Caratteristiche e opportunità dei distretti italiani del Pharma

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Stati Uniti Sistema salute Export territoriale Dove esportare Congiuntura Pharma e Medicale

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Dall’ultimo aggiornamento Exportpedia sull’andamento dell’export settoriale delle province italiane, ancora una volta, emerge la buona performance del settore farmaceutico italiano. Seppure in rallentamento rispetto al 2019, anno in cui l’export del settore faceva registrare un andamento tendenziale del +28.1%, nel 2020 il settore farmaceutico risulta tra quelli che meglio hanno attraversato la crisi, registrando una performance del +4.8%.

Performance Export Italia di Farmaci nel 2020

Fonte: ExportPlanning-Exportpedia

Le caratteristiche del settore italiano…

La dinamica positiva dell’industria farmaceutica italiana nasce dalla rilevanza delle sue specializzazioni: biotech, vaccini, emoderivati, farmaci orfani e terapie avanzate, derivanti anche dalla collaborazione tra le imprese e altre istituzioni dell'ecosistema nazionale. Il nostro paese è oggi protagonista in Europa per la produzione e rafforza la sua leadership anche nell’Innovazione, grazie a ingenti investimenti che negli ultimi cinque anni si sono dimostrati più elevati della media europea, in rete con tutto il sistema italiano di ricerca.

Inoltre, il comparto farmaceutico è un settore che può essere definito anticiclico e non è stato – ovviamente – minacciato da forme di blocco dell’attività essendo, al contrario, identificato come prioritario per fronteggiare la già complicata situazione in essere. Certamente, l’ipotesi che il settore abbia risentito meno di altri della recessione in atto e che potrà rappresentare uno dei settori trainanti del recupero dell’Italia dopo la pandemia può essere una delle chiavi di lettura dell’andamento comunque positivo delle esportazioni. In ambito europeo l’Italia occupa un importante ruolo dominante per quanto riguarda la produzione e l’esportazione di vaccini e medicinali. Rappresenta, quindi, un settore strategico per l’economia nazionale, potendo contare non solo su un vantaggio in ambito globale, ma anche su un rilevante contesto nazionale. Il più del tessuto farmaceutico italiano è collocato nelle regioni del Nord ma, come risulta evidente anche dall’analisi dell’andamento delle province italiane nell’ultimo trimestre 2020, il Centro-Sud gioca, comunque, il suo ruolo all’interno non solo della filiera nazionale, ma anche di quella globale.

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…e le opportunità generate dal mercato statunitense per alcune province

Nonostante il quadro generale faccia registrare moderate performance nel settore, per alcune province italiane si è registrato, nell’ultimo trimestre del 2020, un andamento certamente positivo per quanto riguarda le vendite destinate agli Stati Uniti d’America. In particolare, si fa riferimento agli ottimi andamenti delle province di Rovigo (+410.1 mln € rispetto al 2019), Parma (+350.8 mln € rispetto al 2019), L'Aquila (+287.6 mln € rispetto al 2019), Livorno (+100.9 mln € rispetto al 2019).

Export Italia di Farmaci sul mercato USA

Fonte: ExportPlanning-Exportpedia

Sebbene nel 2020 l'export italiano di farmaci negli USA abbia totalizzato un debole +1.7% rispetto al 2019, con gli ultimi tre trimestri in calo e, peraltro, anche lo stesso mercato USA di farmaci nel suo complesso abbia fatto registrare una debole performance complessiva, gli Stati Uniti costituiscono comunque il principale mercato farmaceutico del mondo, con una spesa pro capite elevata che identifica sia gli alti livelli di consumo di farmaci, sia una spiccata preferenza per medicinali innovativi di marca. Sebbene in questi anni la crescita della domanda sia stata contenuta, dinamica tipica di un settore maturo, gli Stati Uniti rappresentano un’importante destinazione per le esportazioni di farmaci.
Buona parte di queste vendite è da ascriversi a flussi provenienti da imprese italiane facenti parte di multinazionali statunitensi, che detengono le principali quote del mercato farmaceutico mondiale. Questi flussi sono stati intercettati certamente dalle aziende con sede nelle province sopra menzionate, andando a costituire un cluster da monitorare nei prossimi mesi.


Valeria Minasi

è consulente Export e internazionalizzazione. Collabora con il team ExportPlanning nell'ambito del progetto Help Desk IMA (International Market Accessibility). Dal 2020 fa parte del comitato scientifico di ExportPlanning.