Il Made in Italy si conferma competitivo sui mercati extra-UE
Pubblicato da Marcello Antonioni. .
Cambio Analisi competitor Congiuntura Internazionale
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Il terzo trimestre 2013 conferma per il nostro paese un andamento delle esportazioni sostanzialmente in linea con i livelli sperimentati nel 2012, con una minima flessione tendenziale pari al -0.1% in euro.
Di nuovo, come già riscontrato all'interno del Blog Ulisse, è possibile affermare che tale variazione è imputabile a due componenti di segno opposto: se, da un lato, la crisi della domanda in tutta l'Unione Europea ha determinato una contrazione dell'export italiano pari al -1.7 % in euro, dall'altro lato l'espansione delle nostre imprese verso i mercati extra-UE ha registrato una crescita tendenziale del +1.8% in euro.
Va, peraltro, sottolineato come il dato relativo alla performance italiana sui mercati extra-UE assuma maggior valore effettuando un'analisi più approfondita a livello merceologico.
Al netto delle materie prime dell'agricoltura e dell'industria, infatti, le vendite delle imprese italiane sui mercati extra-UE registrano crescite tendenziali del +5.4% in euro nei primi tre trimestre dell'anno. Inoltre, dal confronto con i risultati esportativi dell'insieme dei concorrenti europei, si confermano segnali di competitività degli esportatori italiani diffusi alla gran parte dei settori manifatturieri.
Grazie alle informazioni del Sistema Informativo Ulisse, è possibile distinguere le performance esportative sui mercati extra-UE dei settori italiani nei seguenti cluster :
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vincenti rispetto ai concorrenti UE;
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tengono il passo dei concorrenti UE;
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in difficoltà .
Nel cluster Vincenti si ritrovano:
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i settori del Made in Italy tradizionale (oltre un terzo del nostro export) : registrano una crescita tendenziale dell'export sui mercati extra-UE del +7.2%, evidenziando un differenziale favorevole rispetto alla crescita tendenziale dei concorrenti UE27 di quasi 5 punti;
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Prodotti e strumenti per la salute : evidenziano una crescita tendenziale dell'export sui mercati extra-UE del +5.8%, con un differenziale favorevole rispetto alla crescita tendenziale dei concorrenti UE27 di 4 punti;
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Componenti, Elettrotecnica e Strumenti Attrezzature per ICT e servizi : sperimentano una crescita tendenziale dell'export sui mercati extra-UE del +3.4%, con un differenziale favorevole rispetto alla crescita tendenziale dei concorrenti UE27 di oltre 2 punti e mezzo.
Tengono il passo dell'insieme dei concorrenti dell' Unione Europea i settori facenti capo a:
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Largo Consumo : registrano una crescita tendenziale dell'export sui mercati extra-UE del +5.5%, a fronte però di una crescita tendenziale dei concorrenti UE27 del +6%;
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Beni Intermedi : evidenziano una crescita tendenziale dell'export sui mercati extra-UE del +2.7%, con un differenziale leggermente favorevole (+1.1) rispetto alla crescita tendenziale dei concorrenti UE27;
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Mezzi di trasporto e per l'agricoltura : sperimentano una crescita tendenziale dell'export sui mercati extra-UE del +2.1%, con un differenziale leggermente favorevole (+1.1) rispetto alla crescita tendenziale dei concorrenti UE27.
Da ultimo, nel cluster In difficoltà è presente un unico settore, quello delle Materie Prime , che nei primi 9 mesi dell'anno ha registrato una flessione tendenziale dell'export verso mercati extra-UE del -14.7%, a fronte di una crescita tendenziale dei concorrenti UE27 del +12.5%.
Nel complesso, quindi, da questa analisi si confermano segnali di ottimismo per la nostra economia: nel 2013 l' ossatura del nostro sistema industriale, costituita dalle tante PMI dei settori tradizionali del Made in Italy, sembra aver impedito all’economia italiana di affondare.
Più in generale, si segnala un diffuso rafforzamento della capacità competitiva del sistema industriale italiano sui mercati più lontani, con un nutrito numero di industrie in cui le imprese italiane stanno sempre più “esplorando con successo” le potenzialità di domanda oltre i confini della Comunità Europea, facendo spesso meglio delle omologhe europee.