Pur in rallentamento, nel 3° trimestre dell'anno l'export italiano segnala valori record

Raggiunta a settembre 2022 la soglia record dei 591 miliardi di euro su base annua, ma alcune industrie cominciano a mostrare andamenti tendenziali negativi anche nei valori in euro

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Nel 3° trimestre 2022 nuovo massimo delle esportazioni italiane nei valori cumulati annui in euro

Nel periodo luglio-settembre 2022 l'export italiano ha raggiunto un nuovo punto di massimo nei valori cumulati annui in euro: si è avvicinato alla soglia record dei 600 miliardi di euro, attestandosi - secondo le prestime ExportPlanning - al di sopra dei 591 miliardi di euro.

Tale performance appare indubbiamente favorevolmente condizionata da due fattori:
  • la forte fase inflattiva che caratterizza l'attuale congiuntura economica, con riflessi inevitabili sui listini di vendita degli esportatori;
  • il deprezzamento della Moneta Unica, che nei primi 9 mesi del 2022 è risultato pari all'11.2% rispetto al dollaro, e che ha pertanto sostenuto i fatturati esteri denominati in euro.

Il combinato disposto dei due fattori ha certamente sostenuto in misura significativa i fatturati esteri delle imprese esportatrici italiane1.

Esportazioni italiane di totale beni: valori cumulati annui (mld euro)

Fonte: ExportPlanning-Datamart Congiuntura UE

Grazie anche ai suddetti fenomeni, nei primi 9 mesi dell'anno il bilancio dell'export nazionale vede una crescita nominale prossima ai 20 punti percentuali, per un controvalore di oltre 74 miliardi di euro in più rispetto al corrispondente periodo 2021.

I maggiori contributi positivi alla crescita delle esportazioni italiane nei primi 9 mesi del 2022 sono derivati, nell'ordine, da:
  1. Materie prime industriali: in aumento tendenziale di ben 16.5 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo 2021, per un incremento tendenziale cumulato del +38.6% nei valori in euro2, con i maggiori contributi alla crescita da prodotti petroliferi e derivati del carbone (+8.4 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo 2021) e acciaio (+3.4 mld €);
  2. Prodotti e strumenti per la salute: +10.6 miliardi di euro, corrispondenti al +41.5 per cento rispetto ai primi 9 mesi del 2021, e riconducibili al settore farmaci (+46.7%);
  3. Prodotti finiti per la persona: +8.7 miliardi di euro, pari al +18.7%, con i maggiori contributi positivi dai settori abbigliamento esterno (+1.9 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo 2021), calzature (+1.6 mld €), gioielleria, orologi e bigiotteria (+1.5 mld €) e borse, valigie e portafogli (+1 mld €);
  4. Alimentari confezionati e bevande: +4.7 miliardi di euro, pari al +18.2%, con i maggiori contributi positivi provenienti da bevande alcoliche (+891 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2021), riso, pasta e farina, confezionati (+771 mln €), latte, yogurt, burro e formaggi (+595 mln €) e olio, condimenti e spezie (+543 mln €);
  5. Beni intermedi in metallo: +4.5 miliardi di euro, pari al +22%, certamente anch'essi condizionati dagli aumenti di costo e - inevitabilmente dei listini di vendita - intervenuti lungo la propria supply-chain, con tubi in acciaio (+1.3 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo 2021) e prodotti in ferro e acciaio, lavorati a freddo (+1.2 mld €) ad offrire i maggiori contributi alla crescita dei valori in euro;
  6. Beni intermedi chimici: +4.3 miliardi di euro, corrispondenti ad un +19.8%, con forti contributi positivi provenienti da prodotti chimici per l'industria (+1.4 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo 2021) e lastre, fogli, tubi e profilati in materie plastiche (+1.3 mld €);
  7. Elettrotecnica: +2.6 miliardi di euro, pari al +21.5%, con i maggiori contributi dai settori motori, generatori e trasformatori elettrici (+870 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi del 2022), fili e cavi, interruttori, spine, prese e quadri elettrici (+744 mln €), parti per apparecchiature elettriche (+570 mln €).

Andamenti tendenziali Export Italia nei primi 9 mesi 2022 per industrie (prezzi correnti)

Fonte: ExportPlanning-Datamart Congiuntura UE

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Nel terzo trimestre emergono, tuttavia, i primi segnali di rallentamento (anche se moderati nei valori denominati in euro)

Dai dati relativi all'evoluzione dei valori nominali dell'export italiano il rallentamento appare ancora moderato: dal +21.9 per cento del 2° trimestre dell'anno, il ritmo di sviluppo delle esportazioni italiane in valore è sceso nel trimestre più recente al +14.5 per cento.

