Mercato USA: il crollo dei consumi per la persona e la casa nel primo semestre 2020

Cadute consistenti delle importazioni statunitensi di abbigliamento, calzature, elettrodomestici ed elettronica di consumo, tessile casa, mobili ed illuminotecnica

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Sulla base dei dati pubblicati di recente dall'ufficio di statistica americano (U.S. Census Bureau) è possibile formulare un primo bilancio degli effetti della recessione sulla domanda statunitense di beni di consumo durevole e a maggiore contenuto "voluttuario". Le pre-stime formulate da StudiaBo per il 1° semestre dell'anno segnalano pesanti cadute delle importazioni statunitensi sia per il sistema Moda-Persona sia per quello Arredo-Casa.

Il lockdown ha avuto un peso rilevante
nella caduta del mercato statunitense,
ma è intervenuto in una situazione già deteriorata

Come documentano i dati estratti dal Datamart Congiuntura USA di ExportPlanning, nel periodo aprile-giugno 2020 le importazioni di prodotti finiti per la persona2 hanno subito un sensibile peggioramento, ma erano risultate in calo nei valori tendenziali già nei due trimestri precedenti: il periodo gennaio-marzo era stato, infatti, archiviato con un -10.6% rispetto al corrispondente periodo 2019; il trimestre precedente aveva segnato una riduzione del 6.1 per cento.


Nei primi 6 mesi dell'anno, le importazioni USA di Sistema Moda-Persona hanno ceduto circa 15 punti percentuali nei valori in euro, per un decremento complessivo di oltre 15 miliardi €.
Le maggiori penalizzazioni in termini di decrementi nei valori assoluti rispetto al corrispondente periodo 2019 hanno riguardato i seguenti settori:
  • Abbigliamento esterno: -5 miliardi € rispetto al primo semestre 2019 (pari al -21.9%);
  • Biancheria e calzetteria: -3.1 mld € (-27.6%);
  • Libri e altri prodotti di attività creative: -3 mld € (-43.2%);
  • Calzature: -2.5 mld € (-21.6%).

Analogamente, per il terzo trimestre consecutivo, sono risultate in calo le importazioni statunitensi di prodotti finiti per la casa2: la flessione nei valori tendenziali è passata da poco oltre il 10 per cento al quasi 20 per cento.


Nei primi 6 mesi dell'anno, le importazioni USA di Sistema Casa hanno sperimentato un decremento complessivo di pari a -9 miliardi di euro anno su anno, corrispondente al -15.4%.
Le maggiori penalizzazioni in termini di decrementi nei valori assoluti rispetto al corrispondente periodo 2019 hanno riguardato i seguenti settori:
  • Elettronica di consumo: -3.2 miliardi € rispetto al primo semestre 2019 (pari al -22%);
  • Elettrodomestici per la casa: -1.3 mld € (-10%);
  • Mobili ed altri elementi d'arredo: -1.2 mld € (-12%);
  • Tessile casa: -1.1 mld € (-21.8%);
  • Illuminotecnica: -0.8 mld € (-19.6%).

Complessivamente in tenuta, invece, i generi di largo consumo (alimentari, in primis)

Relativamente più riparati dagli effetti dirompenti dell'emergenza sanitaria ed economica risultano i comparti di largo consumo "incomprimibili":

  • Alimentari confezionati e Bevande in leggera flessione tendenziale nel 2° trimestre 2020, con un cumulato annuo del -0.5% nei valori in euro;
  • Prodotti di largo consumo non alimentari: pur segnalandosi una flessione nel trimestre più recente di circa 3 punti percentuali nei valori in euro, il bilancio del primo semestre dell'anno vede una sostanziale tenuta rispetto al corrispondente periodo 2019.

1) Si veda l'elenco dei settori considerati nella relativa scheda descrittiva.
2) Si veda l'elenco dei settori considerati nella relativa scheda descrittiva.