L’inatteso apprezzamento della lira egiziana

Gli alti rendimenti sui titoli egiziani attirano capitali, sostenendo la lira

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Dopo aver oscillato per oltre due anni intorno alle 18 lire per dollaro, da febbraio di quest’anno la Lira egiziana si è incamminata su un sentiero di progressivo apprezzamento che l’ha portata recentemente a scendere sotto il livello di 16.4.

Tasso di cambio della lira egiziana verso il dollaro

In termini di tasso di cambio effettivo (pesato per gli scambi di merci con i maggiori paesi partner), l’apprezzamento della lira quest’anno è superiore al 15%.

L’Egitto è reduce da un biennio drammatico di svalutazioni (2015-2016) in cui la lira, partendo da 7 lire per dollaro ha visto la Banca Centrale modificare progressivamente, e lentamente, la parità di cambio, nel tentativo di contenere le uscite di capitali. Senza successo. Solo il crollo ad oltre 18 lire per dollaro e l’intervento del Fondo Monetario Internazionale hanno consentito di bloccare l’emorragia di capitali, consentendo un progressivo recupero delle riserve valutarie internazionali.

La stabilizzazione del cambio a 18 lire per dollaro aveva portato già nel 2018 ad un significativo apprezzamento della lira in termini di tassi di cambio effettivo (si veda Lira egiziana: un anno di recupero ). Essa aveva inoltre ricreato le condizioni per una prosecuzione della fase di significativo sviluppo economico che ha caratterizzato l’Egitto dopo la primavera araba. Dal punto di minima crescita del 2011 (+1.8%), l’Egitto ha registrato tassi di sviluppo via via maggiori, fino a superare il 5% nel 2018. Contemporaneamente la disoccupazione è diminuita dal 13.4% del 2014 a sotto al 10% stimato per quest’anno. Soprattutto, l’inflazione è scesa dal 24 del 2017 all’attuale 7.5%. Se si considera che nello scenario di previsione di Aprile 2019, il Fondo Monetario Internazionale prevedeva che l’inflazione in Egitto sarebbe scesa sotto al 10% solo nel 2021, è chiaro il forte progresso registrato dall’Economia egiziana quest’anno.

La forte e inattesa riduzione del tasso di inflazione, associata alla progressiva riduzione dei tassi di interesse americani, e la maggior libertà nei movimenti di capitale, sono alla base dell’inatteso e forte apprezzamento della lira nel 2019, non solo verso le valute dei partner commerciali, ma anche verso il dollaro. La banca Centrale Egiziana, pur perseguendo una politica di riduzione dei tassi ha seguito criteri prudenziali portando i tassi di interesse reali a sfiorare il 10%. Anche la scorsa settimana, la riduzione dei tassi è stata “contenuta” a 100 punti base, a fronte di aspettative dei mercati di una riduzione di 150 punti. Le motivazioni della Banca vanno ricercate nei timori che movimenti troppo bruschi possano invertire il flusso di capitali, riportando il paese alla situazione del 2015-2016.

Conclusioni

Grazie ad una politica delle Banca Centrale determinata a ridurre l’inflazione e all'aumento delle riserve, rimpinguate dai finanziamenti del Fondo Monetario Internazionale e degli aiuti dai paesi del Golfo, la maggior libertà nei flussi di capitale ha creato quest’anno un circolo virtuoso tra inflazione e tasso di cambio che ha portato l’Egitto a raggiungere in anticipo di due anni l’obiettivo di un controllo dell’inflazione sotto alle due cifre.

Su un'orizzonte temporale di medio-lungo periodo il rischio di cambio associato alla Lira egiziana rimane comunque elevato. Il modello sviluppato da StudiaBo, infatti, colloca la Lira egiziana, su 152 paesi considerati, in 105-esima posizione per rischio di cambio, con uno score pari a 77, all’interno di un range compreso tra 0 e 100.