Il barometro del commercio mondiale: cosa ci dicono i primi nove mesi

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In una congiuntura internazionale complessa, segnata dal cambiamento del sistema di cooperazione multilaterale imposto dalle azioni protezionistiche dell’amministrazione Trump, l’aggiornamento del datamart Congiuntura Mondiale di ExportPlanning ci consente di delineare una quadro dei primi nove mesi del 2025 al fine di misurare e monitorare “real time” i cambiamenti sul fronte del commercio mondiale in atto nei mesi più recenti.

In Fig.1 si riporta la serie delle variazioni tendenziali delle importazioni mondiali di beni a prezzi costanti su base mensile, cioè al netto delle dinamiche dei prezzi e dei cambi, mettendo a confronto i dati raccolti e sistematizzati da ExportPlanning con quelli del Central Planning Bureau, istituto che a sua volta raccoglie ed elabora le informazioni sugli scambi internazionali di beni.
Al fine di avere una dinamica "depurata" da fenomeni straordinari, come la corsa agli acquisti che ha interessato la domanda dall’estero USA, nel grafico si riporta la dinamica degli scambi mondiali con e senza gli Stati Uniti.

Fig.1 - Domanda mondiale a prezzi costanti
(variazione tendenziale su dati mensili)

Fonte: ExportPlanning

La due serie della dinamica dei flussi commerciali evidenziano segnali diversi soprattutto per il primo trimestre 2025: la domanda mondiale di beni senza gli USA ha "contenuto" la crescita al 1.6% nel periodo gennaio-marzo 2025 rispetto allo stesso periodo 2024 (a fronte di un incremento tendenziale pari al 5% se si includono anche gli scambi USA). Nel corso del primo trimestre, infatti, la corsa alle scorte USA ha sostenuto in maniera significativa la domanda mondiale, rappresentando un fattore di forte sostegno e crescita in un momento in cui l’incertezza internazionale era particolarmente elevata.

A partire dal secondo trimestre, la dinamica di crescita del commercio mondiale al netto degli Stati Uniti si è mantenuta più sostenuta rispetto a quella con gli USA. Questo andamento indica che il contributo americano alla crescita globale si è progressivamente esaurito, segnando l’avvio di una fase di normalizzazione del ritmo di espansione degli scambi internazionali.

Come evidenziato nella Figura 2, dopo il marcato picco registrato nel primo trimestre del 2025 — determinato dal boom di scorte accumulato dalle imprese statunitensi per anticipare l’introduzione dei nuovi dazi — la crescita del commercio statunitense si è rapidamente arrestata, contribuendo al rallentamento complessivo della dinamica mondiale1.

Fig.2 -Importazioni USA a prezzi costanti per trimestre
(variazione tendenziale su dati trimestrali)

Fonte: ExportPlanning

Complessivamente nei primi nove mesi del 2025, il commercio mondiale di beni è aumentato del 4.6% in volume rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, al netto della dinamica statunitense, la crescita si riduce al 3.8%, a conferma di come la spinta espansiva proveniente dagli Stati Uniti — particolarmente intensa nella prima parte dell’anno — si sia ormai esaurita, lasciando spazio a un ritmo di sviluppo più moderato.

Un ulteriore elemento che caratterizza l’attuale congiuntura riguarda la divergenza crescente tra l’andamento del commercio mondiale misurato in termini nominali in euro e quello espresso in dollari.

Fig.3 - Domanda mondiale a prezzi correnti Euro vs Dollaro
(variazione tendenziale su dati mensili)

Fonte: ExportPlanning

La svalutazione del dollaro, avviatasi già nel corso del 2024, si è accentuata negli ultimi mesi del 2025, determinando un ampio divario tra le variazioni del commercio mondiale espresse in euro e in dollari.
Nel terzo trimestre del 2025, infatti, la crescita in dollari si è attestata intorno al +4.5%, mentre in euro la dinamica risulta in territorio negativo, evidenziando una divergenza significativa imputabile all’effetto cambio.

Questo andamento conferma l’importanza di analizzare la congiuntura a prezzi costanti, in modo da depurare i dati dagli effetti valutari e di prezzo e ottenere una lettura più accurata delle tendenze reali del commercio mondiale.

Conclusioni

Nel complesso, l’andamento recente del commercio mondiale mostra segnali di continuità nella seconda parte dell’anno, delineando un quadro di stabilità ma privo di nuove accelerazioni. Le prospettive per il 2026 appaiono tuttavia più incerte, con un possibile indebolimento della dinamica globale in un contesto caratterizzato da tensioni geopolitiche crescenti e da un progressivo irrigidimento delle politiche commerciali.


Il monitoraggio della congiuntura e delle opportunità dei mercati internazionali è uno dei temi di specializzazione ExportPlanning, grazie all'ampio Sistema Informativo che include oltre 5500 tariffe doganali e più di 150 geografie.
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1) Nonostante lo shutdown americano abbia comportato la paralisi dell’amministrazione pubblica e, di conseguenza, anche la sospensione delle attività doganali, con i dati ufficiali fermi a luglio, grazie alle tecniche di prestima avanzate sviluppate da ExportPlanning è stato possibile stimare l’evoluzione del commercio statunitense anche per il terzo trimestre del 2025.