I Semestre 2025: congiuntura del commercio mondiale
L'andamento della domanda mondiale a livello settoriale, al netto del commercio USA
Pubblicato da Silvia Brianese. .
Domanda mondiale Congiuntura Congiuntura InternazionaleIn una congiuntura internazionale complessa e in evoluzione, scandita dai diversi accordi tariffari chiusi da parte dell'amministrazione Trump, il recente aggiornamento del datamart Congiuntura Mondiale di ExportPlanning consente di analizzare la dinamica che sta interessando la domanda mondiale di beni nei primi due trimestri del 2025.
In Fig.1 si riporta la serie delle variazioni tendenziali delle importazioni mondiali di beni a prezzi costanti su base mensile, cioè al netto delle dinamiche dei prezzi e dei cambi, mettendo a confronto i dati raccolti e sistematizzati da ExportPlanning con quelli del Central Planning Bureau, istituto che a sua volta raccoglie ed elabora le informazioni sugli scambi internazionali di beni.
Fig.1 - Domanda mondiale a prezzi costanti
(dati CPB vs dati ExportPlanning, variazione tendenziale su dati mensili)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.
Particolarmente interessante appare il fatto che complessivamente, a partire dal primo trimestre del nuovo anno, la crescita delle importazioni mondiali di beni abbia evidenziato segnali di sostanziale continuità rispetto alla dinamica di sviluppo che caratterizzava gli scambi a chiusura del 2024. In particolare, nel periodo gennaio-giugno 2025 si stima infatti che le importazioni mondiali siano cresciute del 4.3% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
Tuttavia, il risultato complessivo incorpora il c.d. front-loading del mercato USA, ossia quel fenomeno di "corsa alle scorte" in previsione dei dazi, che si è concentrato nel periodo gen-marzo 2025.
Al fine di avere una dinamica "depurata" da fenomeni straordinari come quello appena descritto, è possibile quindi ricostruire la domanda mondiale al netto dei flussi commerciali diretti agli Stati Uniti. La domanda estera statunitense, infatti, incide in modo significativo sulle importazioni mondiali, rappresentando circa il 30% della domanda globale di beni. In Fig.2 si riporta quindi la serie delle variazioni tendenziali delle importazioni mondiali al netto degli USA a prezzi costanti.
Fig.2 - Domanda mondiale a prezzi costanti
(variazione tendenziale su dati mensili)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.
Le stime ExportPlanning “depurate” dai flussi commerciali statunitensi evidenziano segnali profondamente diversi soprattutto per il primo trimestre 2025: la domanda mondiale di beni senza gli USA ha "contenuto" la crescita al 1.6% nel periodo gen-marzo 2025 rispetto allo stesso periodo 2024 (a fronte di un incremento tendenziale pari al 5% se si includono anche gli scambi USA), mentre per il II trimestre segnalano un recupero del 4% rispetto all’anno precedente.
Dunque, mediamente le pre-stime per il I semestre 2025 mostrano una crescita tendenziale della domanda mondiale di beni al netto USA pari a + 2.8%.
Molto informativa risulta essere la scomposizione della domanda di beni al netto USA in termini settoriali.
I settori in crescita nel primo semestre 2025
Il grafico che segue mostra le principali industrie coinvolte negli scambi di beni tra paesi, posizionate in base ai tassi di variazione delle importazioni registrati nel 2024 (asse delle X) e nel primo semestre 2025 (asse delle Y). Anche in questo caso, i flussi di import dei beni sono misurati a prezzi costanti, allo scopo di offrire un’analisi delle dinamiche reali. La bisettrice (rappresentata in giallo) evidenzia le industrie in accelerazione (posizionate al di sopra di essa) e quelle in rallentamento (al di sotto), mentre le dimensioni dei cerchi rappresentano la dimensione delle importazioni del settore in miliardi di dollari nel 2024.
Fig. 3 - Mappa della domanda mondiale per industria a prezzi costanti

Nel primo semestre 2025, al netto dei fenomeni "straordinari", la maggior parte dei settori evidenzia comunque segnali di recupero della domanda rispetto alla dinamica osservata nel 2024, sebbene in misura differenziata per le diverse industrie.
In particolare, nell’area in alto a destra del grafico, sono concentrati i settori che hanno registrato un rafforzamento della ripresa nella prima parte del 2025, a fronte di una dinamica già positiva nel 2024. Tra questi spiccano gli strumenti e attrezzature ICT (F1) e la relativa filiera intermedia delle componenti elettroniche (D1), sostenuti principalmente dalle importazioni di computer (e loro parti) e apparecchiature per le comunicazioni.
Allo stesso gruppo appartengono anche il Sistema Casa (E3), trainato soprattutto dalle importazioni di elettrodomestici, e il Sistema Salute (E4), che si confermano tra i principali motori della ripresa del cluster dei Beni di Consumo. In netto recupero anche il Sistema Moda (E2), con dinamiche tuttavia molto differenziate.
L’Alimentare fresco (B1), nonché i prodotti finiti di largo consumo (E1) mostrano segnali di rallentamento della domanda, posizionandosi al di sotto della bisettrice; mentre l'Alimentare confezionato e Bevande (E0) appare in sostanziale continuità con la dinamica dello scorso anno.
Nella parte sinistra del grafico, invece, si colloca la filiera automotive (D3-F3), che nel primo semestre 2025 mostra parziali segnali di rimbalzo, concentrato in particolare su diversi mezzi di trasporto (come macchine agricole e movimento terra, motocicli e automobili) e sul comparto delle batterie e accumulatori. In quest’area, si distinguono anche le buone performance del comparto dell’Elettrotecnica (D4) e impiantistica industriale (F5), trainate in particolar modo dalla crescita delle importazioni di motori, generatori e trasformatori elettrici, quadri e apparecchiature elettriche.
Quali sono le geografie trainanti i risultati settoriali?
Escludendo gli Stati Uniti, la ripresa della domanda mondiale di Beni di Consumo nella prima metà del 2025 - trainata in particolare dalla crescita del Sistema Casa – è stata guidata soprattutto dalle principali economie europee, con un ruolo di rilevo per la Germania. Questo andamento lascia intravedere dei possibili segnali di ripresa dell’economia tedesca, dopo due anni consecutivi di recessione post-pandemia.
Per quanto riguarda i Beni di Investimento, invece, il recupero della domanda di strumenti e attrezzature per l’ICT è guidato soprattutto da India e Giappone. La ripresa delle importazioni di strumentistica industriale e della filiera automotive vede come protagoniste le economie emergenti ad alto potenziale, quali India, Brasile e Turchia.
Conclusioni
Valutare l’andamento della congiuntura mondiale dei beni risulta particolarmente complesso in un contesto segnato da forte incertezza commerciale. Analizzare la domanda mondiale al netto dei flussi commerciali con gli Stati Uniti permette di cogliere dinamiche settoriali più robuste e di osservare segnali di resilienza della domanda globale, nonostante il quadro macroeconomico si mantenga fragile.
In uno scenario commerciale complesso e in continua evoluzione, per le imprese risulta strategico monitorare con attenzione l’andamento della domanda globale, sia dal punto di vista settoriale sia geografico, al fine di orientare efficacemente scelte commerciali e strategie di investimento.
Il tema del monitoraggio dei trend di congiuntura e dei mercati sarà l’oggetto del prossimo TEM MEETUP di TEM PLUS, che ci vedrà ospiti giovedì 31 luglio.
