Peso cileno: prezzo del rame e corsa ai vaccini

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Nel panorama delle valute emergenti, affrontiamo oggi il caso del peso cileno. Guardando al tasso di cambio rispetto al dollaro, notiamo il ritorno della valuta sudamericana sui livelli di fine 2019, prima dello scoppio di proteste di piazza che lamentavano gli elevati livelli di disuguaglianza sociale (si veda in merito l’articolo “Cile: proteste di piazza, disuguaglianza e l'impatto sul Peso”). Tali proteste avevano causato un indebolimento della valuta, come si nota dal grafico di seguito, poi rientrato entro la fine del 2019.


Nel corso del 2020 il peso ha poi affrontato i risvolti finanziari dello shock da Covid-19, reagendo in linea con la maggioranza delle valute emergenti: un iniziale deprezzamento, seguito da un recupero a partire dalla primavera del 2020. Nel caso del peso tale recupero è stato particolarmente significativo, e ha portato il cambio verso il dollaro, alla fine dell’anno, su livelli di maggiore forza rispetto a quelli immediatamente antecedenti all’avvento della pandemia. Dall’inizio del 2021, il tasso di cambio del peso verso il biglietto verde ha oscillato indicativamente nella banda compresa tra i 700 e i 740 CLP per USD; chiude la settimana sui 715.19 CLP per dollaro.
Guardando al tasso di cambio effettivo, che pesa il tasso di cambio in relazione ai maggiori partner commerciali del paese, emerge più chiaramente un rally che, sebbene con alcune oscillazioni, va avanti dalla primavera del 2020 e ha portato attualmente il peso sui livelli di massimo degli ultimi anni.

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I principali elementi che stanno influendo sulla dinamica del peso in questo periodo, e che lo stanno sostenendo su livelli di relativa forza, sono l’efficienza della campagna vaccinale e il rally del prezzo del rame.
Vaccinazioni. Per quanto riguarda il primo punto, i dati sulle vaccinazioni somministrate per 100 abitanti mostrano chiaramente come il Cile sia tra i paesi al mondo che attualmente presentano tra i più alti tassi di vaccinati per 100 persone. Il paese spicca, inoltre, rispetto ai suoi vicini in America Latina: nella regione, al di fuori del Cile, soltanto Repubblica Domenicana, Panama e Brasile viaggiano attualmente poco sopra le 5 vaccinazioni per 100 persone - a fronte di un livello superiore a 32 per il Cile. Tra i maggiori paesi mondiali, il Cile è attualmente preceduto per numero di vaccinazioni somministrate solo da Israele, Emirati Arabi e Regno Unito.

Vaccinazioni totali per 100 persone


Una rapida campagna di vaccinazioni è vista positivamente dai mercati, poiché lancia il segnale che le riaperture, la ripartenza dell’economia e il ritorno dell’attività a livelli pre-pandemici potranno avvenire in un arco di tempo relativamente breve, e più rapido rispetto ad altri paesi del mondo1.

Prezzo del rame. Un altro elemento da tenere sicuramente in considerazione nell’analisi della dinamica del cambio del peso cileno è il prezzo del rame, commodity di cui il Cile rappresenta il maggiore esportatore mondiale (fonte: ExportPlanning). La valuta cilena si è infatti mostrata storicamente sensibile alle fluttuazioni nel prezzo del rame, come emerge dal grafico di seguito, che riporta i dati sul tasso di cambio effettivo del peso e il prezzo spot del rame quotato al London Metal Exchange, dal 2014 ad oggi.

Tasso di cambio effettivo peso cileno e prezzo spot rame
Fonte: DailyDataLab


Tra le dinamiche delle due serie si nota una significativa prossimità, confermata anche negli ultimi trimestri. Il rally del cambio effettivo del peso si è infatti accompagnato alla salita del prezzo del rame2, aumentato in relazione a:

  • le aspettative positive dei mercati in merito alla ripresa dell’economia mondiale e al pieno recupero della domanda nei prossimi mesi, che stanno generalmente supportando i prezzi delle commodity in questo periodo;
  • l’aumento della domanda che ci si attende in relazione agli sviluppi della green economy;
  • i timori di una carenza di offerta.

Elementi di rischio. Nonostante i citati elementi di supporto, un elemento di rischio che permane nell’outlook del Cile e della sua valuta è quello politico. Come citato in precedenza, la presidenza dell’attuale leader Piñera è stata segnata dalle proteste, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, contro la disuguaglianza nel paese; benché con la buona gestione della campagna vaccinale l’approvazione per il leader sia aumentata, i prossimi mesi si preannunciano ricchi dal punto di vista del calendario politico – elemento che potrebbe suscitare attenzione (e tensione) da parte degli investitori. Ad aprile si terranno, infatti, le elezioni per il congresso (che sarà chiamato a scrivere una nuova costituzione) e a novembre le elezioni presidenziali. I mercati finanziari terranno certamente gli occhi puntati su questi sviluppi.


1. La rapidità della campagna di vaccinazione rispetto ai vicini europei è un elemento che sta sostenendo anche la sterlina, come raccontato in un precedente articolo.
2. Si rimanda ad un articolo di PricePedia per un approfondimento sul tema.