El Salvador adotta il Bitcoin

Il paese centro-americano diventa pioniere nel mondo delle criptovalute

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Un acceso tema di discussione emerso nell’ultima settimana nel mondo valutario vede come protagonista El Salvador, piccolo stato dell’America Centrale affacciato sull’Oceano Pacifico. Il paese è salito al centro della scena per l’adozione ufficiale del Bitcoin, una delle principali criptovalute sulla scena mondiale, come valuta legale nel paese; si tratta del primo caso al mondo, tanto da portare il paese al centro dell’attenzione mediatica e dell’analisi economico-finanziaria.

La situazione valutaria

La valuta ufficiale di El Salvador, detta colón salvadoregno, presenta dal 2001 un tasso di cambio fisso verso il dollaro, pari a 8.75 SVC per USD1. Grazie alla Ley de Integración Monetaria, la valuta statunitense è da allora autorizzata a circolare liberamente come valuta legale, accanto al colón. È dallo scorso martedì che il Bitcoin si è unito alla scena, entrando in campo come valuta con corso legale, dopo l’approvazione parlamentare della relativa legge lo scorso giugno.
Come si nota dal grafico di seguito, che mostra il tasso di cambio del dollaro USA verso il Bitcoin, la criptovaluta non ha reagito positivamente alla notizia, mostrando un indebolimento dell’11.6% da martedì ad oggi.

Tasso di cambio dollaro/Bitcoin


Il grafico mostra inoltre la forte volatilità del Bitcoin, passato nel corso degli ultimi 12 mesi dai 10.000 ai 60.000 USD per BTC, e fluttuando attualmente poco sotto quota 50.000.
L’assenza di una stabilità paragonabile a quella delle tradizionali valute a corso legale rappresenta quindi uno dei principali elementi di rischio, emersi agli occhi degli analisti come campanelli di allarme, a fronte della decisione del governo del paese di inserire il BTC tra le sue valute ufficiali.

Le ragioni della scelta

La scelta innovativa del giovane presidente salvadoregno Nayib Bukele sembra risiedere principalmente nella possibilità di ridurre i costi delle rimesse, provenienti dai numerosi cittadini di origine salvadoregna che risiedono all’estero. Secondo i dati World Bank, ad una popolazione di circa 6.4 milioni di abitanti si aggiungono infatti 1.5 milioni di salvadoregni residenti all’estero, principalmente negli Stati Uniti, ed impegnati nell’invio di rimesse in patria – transazione che risulterebbe particolarmente costosa. Le rimesse verso il paese hanno toccato il picco del 24% del PIL nel 2020. El Salvador risulta infatti un paese caratterizzato da una crescita economica moderata e significativi livelli di povertà della popolazione.

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Come si nota dal grafico di seguito, che riporta il tasso di crescita del PIL del paese, questo risulta relativamente ridotto alla media dei paesi emergenti, collocandosi poco al di sopra del 2% nel 2019; a ciò ha fatto seguito l’inevitabile crollo legato alla crisi Covid, pari all’8.6% nel 2020.

El Salvador: PIL a prezzi costanti (var. %)


La reazione di popolazione e analisti

In aggiunta al cambio del Bitcoin che ha mostrato un recente indebolimento, la reazione della popolazione locale alla nuova situazione valutaria non è stata, a sua volta, positiva. Si riportano infatti proteste nel paese per l’adozione della criptovaluta.
Gli analisti segnalano inoltre come, per fasce della popolazione particolarmente povere e con scarso accesso a internet, il Bitcoin non possa costituire un rilevante elemento di supporto. L’elemento di rischio riportato riguarda l’instabilità economica e il supporto a potenziali transazioni illecite per il riciclaggio di denaro, nonché la questione precedentemente citata di una elevata volatilità del cambio. Lo stesso Fondo Monetario Internazionale, in un articolo di luglio, ha segnalato come l’adozione di una criptovaluta come valuta nazionale costituisca “una scorciatoia sconsigliabile”; la World Bank ha invece dichiarato di non essere disponibile nel supporto al governo salvadoregno sulla questione Bitcoin, in relazione ai limiti di trasparenza. Al contrario, la Central American Bank for Economic Integration ha garantito il proprio supporto tecnico verso la scelta di El Salvador.
Anche Honduras e Guatemala sembrano inoltre voler approcciare questo schema, tanto da aver avviato studi sul tema.

Se il tema delle criptovalute sta consolidando la sua progressiva espansione nel dibattito mondiale, sarà il prossimo futuro del paese centro-americano pioniere di tale scelta a fornire preziosi segnali. La nuova linea salvadoregna potrebbe infatti emergere come sempre più appetibile, ed essere potenzialmente abbracciata da un numero crescente di paesi, o segnalare come i rischi superino, al momento, i relativi benefici.


1. Si veda la banca dati Indicatori Monetari e Finanziari disponibile su ExportPlanning.