Export mondiale di Beni di Investimento per l'industria in tenuta nel 4° trimestre 2022

Dopo la significativa decelerazione del ritmo di sviluppo delle esportazioni mondiali di beni di investimento per l'industria¹ intervenuta nella prima parte del 2022, l'ultimo trimestre dell'anno scorso ha evidenziato una sostanziale tenuta a prezzi costanti².
Come mostra il grafico qui sotto riportato, secondo i dati più recenti disponibili nel Sistema Informativo ExportPlanning, nel periodo ottobre-dicembre 2022 le esportazioni mondiali - misurate a prezzi costanti - di beni di investimento per l'industria (strumenti e attrezzature, macchinari e impianti, impiantistica) hanno segnato - dopo due trimestri negativi - un risultato di moderata crescita tendenziale (+1.4% rispetto al corrispondente trimestre 2021).

Complessivamente, a pre-consuntivo 2022 le esportazioni mondiali di beni di investimento per l'industria misurate a prezzi costanti hanno segnato una - seppur timida - crescita (+0.3%), peraltro in netta decelerazione rispetto al +13.3% della media 2021.

Esportazioni mondiali di beni di investimento per l'industria
variazioni tendenziali a prezzi costanti

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

Il 4° trimestre 2022 ha evidenziato
segnali diffusi di tenuta per l'export mondiale
di strumenti e attrezzature, macchinari e impiantistica

Strumenti e attrezzature per l'industria

Dopo aver messo a segno una crescita a doppia cifra nella media 2021 (+10.9% a prezzi costanti), le esportazioni mondiali di Strumenti e attrezzature per l'industria hanno evidenziato una brusca decelerazione nella prima parte del 2022 (con un segno negativo nel secondo trimestre dell'anno), ma segnalando anche una inattesa resilienza nel quarto trimestre dell'anno (+1.3% a prezzi costanti).
In particolare, nel periodo più recente si segnalano in crescita tendenziale nelle quantità le esportazioni mondiali di strumenti di misura e, soprattutto, di pompe e filtri e apparecchi di sollevamento e movimentazione. Di converso, evidenziano segni "meno" nell'ultimo trimestre dell'anno le vendite mondiali di strumenti e stampi e, soprattutto, di strumenti elettromeccanici.

Macchinari e impianti per l'industria

Dopo un 2021 da record, con un aumento a prezzi costanti del +18.2%, le esportazioni mondiali di Macchinari e impianti per l'industria hanno registrato flessioni tendenziali nel secondo e terzo trimestre del 2022, salvo però riguadagnare il segno "più" nell'ultimo trimestre dell'anno (seppure con una crescita minima).
In particolare, nel quarto trimestre del 2022 si evidenziano le crescite tendenziali delle vendite mondiali di macchine per cartiere, macchine alimentari, macchine per la lavorazione dei metalli, macchine per estrusione e altre macchine per impieghi speciali.
Di contro, si ravvisano i segni "meno" per l'export mondiale di macchine utensili per la lavorazione dei metalli, macchine utensili per materiali duri, macchine tessili, macchine per stampa ed editoria e, in misura minore, macchine per imballaggio.

Impiantistica industriale

Dopo un 2021 con una crescita medio annua del +10.2% a prezzi costanti, le esportazioni mondiali di Impiantistica industriale hanno segnato una brusca frenata nel corso del 2022 (pur mantenendosi costantemente in territorio negativo), chiudendo l'anno con una performance di moderata crescita (+2.3% a prezzi costanti nella media 2022) e in timida riaccelerazione nel periodo più recente (+3.2%).
In particolare, nell'ultimo trimestre del 2022 si segnalano le significative crescite tendenziali a prezzi costanti delle vendite mondiali di scambiatori di calore, caldaie, turbine e motori e, in misura minore, di apparecchi di regolazione automatici, a fronte - invece - di segni "meno" per l'export mondiale di valvole e riduttori di pressione.

Conclusioni

Nonostante vi sia stato un significativo rallentamento del commercio mondiale (come documentato nel recente articolo "Pre-consuntivo 2022: punto congiunturale sulla domanda mondiale di beni"), da questa dati sembrerebbe emergere un ciclo di investimenti industriali che tiene.

Una prima ipotesi è che il segnale di tenuta riscontrato nell'ultimo trimestre dell'anno scorso in realtà rifletta più uno sfasamento temporale tra ordini e consegne, ossia che queste ultime (rilevate dai flussi doganali) siano consegne di ordini "vecchi", decisi tempo addietro.

Vi è tuttavia una seconda ipotesi, decisamente più incoraggiante, che contempla il fatto che il sistema manifatturiero mondiale ritenga che la recessione prevista per i prossimi mesi in alcune delle principali economie occidentali possa essere di lieve entità e soprattutto transitoria, tale da non portare ad una revisione al ribasso della domanda di beni di investimento per l'industria.
In questo senso, l'andamento rialzista dei prezzi finanziari dei metalli⁶, in atto ormai da tre mesi, sembrerebbe avvalorare quest'ultima ipotesi, almeno con riferimento alla community finanziaria.

Per valutare quale delle due ipotesi sia la più corretta nell'interpretare la dinamica di sviluppo attesa della domanda mondiale di beni di investimento per l'industria, saranno fondamentali i dati relativi ai primi mesi dell'anno, che il Sistema Informativo ExportPlanning potrà rendere disponibili nelle prossime settimane.