Olio d'Oliva e Vino Italiano: Opportunità nel mercato brasiliano
Un Mercato in Forte Espansione
Pubblicato da Marzia Moccia & Heroes. .
America Latina Agroalimentare Mercati emergenti Analisi Mercati EsteriQuesto contributo nasce dalla collaborazione tra ExportPlanning e Heroes Force Consulting
Heroes Force Consulting è una società di servizi per l'internazionalizzazione, la cui missione è quella di supportare le aziende nella crescita globale, nell’internazionalizzazione e nei processi di turnaround.Attraverso un approccio innovativo e tecnologie avanzate, AI ed esperienza si uniscono per trasformare le sfide in opportunità, creando strategie su misura per competere nei mercati internazionali.
Il Brasile è la decima economia sulla scena internazionale, la prima in America Latina, e rappresenta il settimo paese più popoloso al mondo e quinto per estensione di territorio. È la patria di oltre 213 milioni di abitanti, di cui 155 milioni maggiorenni e legalmente autorizzati al consumo di alcolici.
Il Paese rappresenta perciò un mercato di dimensioni straordinarie per i prodotti alimentari.
La posizione dominante del Brasile nel continente sudamericano lo rende inoltre un hub logistico per l'espansione verso gli altri mercati della regione: Argentina, Cile, Perù, Colombia e altri paesi del Mercosur. Le aziende che consolidano la propria presenza nel mercato brasiliano possono successivamente utilizzare questa base per esportare verso l'intero LATAM, beneficiando di accordi commerciali regionali e di una rete distributiva consolidata.
Nel totale dei beni agroalimentari spiccano in particolar modo due prodotti iconici della produzione europea: Olio e Vino.
Olio d'Oliva: Il Brasile tra i maggiori mercati mondiali
Il Brasile si posiziona nella top 5 dei maggiori importatori mondiale di olio d'oliva. Un dato significativo è che oltre l'85% delle importazioni è costituito da olio d'oliva extravergine, confermando la preferenza brasiliana per la qualità.
Olio d'oliva extra-vergine: maggiori mercati mondiali (2025)
Fonte: Sistema Informativo ExportPlanning
Le importazioni di olio extra-vergine del mercato hanno inoltre mostrato una crescita costante e dinamica a partire dal 2015, a fronte di un progressivo upgrading della domanda del prodotto.
Importazioni brasiliane di Olio d'oliva extra-vergine
Fonte: Sistema Informativo ExportPlanning
Vino: Un Mercato in Espansione
Anche per le importazioni di vino, il mercato brasiliano sta mostrando segnali di espansione ormai di lungo periodo, irrobustitesi anche in questo caso a partire dal 2015. Nel 2025 le importazioni complessive del mercato si stima supereranno i 581 milioni di dollari, pari a una crescita del 7% rispetto al 2024.
Importazioni brasiliane di Vino
Fonte: Sistema Informativo ExportPlanning
Nel pattern della crescita rimangono protagonisti i vini fermi imbottigliati. I consumatori brasiliani, sempre più attenti alla bevibilità e alla leggerezza, mostrano una preferenza crescente per vini freschi e aromatici, ideali per accompagnare la cucina locale, ricca di piatti di pesce, frutti tropicali e preparazioni leggere. Un ulteriore segnale di maturazione del mercato è rappresentato dalla domanda in crescita per vini biologici e naturali. La sensibilità verso sostenibilità, tracciabilità e qualità produttiva sta aumentando, soprattutto nei grandi centri come San Paolo, Rio de Janeiro e Porto Alegre. Importatori, enoteche e wine bar dedicano infatti spazi sempre più ampi a etichette naturali e artigianali.
Una progressiva trasformazione riguarda inoltre la crescita del segmento degli spumanti, che tuttavia rappresenta una fetta ancora poco rilevante tra le categorie di vini importati.
Driver di opportunità
La crescita della domanda di olio d'oliva e vino in Brasile è il risultato di trasformazioni strutturali in atto nella società brasiliana. Comprendere questi driver è fondamentale per cogliere le opportunità di lungo periodo.
L'Espansione della Classe Media e il Potere d'Acquisto
Il Brasile ha vissuto negli ultimi due decenni un'espansione significativa della classe media, che oggi rappresenta la maggioranza della popolazione, grazie allo sviluppo dell’economia del Paese. Questo segmento demografico dispone di maggiore reddito disponibile e mostra una propensione crescente verso prodotti di qualità superiore. La stabilità economica e l'aumento dei redditi hanno permesso a milioni di brasiliani di accedere per la prima volta a categorie di prodotto precedentemente considerate di lusso, come l'olio extravergine d'oliva e vini di maggiore qualità.
Questo fenomeno si traduce in un progressivo trend di premiumizzazione, particolarmente evidente nel settore dell'olio d'oliva, ad esempio.
La Rivoluzione Salutistica
I consumatori brasiliani stanno sviluppando una crescente consapevolezza dei benefici per la salute associati alla dieta mediterranea. L'olio d'oliva, in particolare l'extravergine, è sempre più percepito non solo come ingrediente culinario, ma come elemento fondamentale di uno stile di vita sano. Questa consapevolezza è alimentata da campagne informative, dalla diffusione di contenuti sui social media e dall'influenza di chef e nutrizionisti.
