II secondo semestre 2018: quali segnali dall’export UE di meccanica strumentale?

Flussi commerciali in crescita moderata, Germania e Cina non perdono terreno

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Congiuntura Congiuntura Internazionale

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Le esportazioni europee di Macchine e impianti per i processi industriali hanno segnato una crescita del 4.5% nel secondo semestre del 2018, come segnalato dalle pre-stime formulate da StudiaBo, consultabili nel Datamart Congiuntura UE.
I flussi di commercio europeo dell’industry si mantengono, perciò, su una dinamica positiva, ma in rallentamento rispetto alla forte crescita registrata nel 2017. Il peggioramento delle prospettive di crescita dell’economia internazionale e l’incertezza derivante dalle tensioni commerciali sembrano aver influenzato le decisioni di investimento delle imprese, riflettendo una dinamica meno espansiva dei flussi di scambio di Macchinari e impianti, in aggiunta ad un possibile processo di normalizzazione della domanda a seguito dei significativi incrementi degli scorsi anni.
Il grafico che segue riporta i principali mercati di destinazione delle esportazioni europee di macchinari e impianti per l'industria. La dimensione di ciascun rettangolo è proporzionale al valore delle importazioni nel 2017; inoltre, cliccando su ciascun paese è possibile indagare l’andamento segnalato dalle diverse tipologie di macchinari, indicando i comparti in crescita e quelli in calo.

Principali mercati di destinazione dell'export europeo

La crescita della domanda di macchinari e impianti europei sul mercato americano, primo mercato partner, risulta allineata alla media globale. Si segnala l'ottima performance delle Macchine alimentari (+15%), delle Macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio (+11%) e delle Macchine utensili per materiali duri (+12%).
Il dragone asiatico, secondo principale mercato di destinazione delle esportazioni europee di Macchinari e impianti, chiude il secondo semestre dell’anno con una crescita del 10.6%. A fronte di un incremento diffuso, si riducono i flussi in entrata di Macchine per la lavorazione dei metalli(-28%), Macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio(-6%) e Macchine per la stampa e l’editoria (-11%).
I risultati di Cina e Stati Uniti segnalano un rallentamento se paragonati alla crescita delle importazioni di meccanica strumentale europea, registrata nella seconda parte del 2017, rispettivamente del 24% e dell'11% per la Cina e Stati Uniti; mantengono, tuttavia, segno positivo. In particolar modo, la Cina ha sostenuto l'aumento delle esportazioni europee di macchinari e impianti nella seconda metà del 2018, confermandosi come uno dei mercati di destinazione più importanti per la meccanica strumentale.

Insieme alla Cina, a trainare la crescita delle esportazioni europee di macchinari e impianti sono principalmente mercati intra-UE, quali Germania, Polonia, Spagna e Olanda. Le esportazioni di macchinari e impianti verso questi mercati, infatti, hanno conosciuto un incremento significativamente superiore alla media totale del settore.
I quattro mercati del Vecchio Continente danno segnali di domanda positiva per la maggior parte dei comparti; in controtendenza i flussi intra-UE di Macchine tessili, in contrazione sul mercato tedesco(-8%), polacco(-26%) e olandese(-9%).

I flussi di Macchine e impianti diretti verso il mercato svizzero e quello indiano si mantengono stabili rispetto al secondo semestre dello scorso anno. Segnali di timida crescita arrivano dal mercato turco, dove ha pesato il peggioramento delle condizioni economico-finanziarie del Paese.

Risultano in frenata il mercato russo, che segnala una forte contrazione delle importazioni di Macchine alimentari(-21%), e il mercato italiano; tuttavia, la riduzione più drastica viene segnalata dal Messico, con un calo diffuso dell’import di Macchine e impianti dall’Europa, e che chiude il secondo semestre con una contrazione del 9%.

Risulta evidente come il rallentamento della crescita dei flussi commerciali del settore abbia interessato in modo differenziato i principali mercati di destinazione e i diversi comparti. Dato lo scenario appena descritto e le prospettive di rallentamento del ciclo economico globale, mappare la performance dei diversi mercati rappresenta uno strumento di rilevanza strategica per orientare i processi di internazionalizzazione delle PMI operanti lungo la filiera.