Commercio mondiale di beni green: la sfida della sostenibilità

Sempre più dirompente la domanda mondiale di veicoli elettrici

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La sostenibilità ambientale rappresenta oggi una tematica di estrema attualità, con una portata politica e sociale sempre più significativa. Sempre più spesso il concetto di sostenibilità compare, infatti, negli obiettivi di paesi e imprese, impegnati nella ricerca di modalità di sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente, senza compromettere quelli delle generazioni future.
L'azione per il clima è ad esempio al centro del Green Deal europeo, in cui l’Unione Europea si è imposta di conseguire la neutralità climatica entro il 2050, invitando tutti gli Stati membri ad attuare un insieme coerente di politiche in materia di clima. Un secondo esempio è rappresentato anche dall’Inflation Reduction Act (IRA) statunitense, approvato nell’agosto 2022 sotto la presidenza Biden, e che prevede una serie di misure volte a incentivare gli investimenti in energie rinnovabili.
Sulla scia del crescente interesse internazionale posto sul tema della transizione green, gli scambi mondiali di beni green hanno conosciuto un boost di crescita spiccato nel corso dei trimestri più recenti.

Evoluzione degli scambi mondiali di prodotti green

All’interno della macro-categoria dei beni green, o environmental goods, vengono inclusi tutti quei prodotti e quelle tecnologie volti a garantire uno sviluppo sostenibile e una corretta preservazione dell’ambiente, come evocato dal termine stesso. In particolare, come base di riferimento del presente articolo viene utilizzata la più recente classificazione pubblicata dall’International Monetary Fund, che estende la precedente classificazione promossa dall’APEC, includendo sia beni collegati direttamente alla gestione e alla tutela dell’ambiente, sia beni che assumono una rilevanza sempre più significativa sul fronte della transizione green in chiave di filiera (come le materie critiche e prodotti, più in generale, coinvolti nel processo di efficientamento energetico industriale e domestico).
Complessivamente, secondo il sistema di codifica APEC, la dimensione della domanda mondiale di beni green è stimabile in un valore di poco superiore ai 565 miliardi di dollari nel 2022. Dato che cresce in modo significativo, e arriva ai 1680 miliardi di dollari (2022), se teniamo conto dell’estensione alle altre tipologie di prodotti, come descritto dall’IMF.

Fig.1 - Commercio mondiale di beni green: classificazione APEC vs IMF
(dati trimestrali, miliardi di dollari)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

In entrambi i casi, appare particolarmente evidente l’accelerazione registrata dalla domanda mondiale di questi prodotti all’alba della ripresa post-pandemica, indice del sempre più significativo interesse internazionale per questi temi. Si pensi, infatti, che in entrambi i casi, il valore di beni green scambiati nel 2022 risulta di circa il 40% superiore a quello 2019, con sprint di crescita altrettanto positivi nell’anno in corso.

Sebbene gli aumenti abbiano interessato diverse tipologie di famiglie, il settore largamente trainate è stato quello dei Veicoli Elettrici, che ha realizzato incrementi spiccati, arrivando a valere circa il 25% del commercio mondiale di beni green, e superando gli scambi di prodotti per impianti di energia rinnovabile e gestione dei rifiuti.

Fig.2 - Commercio mondiale di beni green per categorie
(dati trimestrali, miliardi di dollari)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

Dal grafico proposto risulta evidente come il primo cambio di intonazione nella dinamica degli scambi mondiali di Veicoli Elettrici si è registrato nel corso del 2016, quando, a seguito del c.d.“Dieselgate”, si è iniziato a dare sempre più spazio ai nuovi modelli di mobilità.
In particolare era cresciuto soprattutto l’interesse per i veicoli ibridi, a fronte di un'attenzione ancora limitata verso le auto full electric. È soprattutto nel post-pandemia che si sono registrati gli incrementi più sostenuti, quando la domanda mondiale per questa nuova categoria di veicoli ha registrato picchi di crescita esponenziali. Ad essi si sono accompagnati aumenti di pari intensità degli scambi mondiali di motori elettrici per autoveicoli.

Fig.3 – Veicoli ibridi ed elettriche: commercio mondiale
(dati trimestrali, miliardi di dollari)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

Per il settore è ormai sempre più significativo il ruolo del Paese del Dragone, che sta puntando a irrobustire in modo significativo la proprio industria domestica, con sostanziali investimenti in ricerca e sviluppo. La Cina ha infatti sperimentato una solida crescita delle proprie esportazioni sia di filiera, grazie al ruolo significativo in termini di fornitore di motori elettrici, sia di prodotto finito, con una crescita dell’incidenza dei veicoli full electric.

Fig.4 – Veicoli ibridi ed elettriche: maggiori player
(dati trimestrali, miliardi di dollari)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

La crescita del player cinese non è tuttavia passata inosservata, gettando preoccupazioni sul futuro della competitività delle industrie automotive europee, che trova nella Germania il primo esportatore di settore, con un paniere di export quasi equamente diviso tra veicoli totalmente elettrici e ibridi. Lo scorso 13 settembre, infatti, la Commissione Europea ha annunciato l’avvio di un'inchiesta anti-sovvenzioni sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina. L’analisi sarà volta ad appurare la possibile presenza di sovvenzioni di Stato, che minaccino di arrecare un pregiudizio economico ai produttori UE di veicoli elettrici.

Conclusioni

Il tema della transizione green sta diventando un fenomeno di portata sempre più significativa sulla scena mondiale. Lo è soprattutto sulla scena europea, dove al centro degli obiettivi di politica industriale sono state poste le c.d transizioni “gemelle”, verso un’economia digital e green, al fine di raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica (si veda in merito il seguente link).
La crescente attenzione posta da governi e dai consumatori sta rendendo la sostenibilità aziendale un fattore competitivo sempre più rilevante per le imprese.