L'Evoluzione della Cultura Gastronomica
Il Brasile sta vivendo una vera e propria rivoluzione gastronomica. Le grandi città come São Paulo, Rio de Janeiro e Belo Horizonte ospitano una scena ristorativa sempre più sofisticata, con chef di fama internazionale e ristoranti che celebrano la cucina mediterranea e italiana.
Il vino, tradizionalmente meno presente nella cultura brasiliana rispetto alla birra e ai superalcolici, sta quindi guadagnando terreno trainato sia dal settore HORECA che dal progressivo consumo in contesti domestici.
Il Boom del Turismo Enogastronomico
Il turismo interno ed esterno ha contribuito significativamente all'educazione del palato brasiliano. I brasiliani che viaggiano in Europa tornano con nuove aspettative e abitudini di consumo, cercando di replicare le esperienze gastronomiche vissute in Italia, Spagna e Portogallo.
L'accordo commerciale UE-MERCOSUR
Un ulteriore driver di crescita che impatterà sul prossimo futuro è naturalmente la siglia dell'accordo UE-MERCOSUR.
Il 6 dicembre 2024, l'Unione Europea e i paesi fondatori del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay) hanno concluso un accordo commerciale storico dopo 25 anni di negoziati. Questo accordo rappresenta un cambio di scenario per gli esportatori europei di prodotti agroalimentari.
L'accordo prevede la progressiva eliminazione di dazi significativi:
- Vino: eliminazione del dazio del 27% attualmente in vigore
- Spirits: eliminazione di dazi che arrivano oggi fino al 35%
- Olio d'oliva: eliminazione del dazio del 10%
- Cioccolato: eliminazione del dazio del 20%
Particolarmente significativo risulta segnalare che, in attesa della ratifica completa dell'accordo, il governo brasiliano ha già eliminato unilateralmente i dazi sull'olio d'oliva europeo a marzo 2025, insieme ad altri prodotti come pasta, riso e biscotti. Questa mossa, motivata dalla volontà di contenere l'inflazione sui beni alimentari, dimostra l'apertura del Brasile verso i prodotti europei e anticipa i benefici dell'accordo.
Inoltre, l'accordo riconosce e protegge oltre 350 Indicazioni Geografiche europee, impedendo l'imitazione di prodotti tradizionali italiani come Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Chianti, Prosecco ecc. Questa protezione elimina la concorrenza sleale di prodotti locali che utilizzavano denominazioni europee in modo improprio, garantendo ai consumatori brasiliani l'autenticità del Made in Europe.
Strategia di ingresso nel mercato
L'ingresso nel mercato brasiliano richiede una strategia calibrata che tenga conto delle peculiarità distributive, delle aspettative dei consumatori e del posizionamento premium dei prodotti importati. Il canale retail rappresenta il canale dominante per la distribuzione dei prodotti alimentari. Tra le diverse opzioni di ingresso si distinguono:
- Trading company/importatore specializzato: soluzione più comune, offre servizi di etichettatura, registrazione e distribuzione;
- Rapporto diretto con retailer: più efficiente sui costi ma richiede volumi significativi. Alcune catene cercano accordi di esclusività per brand premium;
- Canale HoReCa: il settore Ho.Re.Ca. brasiliano genera 96 miliardi di dollari, con forte domanda di prodotti premium per ristoranti di fascia alta.
È inoltre fondamentale comprendere che un prodotto importato dall'Europa raggiunge tipicamente 3-5 volte il prezzo ex-works una volta posizionato sugli scaffali brasiliani.
Questo significa che, dato il prezzo finale, i prodotti italiani si collocano direttamente nella categoria premium. È quindi essenziale che gli attributi premium siano chiaramente riconoscibili dal consumatore: storytelling della tradizione, certificazioni di qualità, packaging distintivo.
Il mercato brasiliano è inoltre un mercato estremamente ampio e complesso, con differenze geografiche molto significative. Tra le aree geografiche prioritarie si distinguono:
- São Paulo: capitale economica e gastronomica, massima concentrazione di consumatori ad alto reddito e ristoranti premium;
- Rio de Janeiro: secondo mercato per dimensione, forte presenza turistica internazionale;
- Rio Grande do Sul: regione con maggiore cultura enogastronomica, forti legami con l'immigrazione italiana;
- Brasilia: mercato in crescita con elevato potere d’acquisto dato dalla presenza della classe governativa nazionale.
Conclusioni
Il Brasile rappresenta un'opportunità strategica per i produttori italiani di olio d'oliva e vino.
La convergenza di fattori strutturali favorevoli – espansione della classe media, rivoluzione salutistica, evoluzione della cultura gastronomica, accordo UE-Mercosur – crea un contesto unico per la crescita nel prossimo futuro.
L'Italia, nonostante la sua leadership mondiale, ha ancora ampi margini di espansione.
L'eliminazione dei dazi prevista dall'accordo UE-Mercosur migliorerà significativamente la competitività dei prodotti italiani, mentre la protezione delle Indicazioni Geografiche garantirà l'autenticità del Made in Italy contro le imitazioni.
La posizione del Brasile come hub per l'intero mercato latino-americano amplifica ulteriormente il valore strategico di un ingresso in questo mercato. Le aziende che sapranno posizionarsi efficacemente potranno utilizzare il Brasile come trampolino verso Argentina, Cile, Colombia e il resto del LATAM.