Forte risulta ancora la fase espansiva dei valori esportati nell'industria dei Prodotti e strumenti per la salute (+4.3 miliardi di euro, pari al +52% tendenziale)3, Materie prime industriali (+4 mld euro)4 e, in misura relativamente più contenuta, Prodotti finiti per la persona (+1.9 mld euro)5 e Alimentari confezionati e bevande (+1.4 mld euro)6.

Andamenti tendenziali Export Italia nel 3° trimestre 2022 per industrie (prezzi correnti)

Fonte: ExportPlanning-Datamart Congiuntura UE

Vanno tuttavia evidenziati alcuni primi segni "meno" nella dinamica tendenziale in euro delle esportazioni italiane:
  1. Mezzi di trasporto e per l'agricoltura: -710 milioni di euro, corrispondenti ad un -7.4% tendenziale, e penalizzati dalle performance negative dell'export di navi e imbarcazioni da diporto (-927 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2021), autoveicoli per il trasporto merci (-126 mln €) ed aerei (-36 mln €);
  2. Prodotti finiti di largo consumo: -40 milioni di euro, pari al -2.2% tendenziale, fortemente condizionati dalla performance negativa di sigarette, fiammiferi, sale (-263 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2021);
  3. Macchine e impianti per i processi industriali: -18 milioni di euro, corrispondenti ad una leggera riduzione tendenziale (-0.4%), complici le flessioni dei settori macchine alimentari (-139 milioni di euro rispetto al Q3-2021) e, in misura minore, macchine utensili per metalli (-31 mln €) e macchine per cartiere (-12 mln €).

Conclusioni

I dati del terzo trimestre 2022, espressi nei valori nominali in euro, confermano una significativa fase espansiva delle esportazioni italiane, tanto da aver registrato un nuovo punto di massimo nei valori cumulati annui.
Il ritmo di crescita tendenziale - pur in rallentamento rispetto ai trimestri precedenti - appare ancora a doppia cifra nei valori denominati in euro. Tuttavia, tale favorevole performance appare fortemente condizionata da fenomeni inflattivi e valutari (svalutazione dell'euro); una più accurata misurazione dei fenomeni sarà possibile solo scorporando tali effetti dalle dinamiche misurate a prezzi costanti7 (così come programmato a breve nell'aggiornamento del Sistema Informativo ExportPlanning).
Pur in un quadro complessivamente di elevata crescita delle esportazioni italiane espresse nei valori nominali, si evidenziano, tuttavia, alcuni casi settoriali con dinamiche tendenziali di segno negativo, a segnalare l'emergere - anche nei valori in euro - di un peggioramento del quadro congiunturale.


1) Per valutare l'impatto "inflazione+svalutazione euro" sui risultati esportativi delle imprese italiane, si rimanda a prossimi approfondimenti, che saranno possibili una volta disponibile, a breve, l'aggiornamento del Datamart Congiuntura Mondiale di ExportPlanning, nel quale viene fornita una misurazione dei fenomeni nelle quantità a prezzi costanti.
2) Nel caso dell'industria delle Materie prime industriali, l'impatto degli aumenti di prezzo risulta decisivo. Si tenga, infatti, presente che nei primi 9 mesi del 2022 l'indice totale delle materie prime è cresciuto in termini tendenziali del 67.8 per cento in euro; anche al netto della componente energetica, l'aumento dell'indice delle materie prime industriali è stato prossimo ai 34 punti percentuali nei valori in euro (fonte: www.pricepedia.it).
3) Nel terzo trimestre 2022 si conferma la forte dinamicità delle esportazioni italiane di farmaceutica: +59.3% tendenziale, per un controvalore di oltre 4.2 miliardi di euro.
4) Anche nel trimestre più recente si segnala la performance di forte crescita nei valori denominati in euro delle esportazioni italiane di prodotti petroliferi e derivati del carbone (+2.6 miliardi di euro rispetto al Q3-2021).
5) I maggiori contributi positivi alla crescita dell'industria dei Prodotti finiti per la persona sono provenuti - nell'ordine - da abbigliamento esterno (+498 milioni di euro rispetto al Q3-2021), calzature (+384 mln €), borse, valigie e portafogli (+245 mln €), lenti e occhiali (+186 mln €), biancheria intima e calzetteria (+159 mln €) e libri ed altri prodotti di attività creative (+127 mln €).
6) Bevande alcoliche (+237 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2021), riso, pasta e farina, confezionati (+231 mln €), latte, yogurt, burro e formaggi (+190 mln €) e olio, condimenti e spezie (+163 mln €) risultano i settori dell'industria di bevande e alimentari confezionati con i maggiori incrementi tendenziali delle esportazioni italiane nel trimestre più recente.
7) Si veda in merito la relativa nota metodologica (pagina 8 e seguenti).