Lo stato di salute dell'export dei territori italiani: 2 province su 3 hanno pienamente recuperato i livelli pre-pandemici
Un'analisi dei livelli attuali rispetto a quelli del 2019, nella misurazione a prezzi costanti
Pubblicato da Marcello Antonioni. .
Made in Italy Incertezza Export territoriale Controllo risultati Congiuntura Export ItaliaL'export italiano, pur in rallentamento, continua a mostrare livelli record nei valori denominati in euro: negli ultimi 4 trimestri il valore delle esportazioni italiane di merci si è attestato al di sopra dei 600 miliardi di euro, di quasi 29 punti percentuali superiore a quello del periodo pre-pandemico (anno 2019).
Tuttavia, al netto di fenomeni inflattivi e valutari, la perfomance appare decisamente meno favorevole: i dati ExportPlanning nella misurazione a prezzi costanti1 evidenziano per l'export italiano di merci un aumento nell'ordine dei 9 punti percentuali rispetto ai livelli pre-pandemici.

Grazie all'introduzione nel Datamart Commercio Estero Territoriale della nuova misura Q-Valori a prezzi costanti, è possibile documentare l'intensità delle performance di crescita delle esportazioni dei diversi territori italiani a livello di singole filiere.
Nella misurazione a prezzi costanti, l'export dei territori italiani ha recuperato i livelli pre-pandemici in 2 casi su 3...
Come mostra la tabella qui sotto riportata, l'export manifatturiero dei territori italiani ha recuperato i livelli pre-pandemici in circa 2 casi su 3 (73.8%)2.
Quote delle province italiane con livelli export superiori a quelli pre-pandemici
(ultimi 4 trimestri vs anno 2019; misurazione a prezzi costanti)
Nord | Centro | Sud | Totale ITALIA | |
Agroalimentare | 93.6% | 81.8% | 86.8% | 88.8% |
---|---|---|---|---|
Sistema Moda | 34.0% | 36.4% | 34.2% | 34.6% |
Sistema Casa | 46.8% | 27.3% | 42.1% | 41.1% |
Chimica-Farmaceutica | 70.2% | 72.7% | 68.4% | 70.1% |
Metalmeccanica | 70.2% | 72.7% | 50.0% | 63.6% |
TOTALE manifattura | 76.6% | 63.6% | 76.3% | 73.8% |
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning-Exportpedia
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.. con le maggiori crescite diffuse nei comparti agroalimentare, chimica-farmaceutica e metalmeccanica...
Agroalimentare
Nel comparto agroalimentare una netta maggioranza di province italiane (88.8 per cento) evidenzia nella misurazione a prezzi costanti livelli di export superiori a quelli pre-pandemici, con la maggiore diffusione nei territori del Nord (93.6%), ma con quote ampiamente maggioritarie anche al Centro (81.8%) e al Sud (86.8%).
Nel Nord Italia hanno mostrato i maggiori incrementi nella misurazione a prezzi costanti le esportazioni agroalimentari delle province di Parma, Bologna, Torino e Milano.
Nel Centro Italia Roma si segnala come la provincia con i maggiori incrementi del proprio export agroalimentare (nella misurazione a prezzi costanti) rispetto al periodo pre-pandemico.
Nel Mezzogiorno Salerno, Napoli e Bari risultano le province che mostrano i maggiori miglioramenti in termini di esportazioni di agroalimentare rispetto al periodo pre-pandemico nella misurazione a prezzi costanti.
Chimica-Farmaceutica
Anche nel comparto chimica-farmaceutica una ampia maggioranza di province italiane (70.1 per cento) evidenzia nella misurazione a prezzi costanti livelli di export superiori a quelli pre-pandemici, in maniera sostanzialmente simile nei territori del Nord (70.2%), Centro (72.7%) e Sud Italia (68.4%).
Nel Nord Italia le esportazioni settoriali della provincia di Monza-Brianza hanno mostrato i maggiori incrementi nella misurazione a prezzi costanti. Di contro, si segnala il caso in negativa controtendenza delle esportazioni settoriali della provincia di Milano.
Nel Centro Italia Siena e Firenze si segnalano come le province con i maggiori incrementi del proprio export di chimica-farmaceutica (nella misurazione a prezzi costanti) rispetto al periodo pre-pandemico, mentre Frosinone e Latina hanno registrato, di contro, le maggiori riduzioni.
Nel Mezzogiorno Napoli e, in misura minore, Siracusa risultano le province che mostrano i maggiori miglioramenti in termini di esportazioni di chimica-farmaceutica rispetto al periodo pre-pandemico nella misurazione a prezzi costanti.
Metalmeccanica
Nel comparto metalmeccanica una quota ampiamente maggioritaria di province italiane (63.6 per cento) evidenzia nella misurazione a prezzi costanti livelli di export superiori a quelli pre-pandemici, con la maggiore diffusione nei territori del Nord (70.2%) e Centro (72.7%), a fronte - invece - di un sostanziale equilibrio (50%) nel Mezzogiorno.
