DUAL USE: normativa e procedure di riferimento per gli esportatori italiani

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Pianificazione Internazionalizzazione Export Marketing internazionale Accessibilità mercato

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Questo articolo è stato redatto in collaborazione con Valeria Minasi, consulente Export e internazionalizzazione, che collabora con il team ExportPlanning nell'ambito del progetto International Market Accessibility.

L'export di alcune categorie merceologiche può in alcuni casi essere soggetto a particolari normative di controllo atte a garantire la sicurezza dei flussi internazionali. Ne sono un esempio, gli scambi commerciali dei c.d. prodotti dual use.
Con il termine dual use (duplice uso) si identificano quei beni e quelle tecnologie che, pur essendo principalmente utilizzati per scopi civili, possono essere adoperati nella fabbricazione e nello sviluppo di diverse tipologie di armamenti.

L’esportazione di beni e tecnologie duali è disciplinata da una varietà di normative e procedure che rispondono alle esigenze di sicurezza nazionale ed internazionale. Esportare beni potenzialmente dual use senza opportune e corrette autorizzazioni può comportare non solo l’applicazione di pesanti sanzioni pecuniarie, ma anche denunce penali e una serie di misure interdittive per l’impresa esportatrice.
Per tale ragione è di fondamentale importanza un'adeguata conoscenza della disciplina di tali prodotti, che non appartengono ad un'unica categoria, ma anzi spaziano dai macchinari ed apparecchiature varie ai software, coinvolgendo una molteplicità di settori merceologici1.

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Come verificare se un bene è da considerarsi "dual use"

Per capire se un prodotto è duale occorre2:

  1. valutare la destinazione d'uso (end-user) del bene;
  2. verificare i requisiti e le caratteristiche tecnico-costruttive o di progettazione.

La valutazione della destinazione d'uso

In primo luogo, è necessario verificare che i soggetti coinvolti nella transazione (utente finale, destinatario, intermediari) non figurino nelle liste dei soggetti "interdetti". Qui di seguito i principali riferimenti:

La verifica delle caratteristiche tecniche costruttive o di progettazione

In secondo luogo, è possibile fare una verifica preliminare sul sito dell'Agenzia delle Dogane per accertare se il prodotto in questione possa considerarsi dual use.

Qui di seguito è riportata, a titolo esemplificativo, una ricerca tramite il sito Agenzia delle Dogane dei codici dual use, con riferimento al caso del codice di Nomenclatura Combinata CN852580.11 (videocamere di sorveglianza con almeno tre tubi da ripresa) per il mercato Emirati Arabi Uniti.

Esempio di ricerca codice dual use
Ricerca codice dual use: passo 1
Fonte: Agenzia delle Dogane

Esempio di risultato ricerca
Ricerca codice dual use: passo 2
Fonte: Agenzia delle Dogane


La maschera associata al risultato della ricerca riporta il campo Restrizioni (indicato, nell’immagine sotto riportata, nel riquadro colorato), nel quale - nel caso in cui la voce doganale del prodotto possa ricomprendere beni a duplice uso - viene indicato l'avviso: “AUTORIZZAZIONE ALL’ESPORTAZIONE DUAL USE. In tal caso, vengono indicati il/i codice/i dual use associato/i. Infatti, dal momento che nella normativa di riferimento i beni non sono elencati in base al codice di nomenclatura doganale, ma in base codici dual use, è necessario individuare i codici dual use corrispondenti e verificare quali sono le caratteristiche tecniche tali per cui il bene deve essere considerato duale.

Cliccando su ciascun codice dual use si aprirà una scheda contenente le specifiche della normativa duale per quello specifico codice.
Come si evince dall'immagine, la nota fa riferimento al Regolamento UE 428/2009, che rappresenta la normativa di riferimento a livello comunitario per i beni dual use.

