Nel 3° trimestre 2019 si confermano le incertezze della crescita dell'export dei territori italiani

Soprattutto nei territori del Nord Ovest si registra un brusco calo della quota dei territori in fase espansiva.

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La quota di territori in crescita nel 3° trimestre
è scesa ad appena il 50%, dal 73% di fine 2018

I recenti dati ISTAT relativi al commercio estero territoriale del terzo trimestre 2019 confermano segnali di indebolimento del quadro congiunturale: nel trimestre più recente solo 1 provincia su 2 registra, infatti, un export in crescita, a fronte del 59% registrato nel trimestre precedente e soprattutto del 73% di fine 2018.
Soprattutto nei territori del Nord Ovest si registra un brusco calo della quota dei territori in fase espansiva: meno di 1 provincia su 4 (24%) segna, infatti, una intonazione positiva dell'export nei valori tendenziali.
Di converso, anche nel trimestre più recente si conferma l'elevata "resilienza" dei territori del Nord Est: quasi 3 province su 4 (73%) registrano esportazioni in (seppur moderata) crescita nei valori tendenziali.

Export territori italiani: evoluzione quota delle province italiane in crescita tendenziale
Area 4Trim2018 1Trim2019 2Trim2019 3Trim2019
Nord-Ovest 85% 56% 32% 24%
Nord-Est 86% 68% 59% 73%
Centro 68% 64% 68% 55%
Sud 61% 53% 53% 50%
Totale Itaia 73% 59% 52% 50%
Fonte: ExportPlanning - tool Exportpedia

Particolarmente colpiti dalla frenata dell'export
i territori del Nord-Ovest...

I dati delle esportazioni del 3° trimestre 2019 a livello provinciale, disponibili al link Exportpedia, segnalano un ulteriore deterioramento delle performance dei territori del Nord-Ovest, con una quota di appena il 24% di province in crescita nei valori tendenziali di export (quota già bruscamente scesa nei trimestri precedenti, dall’85% di fine 2018).

.. in deterioramento al Centro-Sud...

La quota di province del Centro Italia in crescita nei valori esportati, benchè ancora maggioritaria (55%), risulta in significativa riduzione rispetto al trimestre precedente.
Nel Mezzogiorno la quota dei territori in crescita nei valori esportati (50%) appare anch'essa in - seppur lieve - peggioramento rispetto a tre mesi prima, decisamente inferiore ai livelli di fine 2018.

.. mentre si conferma l'elevata "resilienza"
dei territori del Nord-Est.

In un quadro di generale deterioramento, va sottolineata nel trimestre più recente la performance in controtendenza delle esportazioni dei territori del Nord-Est, con una quota in crescita (73%) di province in avanzamento nei valori tendenziali di export, confermandosi - ancora una volta - l'area del paese con la maggiore diffusione di territori in aumento nelle dinamiche esportative.

Export delle province italiane: variazioni tendenziali 3° trimestre 2019
(euro correnti)

Esportazioni delle province italiane 3° trim. 2019 (var. % tend.)
Fonte: ExportPlanning - tool Exportpedia
ATTENZIONE: le variazioni relative alle province della Sardegna non devono essere considerate, in quanto dal 1° trimestre 2018 viene recepito il nuovo assetto regionale stabilito dalla Legge regionale n. 2/2016 e successiva delibera della Giunta regionale n. 23/5 del 20 aprile 2016.


Province trainanti e frenanti

Nord-Ovest

In un quadro in ulteriore deterioramento (con ben 19 delle 25 province considerate), tra le province che hanno registrato un calo delle esportazioni nel trimestre più recente si segnalano, in particolare, cali tendenziali superiori ai 100 milioni di euro per le province di Varese (-236 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018), Brescia (-221 mln €), Alessandria, Asti e Torino (queste ultime due ulteriormente penalizzate dal comparto automotive).
Si ravvisano, inoltre, cali tendenziali – benché più contenuti – dell’export provinciale di Genova, La Spazia, Mantova, Biella e Lecco.

In positiva controtendenza, invece, si conferma - ancora una volta - l'export della provincia di Milano (+889 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018, pari al +8.5%), con dinamiche particolarmente favorevoli per il settore farmaceutico (in crescita da inizio anno di quasi 1.3 miliardi di euro rispetto al 2018), soprattutto verso Stati Uniti, Svizzera, Germania e Cina; bene anche le esportazioni di abbigliamento verso il Giappone e di calzature negli USA.
Si segnalano, inoltre, le crescite delle esportazioni delle province di Lodi (+139 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018, pari al +16.2%), Bergamo (+137 mln €), Pavia (+110 mln €, grazie soprattutto alle crescite del Sistema Moda) e Cuneo (+99 mln €).

Nord-Est

Su 22 province considerate, ben 16 registrano una intonazione positiva del proprio export. In particolare, Bologna si conferma - ancora una volta - la provincia trainante l’export territoriale (con un incremento di 394 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018, pari al +11.1%), con ottime performance per la motor-valley italiana (si vedano le diffuse crescite in USA, Cina, Regno Unito, Germania e Francia).
Si confermano, inoltre, in crescita le vendite all’estero delle province di Piacenza (+194 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2018), Vicenza (+189 mln €), Parma (+168 mln €) e Bolzano (+105 mln €).
In territorio positivo, inoltre, (anche se con incrementi assoluti al di sotto dei 100 milioni di euro) le variazioni tendenziali delle esportazioni di Padova, Modena, Udine, Forlì-Cesena, Treviso, Rimini e Ravenna.

Centro

Le province del Centro Italia segnano un ridimensionamento del numero di province (12 su 22; erano 15 nel trimestre precedente) in aumento nei valori del proprio export.
Si conferma, peraltro, la fase di elevato dinamismo delle esportazioni della provincia di Firenze (+859 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018, con un incremento cumulato annuo di 2.7 mln €, trainato dalle vendite di cuoio e pelletteria), preceduta solo dalla provincia di Arezzo (+992 mln €, con diffuse crescite per il settore oreficeria e gioielleria) come territorio best-performer assoluto a livello nazionale.
Si confermano, inoltre, le positive performance dell'export delle province di Roma (+411 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2018) e - seppure in misura minore - Latina (+155 mln €), Ascoli-Piceno e Ancona.

Sud

Continua a permanere un quadro alquanto "perturbato" tra i territori del Mezzogiorno, con la metà esatta delle 38 province considerate in crescita nei valori tendenziali delle proprie esportazioni.
Tra queste ultime, si segnalano i casi delle province di Avellino (+124 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018; in particolare si registra la crescita del settore pasta, biscotti e altri prodotti da forno negli USA), Chieti (+113 mln €, grazie alle vendite del settore automotive) e - ancora una volta - Napoli (+112 mln €, con la conferma del settore farmaceutico).
Si rilevano, di converso, le significative flessioni nei valori esportati da Siracusa (-269 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018, pari al -14.2%), Siracusa (-181 mln €, pari al -20.2%), Pescara (-98 mln €) e Messina (-87 mln €).


1) Al fine di cogliere in chiave dinamica la fase di deterioramento in atto delle esportazioni dei territori italiani, si veda la video-animazione presente nella barra in basso nella home-page Exportpedia.