Asia: prospettive e minacce alla crescita

L’ Asia continua a guidare la crescita globale, tuttavia rischi di breve e lungo periodo minacciano il cammino espansivo.

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Liberamente tratto da " Asia at the Forefront: Growth Challenges for the Next Decade and Beyond" - IMF 31 ottobre 2018

L’Asia continua a guidare la crescita globale, e le previsioni confermano tassi di crescita dinamici: 5.6% per il 2018 e del 5.4% per il 2019.
Le stime suggeriscono, inoltre, tassi di crescita per il 2019 del 6.2% per l’economia cinese e del 7.4% per l’economia indiana. Tuttavia, consistenti rischi di breve e lungo periodo minacciano il cammino espansivo previsto.

I rischi del breve termine

La prima fonte di rischio attiene alle tensioni protezionistiche, che potrebbero significativamente influenzare il mercato finanziario, scoraggiando gli investimenti e i flussi commerciali nella regione. Qualora tali minacce si concretizzassero, infatti, si stima una contrazione dei tassi di crescita del Pil del 0.9% nei prossimi due anni.
La seconda fonte di rischio attiene alle più stringenti condizioni finanziarie determinate dalla crescente incertezza geopolitica e dall’aumento dei tassi di interesse statunitensi, che hanno mitigato la propensione al rischio degli investitori e che potrebbero favorire una futura fuoriuscita di capitali dall’economia asiatica e aumentare i costi dell’accesso al credito locale.
Infine, sulle economie asiatiche gravano rischi domestici specifici: l’elevato debito privato in Korea e Singapore, la lenta applicazione delle riforme strutturali in India e la bolla immobiliare in Australia e Hong Kong.

I rischi di lungo periodo

Guardando oltre il breve termine, esistono tendenze di lungo periodo che potrebbero gravare sulla crescita asiatica nei prossimi dieci anni. Le principali minacce attengono all’invecchiamento demografico, rischio particolarmente sensibile per paesi come Giappone, Corea e Thailandia, al processo di trasformazione digitale e al rallentamento della produttività.
Le considerevoli sfide alla crescita impongono ai governi locali politiche macroprudenziali finalizzate a sostenere la stabilità finanziaria, nel breve periodo, e importanti riforme strutturali nel lungo periodo.