Focus emergenti: l'incertezza fiscale impatta sul real

La valuta brasiliana riflette le preoccupazioni dei mercati sulla tenuta delle finanze pubbliche del paese, in relazione al nuovo programma di welfare del governo Bolsonaro

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Nell’approfondimento valutario della scorsa settimana abbiamo messo a fuoco la dinamica delle valute di tre paesi emergenti: Russia, Brasile e Sudafrica. Dopo il focus sul caso del rublo che, tra le tre valute, ha manifestato il deprezzamento più deciso dall’inizio dell’estate ad oggi, analizziamo oggi il caso del real brasiliano che a sua volta, negli ultimi mesi, si è caratterizzato per una tendenza di lungo periodo di indebolimento, benchè con qualche fluttuazione al rialzo rispetto alla dinamica più decisa osservata per il rublo.

Brasile: occhi puntati sulle finanze pubbliche

Come si nota dal grafico che segue, il real risulta significativamente più debole rispetto ai livelli pre-Covid: se nel 2019 il cambio della valuta brasiliana rispetto al dollaro ha oscillato attorno ai 4 real per dollaro, ad oggi si colloca sopra quota 5.6, poco al di sotto dei valori di massimo indebolimento raggiunti a maggio.

tasso di cambio real verso dollaro

Nonostante un parziale recupero dell’attività economica, la questione principale che pare stia preoccupando gli investitori e che pesa sul real - dall’inizio della crisi Covid ma in particolare nell'ultimo periodo - è la tenuta delle finanze pubbliche. Tale pericolo è percepito anche dal Banco Central do Brazil, che nell’ultimo incontro di politica monetaria, tenutosi il 16 settembre, ha dichiarato come l'attuazione di interventi fiscali in risposta alla pandemia con un peso significativo sulle finanze pubbliche potrebbero aumentare il risk premium.

L’ultimo rapporto di previsione IMF, rilasciato alcuni giorni fa, prevede per il Brasile un rapporto deficit-PIL pari al -17% nel 2020, in netto peggioramento rispetto alla previsione di aprile, che lo dava al -9%. Il rapporto debito-PIL si prevede invece in salita dall’89% dello scorso anno al 101% nell’anno in corso. Per quanto riguarda il prodotto interno lordo, la variazione attesa per il 2020 è del -5.8%, con un recupero limitato al +2.8% nel 2021.


In questo contesto, salvaguardare la credibilità agli occhi dei mercati finanziari risulta quindi fondamentale per non aggravare una situazione finanziaria già in bilico. La questione che nell’ultimo periodo sta invece suscitando i timori dei mercati sull’outlook del Brasile è il nuovo programma di social welfare del governo Bolsonaro, chiamato “Renda Cidada” (“Citizen Income”).
Il programma dovrebbe entrare in vigore a partire dal nuovo anno, costituendo una sostanziale prosecuzione del supporto straordinario concesso a 67 milioni di brasiliani a partire da aprile, a fronte dell’emergenza pandemica – supporto che però è destinato a concludersi per la fine dell’anno, nonostante una situazione sanitaria che non dà ancora segnali di normalizzazione.
Secondo quanto riportato da Reuters, il programma introdotto a seguito dell’emergenza sanitaria avrebbe garantito al presidente in carica una popolarità maggiore di quella goduta prima dell’epidemia, quando l’approvazione per il governo si trovava ai minimi. Risulta quindi chiaro come, a livello politico ma anche sociale, sia fondamentale continuare a fornire supporto alle fasce più deboli della popolazione, in un paese caratterizzato da una larga porzione di economia informale, che risulta particolarmente esposta ai rischi della pandemia. La questione del finanziamento di questo progetto di welfare risulta però al centro del dibattito interno e suscita la preoccupazione dei mercati finanziari, in un contesto di deficit già elevato e di limiti costituzionali alla spesa.

I timori dei mercati per la sostenibilità delle finanze pubbliche brasiliane non si leggono soltanto dal cambio del real, ma anche dalla dinamica dei rendimenti dei bond a lungo termine del paese. Come si nota dal grafico di seguito, tratto da DailyDataLab, i rendimenti dei bond a 10 anni hanno mostrato una salita negli ultimi mesi, influenzati, tra gli altri fattori, anche dalla crescente incertezza sul fronte fiscale.

rendimenti bond brasile 10 anni