Nuovi dazi USA su legno e arredamento
L'introduzione delle nuove aliquote tariffarie, a partire dal 10%, sui prodotti in legno di conifere e derivati, può ridisegnare l’assetto competitivo del mercato USA del Legno&Arredo
Pubblicato da Simone Zambelli. .
Stati Uniti Politica economica Accessibilità mercato
L’introduzione di nuove aliquote tariffarie sulle importazioni di prodotti in legno di conifere e dei relativi derivati rappresenta un potenziale fattore di riassetto competitivo nel mercato statunitense del settore Legno & Arredo.
In particolare, a partire dal 14 ottobre, l’amministrazione Trump ha imposto un dazio fisso del 10% sulle importazioni di legno di conifere provenienti da tutti i partner commerciali. Per quanto concerne i prodotti derivati — quali arredi imbottiti in legno e mobili per cucina e bagno — l’aliquota applicata è pari al 25%, fatta eccezione per i Paesi beneficiari di accordi commerciali specifici con gli Stati Uniti, per i quali permane l’aliquota prevista dagli accordi vigenti (ad esempio, per l’Unione Europea l’aliquota è fissata al 15%).
Le tre tabelle di riferimento, divise per le diverse categorie merceologiche - Legname e tavole di conifere, Mobili in legno imbottiti, Mobili da cucina e da bagno - incrociano i valori di export 2024 con la griglia tariffaria aggiornata, fornendo la base per leggere l’impatto per paese e capire come potrebbero evolvere gli equilibri competitivi per i principali fornitori degli Stati Uniti di questi prodotti.
Tab.1 -Legname e tavolame di conifere
Paese partner | Valore export verso gli USA nel 2024 (mln $) | Tariffa (%) |
---|---|---|
Canada | 5 620 | 10 |
Germania | 555 | 10 |
Svezia | 347 | 10 |
Cile | 212 | 10 |
Nuova Zelanda | 198 | 10 |
Brasile | 185 | 10 |
Austria | 74 | 10 |
Lettonia | 41 | 10 |
Finlandia | 40 | 10 |
Repubblica Ceca | 38 | 10 |
Nel segmento del Legname di conifere, gli Stati Uniti importano soprattutto dal Canada, che nel 2024 ha esportato verso il mercato americano per un valore complessivo di oltre 5 miliardi e mezzo di dollari.
La tariffa introdotta su questi prodotti è uniforme del 10% per tutti i principali partner commerciali. L’aliquota piatta facilita la comparabilità dei prezzi: la leva competitiva resta quindi soprattutto su costi, logistica e qualità, più che su vantaggi tariffari specifici.
Il predominio del Canada difficilmente verrà intaccato da un dazio simmetrico; gli esportatori europei restano player di nicchia ad alto valore, dove certificazioni e selezione della materia prima fanno la differenza.
Tab.2 - Mobili in legno imbottiti
Paese partner | Valore export verso gli USA nel 2024 (mln $) | Tariffa (%) |
---|---|---|
Vietnam | 3 734 | 25 |
Cina | 2 361 | 34 |
Messico | 734 | 25 |
Italia | 308 | 15 |
Canada | 256 | 25 |
Cambogia | 224 | 25 |
Malesia | 129 | 25 |
Indonesia | 60 | 25 |
Thailandia | 57 | 25 |
Francia | 35 | 15 |
Passando ai Mobili in legno imbottiti, il quadro si fa più diversificato: Vietnam (3.7 miliardi di $) e Cina (2.3 miliardi di $) sono i primi due fornitori, ma subiranno dazi elevati (rispettivamente 25% e 34%). Seguono Messico (734 mln $, 25%), Italia (308 mln $, 15%) e Canada (256 mln $, 25%).
Con la fine della tariffa allo 0%, i buyer USA ribilanceranno gli acquisti: i grandi volumi restano in Asia e Nord-America per ragioni di prezzo, mentre nelle fasce medio-alte si apre spazio all’Europa - soprattutto Italia e, in parte, Francia - favorite da dazi più bassi (15%). In pratica, nasce un corridoio competitivo per i produttori europei orientati al valore aggiunto.
Tab.3 - Mobili da cucina e mobili da bagno
Paese partner | Valore export verso gli USA nel 2024 (mln $) | Tariffa (%) |
---|---|---|
Vietnam | 2 126 | 25 |
Cina | 1 596 | 34 |
Canada | 913 | 25 |
Messico | 678 | 25 |
Italia | 543 | 15 |
Malesia | 447 | 25 |
Indonesia | 322 | 25 |
Thailandia | 261 | 25 |
India | 224 | 25 |
Polonia | 167 | 15 |
Nel comparto dei Mobili da cucina e da bagno, rimangono in cima Vietnam (2.1 miliardi di $) e Cina (1.6 miliardi di $), colpite da 25% e 34% rispettivamente; seguono a distanza Canada (913 mln $, 25%) e Messico (678 mln $, 25%).
L’Italia (circa 543 mln $) si posiziona al quinto posto, ma beneficia di un’aliquota al 15%, notevolmente più bassa rispetto ai principali competitor.
L’aumento di queste aliquote riduce l’appeal dei grandi hub asiatici e canadesi, mentre il 15% lascia all’Italia uno spazio competitivo per design e personalizzazione che può compensare i costi di produzione/logistica.
Conclusioni
Il nuovo impianto tariffario statunitense sposta l’attenzione dal puro vantaggio di costo alla capacità dei produttori di creare valore percepito, determinando significative ripercussioni competitive a seconda del segmento di prodotto. Nel caso del legname di conifere, il Canada mantiene la leadership grazie all’aliquota uniforme del 10%. Per i mobili imbottiti e per cucina e bagno, invece, la nuova struttura tariffaria penalizza fornitori tradizionali a basso costo come Cina e Vietnam, aprendo opportunità competitive per l’Europa, con l’Italia favorita in particolare nelle fasce medio-alte grazie a un'aliquota più basse 15%.
La reazione della domanda statunitense dipenderà quindi dalla misura in cui i consumatori modificano le proprie scelte in risposta ai cambiamenti dei prezzi relativi derivanti dai dazi che gravano sui diversi fornitori internazionali.