Focus Emergenti: Valute ASEAN sulle montagne russe

La terza ondata di covid-19 indebolisce le valute ASEAN: il baht thailandese e il peso filippino guidano questa tendenza

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Dopo aver osservato i casi di alcune valute emergenti che stanno recentemente mostrando performance deboli, in relazione al bull trend del biglietto verde, nell’approfondimento valutario di questa settimana ci concentriamo sui paesi ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico). Guardando il tasso di cambio rispetto al dollaro di tali valute, disponibili alla sezione Tassi di Cambio di ExportPlanning, notiamo infatti un generalmente indebolimento nei confronti della valuta statunitense nell'ultimo mese.

Principali valute ASEAN: Tasso di cambio rispetto al dollaro

Riggit malese

Rupia Indonesiana

Peso Filippino

Baht thailandese

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.



Come si nota dai grafici riportati, il peso filippino e il baht thailandese guidano la caduta estiva delle valute appartenenti al cluster, mentre per il riggit malese si osserva una constante fase di deprezzamento da inizio gennaio. In controtendenza la valuta di Jakarta che, a partire da gennaio, oscilla tra le 14 000 e le 14 600 Rupie per dollaro. L’incremento dell’inflazione negli Stati Uniti e la prospettiva di una svolta Falco della Federal Reserve hanno alimentato una fuga dalle principali valute asiatiche, facendo da cornice ad una gestione inefficiente dell’emergenza sanitaria e delle vaccinazioni; ulteriori pressioni al ribasso si sono quindi recentemente abbattute sul cluster delle valute ASEAN.

Secondo quanto riportato dal sito "Our World in Data", sono diverse le economie del continente asiatico per le quali si segnala una percentuale di popolazione completamente vaccinata inferiore al 10%; in questo lungo elenco troviamo anche Indonesia (8.1%), Filippine (9.4%) e Thailandia (6%). In questo contesto, gli analisti suggeriscono come nessuno dei paesi dell’area sarà in grado di riaprire in modo sicuro, con conseguente penalizzazione in termini di crescita economica, fino a che non si giungerà ad un significativo incremento dei tassi di vaccinazione.

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Baht Thailandese: un aggiornamento

Rispetto all’analisi di inzio luglio, la fase di indebolimento del Baht Thailandese mostra una prosecuzione: nell’ultimo mese la valuta ha perso il 3.7% del suo valore rispettto al dollaro. I nuovi casi giornalieri di Covid-19 sono giunti ad un record di oltre 20 000 durante lo scorso fine settimana, costringendo le autorità a estendere le misure di contenimento dell’epidemia fino al 31 agosto. La pandemia sta dunque trascinando la Thailandia verso una forte penalizzazione economica per l'anno in corso.

Nuovi casi giornalieri in Thailandia
Fonte: Covid19Lab



Nell’ultimo comitato di politica economica, tenutosi il 5 agosto, la Bank of Thailand ha rivisto ulteriormente al ribasso la previsione di crescita del PIL di quest’anno, attualmente stimata allo 0.7%, dall'1.8% previsto a giugno; le prospettive di crescita per il 2022 sono state invece portate al 3.7%, rispetto al 3.9% previsto in precedenza. A fronte di questo scenario, la banca centrale ha mantenuto i tassi d’interesse di riferimento inalterati allo 0.5%, sottolineando come una forte accelerazione in termini di vaccinazioni possa rappresentare l’unica soluzione per la ripresa.

Il caso del Peso Filippino

Anche il peso filippino sta mostrando un significativo trend di indebolimento: tra giugno e metà luglio la valuta ha perso complessivamente il 7% rispetto al dollaro. Malgrado si sia assistito ad una lieve ripresa nel corso delle ultime settimane, tra martedi e giovedi il tasso di cambio ha nuovamente mostrato un crollo, pari all’1.5%. Per quanto riguarda il contesto pandemico, nelle Filippine la situazione risulta attualmente meno critica rispetto alla Thailandia; ciononostante, anche in questo arcipelago si sta assistendo ad un incremento dei contagi, in seguito alla significativa ondata primaverile che aveva portato ad un picco di quasi 16 mila nuovi casi ad inizio aprile.

Nuovi casi giornalieri nelle Filippine
Fonte: Covid19Lab



Oltre alla diffusione dei contagi, un ulteriore elemento da tenere in considerazione nell’analisi del tasso di cambio filippino è l’andamento della bilancia commerciale. Secondo alcuni analisti, uno dei fattori che ha guidato l’apprezzamento della valuta nel 2020 è stato il crollo delle importazioni del paese nello scorso anno, quando il saldo delle partite correnti filippine è tornato a dei valori prossimi ai -2 miliardi per la prima volta dal 2015. Quest'anno il rimbalzo delle importazioni ha causato un aumento del deficit commerciale; il saldo complessivo delle partite correnti sembra quindi destinato a tornare in territorio di deficit. La combinazione di questo sviluppo con la recente ripresa del dollaro sembra quindi aver guidato il deprezzamento della valuta nell’ultimo periodo.

Filippine: saldo partite correnti, beni e servizi



conclusioni

La diffusione della terza ondata di Covid, unita ad una debole campagna vaccinale, sembra stia giocando un ruolo centrale sulla ripresa economica dei paesi ASEAN. In questo contesto ancora fortemente penalizzato, è probabile che le scelte di politica monetaria delle banche centrali non tenderanno per un irrigidimento, contrariamente a quanto sta accadendo in altri paesi emergenti come il Brasile e la Russia. Per i paesi del sud est asiatico sembra dunque ancora necessaria una politica monetaria molto accomodante, spingendo gli investitori verso il dollaro.