Nel Nord Italia hanno mostrato i maggiori incrementi nella misurazione a prezzi costanti le esportazioni metalmeccaniche delle province di Torino, Modena, Genova e Lodi.
Nel Centro Italia Firenze e Ancona si segnalano come le province con i i maggiori incrementi del proprio export metalmeccanico (nella misurazione a prezzi costanti) rispetto al periodo pre-pandemico, a fronte - invece - delle maggiori riduzioni per le esportazioni settoriali della provincia di Arezzo.
Nel Mezzogiorno Napoli risulta di gran lunga la provincia con i maggiori miglioramenti in termini di esportazioni di metalmeccanica rispetto al periodo pre-pandemico nella misurazione a prezzi costanti. Di contro, si segnalano i casi fortemente negativi nel confronto tra i livelli attuali e quelli pre-pandemici (nella misurazione a prezzi costanti) delle province di Potenza e Chieti.
.. e con le maggiori difficoltà nei comparti moda e persona.
Sistema Moda
Nel sistema moda, invece, una minoranza di province (34.6%) mostra livelli del proprio export, misurato a prezzi costanti, superiori a quelli pre-pandemici, senza significative differenze a livello geografico.
Nel Nord Italia, dove il 34 per cento di province ha saputo migliorare i livelli di export del 2019 (misurati a prezzi costanti), si evidenziano i casi in significativa controtendenza di Milano e, in misura minore, di Belluno e Padova, a fronte - invece - dei maggiori cali per Vicenza, Alessandria e Pavia.
La performance esportativa di sistema moda delle province del Centro Italia risulta con il segno "più" rispetto ai livelli pre-pandemici (nella misurazione a prezzi costanti) nel 36.4 per cento dei casi. In particolare, a fronte dell'ottima performance della provincia di Arezzo, si rileva il forte calo della provincia di Firenze.
Nel Mezzogiorno, infine, si conferma una quota minoritaria di province (34.2%) con un export di sistema moda (misurato a prezzi costanti) su livelli superiori a quelli pre-pandemici: Teramo è la migliore di queste; Napoli, di contro, evidenzia le maggiori riduzioni.
Sistema Casa
Anche nel sistema casa una minoranza di province (41.1%) mostra livelli del proprio export, misurato a prezzi costanti, superiori a quelli pre-pandemici, con le maggiori difficoltà nei territori del Centro (27.3%), a fronte di quote relativamente più elevate - benché minoritarie - nei territori di Nord Italia (46.8%) e Mezzogiorno (42.1%).
Nel Nord Italia, tra le province che hanno saputo migliorare i livelli di export del 2019 (misurati a prezzi costanti), si evidenziano i casi di Milano e Pordenone, a fronte - invece - dei maggiori cali per Varese, Treviso e Udine.
La performance esportativa di sistema casa delle province del Centro Italia, già evidenziata come la più penalizzata, evidenzia con il segno "più" rispetto ai livelli pre-pandemici (nella misurazione a prezzi costanti) il caso della provincia di Pesaro-Urbino, a fronte dei maggiori cali della province di Ancona e Roma.
Nel Mezzogiorno, in un contesto di variazioni comunque relativamente contenute nei valori assoluti, mostrano un export di sistema casa (misurato a prezzi costanti) su livelli superiori a quelli pre-pandemici le province di Avellino e Teramo, a fronte dei maggiori cali di Brindisi e Napoli.
Conclusioni
L'esperienza del periodo post-pandemico, condizionata da forti tensioni inflattive, impedisce di poter valutare correttamente tramite i valori nominali in euro le performance delle esportazioni dei territori italiani.
In questo articolo, tramite l'utilizzo della misura "Valori a prezzi costanti", disponibile nel Datamart Commercio Estero Territoriale, è stato possibile documentare la quota di province italiane che hanno saputo pienamente recuperare i livelli pre-pandemici delle proprie esportazioni, misurate al netto di fenomeni inflattivi e valutari.
Ne è risultato un quadro con più luci che ombre, anche se assai differenziato a livello settoriale: livelli attuali generalmente superiori a quelli pre-pandemici per l'export dei territori italiani di agroalimentare, chimica-farmaceutica e metalmeccanica; maggiori difficoltà, invece, per l'export dei territori italiani di sistema moda e casa.

1) Nella banca dati Congiuntura Mondiale del Sistema Informativo ExportPlanning è stata costruita la misura Valori a prezzi costanti (Q). Tale misura racchiude un'operazione di deflazionamento, in cui la serie storica dei valori monetari (V) è stata trasformata in un'analoga serie di valori espressi a prezzi costanti, con un riferimento a un anno determinato, detto anno base. Per una descrizione della metodologia applicata, si rimanda a Nota Metodologica banca dati Congiuntura Mondiale.
2) Si tenga presente che, nella misurazione nei valori in euro, oltre il 94 per cento dei territori italiani ha registrato livelli superiori a quelli pre-pandemici. In particolare, la totalità delle province settentrionali evidenzia livelli dell'export manifatturiero espressi in euro superiori a quelli 2019.