Esempio di codice nota dual use
Ricerca codice dual use: passo 3
Fonte: Agenzia delle Dogane

Normativa UE relativa ai beni dual use

I beni a duplice uso sono stati individuati nell'Allegato I del Regolamento UE 428/2009, con il quale è stato istituito un regime comunitario di controllo delle esportazioni di prodotti e tecnologie a duplice uso.
Il principio generale della normativa comunitaria è il seguente: l’esportazione dei prodotti a duplice uso compresi nell’elenco di cui al regolamento 428/2009 è subordinata ad autorizzazione da parte dell’autorità nazionale competente. La normativa nazionale, riprendendo quanto previsto dalla normativa comunitaria, disciplina le modalità per esportare le merci considerate a duplice uso stabilendo gli adempimenti operativi che deve effettuare l’esportatore. In particolare, varrà che se il prodotto risulta duale, allora è necessaria un'autorizzazione preventiva all'esportazione da richiedere al Ministero dello Sviluppo Economico.
Le autorizzazioni possono essere di 4 tipologie:

  • autorizzazione specifica individuale;
  • autorizzazione globale individuale;
  • autorizzazione generale della UE;
  • autorizzazione generale nazionale.
Sintesi tipologie di autorizzazione beni dual use
Sintesi tipologie di autorizzazione beni dual use
Autorizzazione specifica individuale

Tale autorizzazione è la più frequente ed è relativa alle esportazioni effettuate da un singolo esportatore (o fornitore di assistenza) per uno o più beni ma verso uno specifico utilizzatore finale.

Tale autorizzazione ha una validità da sei mesi a due anni e può essere prorogata soltanto una volta previa presentazione di una domanda da parte dell’esportatore da effettuarsi entro 30 giorni dalla scadenza.

La domanda per ottenere l’autorizzazione deve contenere il profilo dell’utilizzatore finale e deve essere corredata da idonea documentazione che attesti l’effettiva volontà di acquisto da parte di tale utilizzatore (es. contratto di riferimento); inoltre deve essere presentato il cosiddetto “end user statement” che deve indicare i beni oggetto dell’operazione, il suo utilizzo (civile o bellico) da parte del soggetto destinatario e gli impegni dello stesso a rispettare le normative di controllo unionali.

Autorizzazione globale individuale

Per agevolare l’esportazione di beni a duplice uso da parte di soggetti che devono effettuare esportazioni frequenti di materiale a duplice uso è prevista l’autorizzazione globale individuale.
Tale autorizzazione, che può avere una durata triennale, è rilasciata ad un singolo operatore, che ha già ottenuto analoghe autorizzazioni, per effettuare esportazioni di uno o più prodotti verso uno o più utilizzatori finali o paesi specifici.
Una volta ottenuta l’autorizzazione, l’esportatore dovrà richiedere l’impegno da parte dell’utilizzatore finale al rispetto delle normative comunitarie, e, successivamente, citare i riferimenti dell’autorizzazione nei propri documenti commerciali e di trasporto (autorizzazione individuale globale seguita dal numero e dalla data del provvedimento).
Entro trenta giorni dalla fine di ogni semestre il titolare deve trasmettere all’autorità una lista riepilogativa delle operazioni effettuate.

Autorizzazione generale dell’Unione europea

Nel Regolamento UE 428/09 è prevista un’autorizzazione generale per l’esportazione di tutti i prodotti dual use con alcune eccezioni previste nell’allegato II del Regolamento, verso alcuni specifici paesi (Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Norvegia, Svizzera, Stati Uniti).
Per esportare verso tali paesi è sufficiente presentare una domanda al Ministero in cui si afferma di volersi avvalere di tale autorizzazione generale e, una volta ottenuta, l’esportatore ha solamente l’obbligo di presentare all’autorità competente, entro trenta giorni dalla fine di ogni semestre, una lista riepilogativa delle operazioni effettuate.

Autorizzazione generale nazionale

In base a quanto stabilito dalla normativa è anche prevista un’autorizzazione generale nazionale per l’esportazione di beni verso alcuni paesi (es. Argentina e Corea del Sud).
Le procedure per attivare tale autorizzazione sono le medesime richieste per l’autorizzazione generale dell’UE.


1) La normativa europea in materia, di cui è dato conto nell'articolo, prevede, infatti, le seguenti categorie di prodotti dual use:

  • Materiali nucleari, impianti ed apparecchiature;
  • Materiali speciali e relative apparecchiature;
  • Trattamento e lavorazione dei materiali;
  • Materiali elettronici;
  • Calcolatori;
  • Telecomunicazioni e «Sicurezza dell’informazione»;
  • Sensori e laser;
  • Materiale avionico e di navigazione;
  • Materiale navale;
  • Materiale aerospaziale e propulsione.

2) Per maggiori dettagli in merito alla procedura e al quadro normativo dei beni dual use, si veda la relativa Guida Dual Use, disponibile nella sezione IMA-International Market Accessibility di ExportPlanning.