Quali prospettive per le importazioni giapponesi

Prodotti per la salute e Agroalimentare segnalano opportunità crescenti

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In un contesto di intensificazione del clima protezionistico globale, il Giappone è stato oggetto di un copioso interesse sia da parte dell’Unione Europea, roccaforte del pensiero liberista che ha ratificato con il Paese un accordo di libero scambio lo scorso febbraio, sia da parte degli stessi Usa, principali attori delle azioni protezionistiche degli ultimi mesi.
Secondo lo scenario di previsione dei flussi di commercio estero disponibile in ExportPlanning, infatti, il Giappone conoscerà una crescita media annua delle proprie importazioni – misurate in dollari- pari circa al 6% nell’orizzonte temporale 2020-2021, segnalando interessanti opportunità per le imprese estere. Dopo un periodo di sostanziale stagnazione dei flussi di importazione, dal 2017 il Paese sembra aver ricominciato a registrare una timida crescita in termini di volumi di importazione dall'estero, seppur penalizzato dall'attuale contesto di rallentamento degli scambi.

I settori in accelerazione

Sul panorama internazionale, il Giappone rappresenta il quarto paese importatore al mondo, seguendo a distanza Stati Uniti, Cina e Germania. Il risultato deve ricondursi principalmente al fatto che l’economia nipponica risulta fortemente dipendente dalle importazioni di materie prime dall’estero; tuttavia, l’analisi dei settori attesi in maggiore accelerazione evidenzia come, al di fuori delle materie prime, insistano opportunità crescenti soprattutto per i beni di consumo. Tale categoria di beni detiene il peso maggiore all’interno del paniere di importazioni totali del Paese asiatico, escluse le materie prime.

Fonte: ExportPlanning.

Prodotti e strumenti per la salute

Il primo settore di interesse risulta essere quello dei Prodotti e strumenti per la salute (indicati con E4), che ha conosciuto una crescita dinamica negli ultimi anni ed è previsto in aumento anche nel prossimo biennio. A fare da driver all’aumento delle importazioni del settore è infatti il forte invecchiamento della popolazione. L’aspettativa di vita del Giappone è una delle più alte al mondo e la percentuale di popolazione over 65 anni è prevista raggiungere la quota del 30% entro il 2025, confermandosi come uno dei mercati più rilevanti al mondo soprattutto per le esportazioni farmaceutiche.
All’interno dell’industria dei Prodotti e strumenti per la salute è infatti l’import di Farmaci a rappresentare la quota più rilevante, per i quali i principali partner commerciali sono proprio Stati Uniti e Unione Europea.

Agroalimentare

Le esportazioni di Agroalimentare, intese sia come beni finiti che come prodotti intermedi (indicati sul grafico con E0 e B1), sono state oggetto di particolare attenzione da parte dell’Unione Europea e degli Usa nella definizione degli accordi commerciali. Il mercato giapponese è infatti uno dei principali mercati di destinazione di prodotti agroalimentari dal momento che la produzione interna non riesce a soddisfare il fabbisogno della popolazione. Stati Uniti e Unione Europea rappresentano i principali partner commerciali per l’export di carne non lavorata, mentre ricoprono un peso più contenuto nel caso di prodotti agroalimentari finiti, principalmente a causa delle barriere all’entrata esistenti sul mercato prima dell’approvazione degli accordi commerciali.
Sia Stati Uniti che UE hanno infatti chiesto e ottenuto una graduale abolizione o riduzione delle barriere tariffarie e non, in particolar modo per prodotti finiti come carne lavorata, vino e formaggi.
Le importazioni giapponesi dell’industria Agroalimentare sono attese infatti raddoppiare i tassi di variazione registrati negli ultimi anni.

Per i beni intermedi e di investimento, nell'orizzonte temporale 2020-2021 si segnala, inoltre, una lieve ripresa delle importazioni di Componenti elettroniche e un aumento dell’import di Strumenti per ICT e servizi, per i quali tuttavia sono i partner asiatici, come Cina e Taiwan, a detenere la parte più considerevole di mercato.

Sul mercato giapponese sembrano perciò aprirsi opportunità rilevanti, soprattutto in previsione dei due importanti accordi di libero scambio siglati con UE e Usa. Tuttavia, risulta opportuno segnalare come nell’approccio al mercato giappone, adottare un’ottica di lungo periodo costituisce un requisito importante per un processo di internazionalizzazione, data l’importanza per la cultura locale delle relazioni a lungo termine e la “lontananza” del mercato di destinazione.