Mercato dell’auto elettrica: crescita sostenuta, pioniere la Norvegia

In Norvegia, una nuova auto su due è elettrica nel 2018

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Animazione TOP exporters

Uno dei trend attualmente più in voga nel mondo dell’automotive è quello del passaggio a veicoli ad alimentazione alternativa, primi fra tutti quelli elettrici, per combattere l’inquinamento e il cambiamento climatico, nonché affrontare il problema della scarsità dei combustibili fossili.
Dopo un debutto timido nei primi anni 2000, è nel secondo decennio di questo secolo che i flussi commerciali di veicoli elettrici hanno registrato una significativa crescita, indicando quindi il loro progressivo ingresso sulle strade. I dati SIUlisse1 sul commercio mondiale mostrano una particolare accelerazione della domanda a partire dal 2014, come si evince dal grafico riportato di seguito.

I maggiori mercati

In termini di vendite di veicoli elettrici la Cina risulta leader incontrastato: nel 2017, più della metà delle auto elettriche su scala mondiale sono state vendute in Cina; seguono gli Stati Uniti (17.2%) e la Norvegia (5.4%).
In termini di importazioni, invece, il primato è detenuto dal 2016 dalla Norvegia. L’animazione che segue consente di analizzare l’evoluzione nel tempo delle importazioni di auto elettriche sui principali mercati mondiali, in modo da evidenziare non solo il posizionamento dei diversi paesi negli ultimi anni, ma il percorso che li ha portati a raggiungere questo risultato.

L’ordinamento ottenuto nel 2018 porta a riflettere su due punti:

  • Il fatto che la Norvegia superi la Cina in termini di importazioni, nonostante vendite di gran lunga minori in valore assoluto, indica come il paese asiatico stia sviluppando una significativa produzione nazionale per rispondere alla domanda interna. La Norvegia, al contrario, risulta dipendente dalle importazioni.
  • In termini di popolazione, i tre paesi sul podio si collocano su livelli molto diversi: poco più di 5 milioni di abitanti in Norvegia, contro i quasi 326 milioni negli USA e i quasi 1.4 miliardi in Cina. La leadership norvegese nella domanda di veicoli elettrici, nonostante una popolazione molto più contenuta, riflette l’elevata quota di mercato dell’elettrico sul totale delle nuove immatricolazioni in questo paese.
    Secondo gli ultimi dati rilasciati dalla Norwegian Electric Vehicle Association, nel 2018 le auto elettriche a batteria (ricarica con cavo) hanno raggiunto una quota di mercato del 30%, mentre gli ibridi del 19%. Congiuntamente considerati, i veicoli elettrici venduti in Norvegia nel 2018 ammontano quindi a quasi il 50% del totale.

Going electric: politiche pubbliche e incentivi

Il caso della Norvegia può essere utile per investigare i fattori che hanno sostenuto la transizione verso l’elettrico. Il paper “Electric vehicle capitals of the world” dell’International Council on Clean Trasportation elenca i seguenti elementi chiave:

  • incentivi di tipo finanziario e non finanziario;
  • diffusione sul territorio di colonnine di ricarica;
  • utilizzo di mezzi pubblici elettrici, per familiarizzare il cittadino con la nuova tecnologia;
  • ricerche e campagne promozionali condotte dal governo.

Tra questi, una particolare importanza nel caso norvegese è stata ricoperta dai primi due.
In Norvegia, infatti, già dagli anni ‘90 è stato messo a punto un ampio sistema di incentivi per favorire l’acquisto di auto elettriche e raggiungere l’obiettivo al 2025 che tutte le nuove auto vendute fossero a zero emissioni. Tra questi, figurano tuttora: l’assenza di tasse all’acquisto e all’importazione, l’esenzione dall’IVA, l’esenzione dalla tassa stradale annuale e l’accesso alle corsie riservate agli autobus.

Per favorire l’adozione dei veicoli elettrici è inoltre fondamentale l’elemento infrastrutturale, ovvero la diffusione su ampia scala di colonnine di ricarica pubbliche. Attualmente la Norvegia dispone di più di 10 mila punti di ricarica pubblici, contro, ad esempio, i poco più di 3000 presenti in Italia. Ciò risulta comunque proporzionato rispetto al parco circolante di veicoli elettrici, che nel nostro paese è ancora minoritario: nonostante l’Italia risulti il quinto maggior importatore mondiale di veicoli elettrici nel 2018, in Italia lo scorso anno le immatricolazioni di autovetture ad alimentazione alternativa sono state meno del 10%, e tra queste i veicoli elettrici ammontano soltanto allo 0.6%; tra gli alternative fuels prevale ancora il GPL. Per il nostro paese, il cammino da fare verso l’elettrico risulta quindi ancora lungo.


1. I dati SIUlisse sono fruibili attraverso la piattaforma Exportplanning, alla sezione Analisi Mercato>Analytics.