasprimento delle tensioni commerciali tra le due aree, a seguito dell'introduzione dei dazi antidumping sulle auto elettriche cinesi che hanno portato a diverse misure di ritorsione da parte di Pechino. L'Unione Europea si trova infatti stretta tra la necessità di proteggersi dall'eccesso di capacità di produzione cinese in entrata sul mercato unico, destinata ad irrobustirsi con l'introduzione dei dazi USA, e dalla volontà di aumentare le geografie servite in un'ottica di diversificazione dei mercati.
Insieme alla Cina ritroviamo anche Messico e Australia, oltre che diversi paesi asiatici, tra cui India e Singapore.
Gli Stati Uniti, come discusso nell’articolo "Le importazioni USA di beni all’indomani del Liberation Day", restano una destinazione verso la quale l’export europeo risulta in crescita nei primi due trimestri del 2025, soprattutto grazie al settore farmaceutico e all'anticipo delle scorte da parte delle imprese statunitensi; rispetto ai primi tre mesi del nuovo anno è tuttavia evidente il marcato rallentamento che si osserva nei mesi di Aprile e Maggio.
Infine, Emirati Arabi, Algeria, Canada, Giappone e Vietnam si confermano economie interessanti, avendo registrato nei primi mesi del 2025 una crescita delle importazioni di merci europee. In particolare, verso gli Emirati Arabi si osserva un aumento delle esportazioni di gioielli e metalli preziosi, oltre che di prodotti moda come abbigliamento, accessori e calzature. Tra i settori rilevanti per l’export europeo in questi Paesi vi sono anche la farmaceutica e le bevande alcoliche per Canada e Giappone, e l’alimentare (specialmente carne e pesce) per Vietnam e Algeria.
Tra le economie "resilienti" ritroviamo inoltre i grandi mercati di Regno Unito, Svizzera e Turchia.
Conclusioni
Il quadro congiunturale delineato evidenzia come il profilo geografico dell’export europeo extra-UE nei primi due trimestri del 2025 risulti fortemente eterogeneo. Accanto a mercati in flessione, come Cina e Messico, si osservano aree in controtendenza che continuano a mostrare segnali di vitalità, come gli Emirati Arabi, il Canada e alcuni Paesi del Sud-Est asiatico e del Nord Africa.
Questa elevata differenziazione e dispersione dei risultati suggerisce l’importanza di monitorare attentamente l’evoluzione delle condizioni di domanda sui singoli mercati, tenendo conto sia delle dinamiche settoriali sia del contesto politico-commerciale.
Favorire strategie di diversificazione dei mercati e di adattamento ai cambiamenti del contesto globale rappresentano dunque strumenti fondamentali per sostenere la competitività delle esportazioni europee in un quadro congiunturale complesso e in continua evoluzione.
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