Congiuntura del commercio mondiale: il barometro dei mercati extra-USA nel primo semestre 2025
L’andamento della domanda mondiale per Paese, al netto del commercio USA
Pubblicato da Silvia Brianese. .
Domanda mondiale Import Congiuntura Congiuntura InternazionaleNel precedente articolo I Semestre 2025: congiuntura del commercio mondiale, è stata analizzata la dinamica della domanda mondiale di beni nei primi sei mesi del 2025 con un focus settoriale, individuando quei comparti che, pur in uno scenario complesso, stanno fornendo spunti di crescita alle importazioni mondiali.
Altrettanto interessante risulta essere la segmentazione della domanda mondiale manifatturiera in termini di performance dei mercati di destinazione, al fine di individuare quei Paesi che - al netto degli Stati Uniti - si stanno mantenendo in territorio positivo nel primo semestre 2025.
Come visto per l’analisi settoriale, escludere gli Stati Uniti dalla congiuntura mondiale permette di ottenere una dinamica “depurata” da fenomeni straordinari come l’effetto di front-loading (o “corsa alle scorte”) del mercato in previsione dei dazi.
Il grafico che segue mostra i principali mercati internazionali - oltre a quello americano - posizionati in base al tasso di variazione delle importazioni registrato nel 2024 (asse delle X) e quello evidenziato nel primo semestre 2025 (asse delle Y). I flussi di import dei beni sono misurati a prezzi costanti, allo scopo di offrire un’analisi delle dinamiche reali. La bisettrice (rappresentata in giallo) evidenzia le economie in accelerazione in questa prima parte del 2025 rispetto alla dinamica del 2024 (posizionate al di sopra di essa) e quelle in rallentamento (posizionate al di sotto); le dimensioni dei cerchi rappresentano la dimensione delle importazioni di ciascun Paese in miliardi di dollari.
Fig. 1 - Mappa dei maggiori importatori mondiali a prezzi costanti

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.
La mappa riportata può considerarsi un "barometro" della dinamica domanda mondiale al netto degli Stati Uniti, dove è possibile distinguere in alto a destra quelle economie ancora resilienti al contesto internazionale, che continuano a mostrare segnali di crescita delle importazioni in continuità con lo scorso anno; nell'area in basso a sinistra ritroviamo invece quelle economie che si caratterizzano per una dinamica ancora debole della proprio domanda di beni esteri.
Europa: dinamica differenziata per mercati UE,
in crescita Turchia, Svizzera e UK
Mentre Spagna, Italia e Paesi Bassi, nel primo semestre 2025, registrano performance positive nelle importazioni di beni, per molte altre economie europee la domanda di beni dall'estero si mantiene debole. Tra queste spiccano i casi di Germania, Francia e Belgio. Tuttavia, è interessante segnalare come la Germania sembra mostrare timidi segnali di ripresa nel settore degli elettrodomestici per la casa.
Particolarmente interessante è il caso della Turchia, economia emergente che registra un rimbalzo significativo nel primo semestre 2025 (rispetto alla dinamica dello scorso anno), trainato in particolare dalle importazioni della filiera automotive.
Anche il Regno Unito segna un recupero nella domanda estera di beni, grazie alla crescita delle importazioni traversali a diversi comparti.
I partner commerciali USA in rallentamento
Nel primo semestre del 2025, il contesto congiunturale di Canada e Messico, principali partner commerciali degli Stati Uniti, evidenzia un rallentamento delle importazioni di beni, che si attestano su livelli significativamente inferiori rispetto alla bisettrice.
Asia: crollo della Cina, Giappone in ripresa
e India in rallentamento
Nel primo semestre del 2025, le economie asiatiche mostrano un generale rallentamento della domanda estera di beni, trainato in particolare da Cina e Corea del Sud, che registrano una contrazione delle importazioni rispetto al 2024.
Le importazioni cinesi, in particolar modo, sembrano risentire sia di fattori strutturali specifici, legati alla debolezza della domanda interna, sia degli effetti indiretti della politica commerciale statunitense.
Situazione diversa per India, Thailandia, Hong Kong, Malesia e Filippine, che, pur avendo registrato un debole rallentamento delle importazioni rispetto al 2021, restano comunque in territorio ampiamente positivo nella prima metà dell'anno.
In un quadro complessivamente debole della domanda estera asiatica degli sviluppati, si segnalano segnali di ripresa il Giappone, che nei primi sei mesi del 2025 ha visto crescere le importazioni, soprattutto nei comparti delle componenti elettroniche e della componentistica per mezzi di trasporto.
Conclusioni: monitorare la domanda mondiale
per orientare le proprie scelte
Lo scenario congiunturale letto da una prospettiva Paese mostra un quadro molto frammentato della domanda estera.
A fronte dell’attuale scenario commerciale, caratterizzato da un continuo clima di incertezza, resta fondamentale per le imprese monitorare l’evoluzione della domanda globale, sia a livello geografico che settoriale, per poter orientare in modo consapevole le decisioni strategiche e le scelte di investimento.