Macchine Agricole e la geografia delle potenzialità

In occasione dell'apertura dell'EIMA, alcuni casi studio per il segmento Macchine Agricole

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L’aggiornamento su ExportPlanning della banca dati annuale Ulisse, contenente la prestima dei valori di commercio internazionale relativi al 2022, ci permette di dare uno sguardo al pre-consuntivo dell'anno in corso, con un focus anche settoriale. In particolare, in questo articolo prenderemo in considerazione il caso delle Macchine Agricole.
Il comparto, pur a fronte delle difficoltà congiunturali che stanno caratterizzando il segmento dei Mezzi di Trasporto, si è infatti mostrata una filiera particolarmente resiliente alla recente crisi Covid.

Il grafico che segue riporta la serie storica del commercio mondiale di Macchine Agricole: risulta evidente come, nonostante la breve battuta d’arresto nell'anno pandemico, peraltro contenuta se confrontata alle cadute in doppia cifra registrate dall'aggregato di appartenza, la crescita del comparto sia estremamente accelerata nell'ultimo biennio. Tra il 2021 e il 2022 il segmento ha, infatti, evidenziato un tasso di crescita medio annuo che si attesta sui 23 punti percentuali in euro, culminando in un valore che ha superato i 95 miliardi di euro (Fig. 1).

Fig. 1 – Commercio mondiale di macchine agricole (Valori a prezzi correnti)


Tuttavia in un contesto socio-economico al ribasso e in cui prevale l’incertezza, a fronte del conflitto russo-ucraino, delle pressioni inflazionistiche e dalle conseguenti politiche restrittive da parte delle banche centrali, è estremamente importante identificare quei mercati nei quali è in atto una fase di accelerazione "strutturale" della domanda del comparto. Nell'attuale congiuntura è infatti naturale attendersi una geografia di opportunità anche molto differenziata da regione a regione. La presente analisi è volta a identificare alcuni casi di mercati più attrattivi, cioè quei paesi che, per fenomeni di medio-lungo periodo, stanno sperimentando una fase di forte crescita della domanda di Macchine Agricole.

Trattori

Il comparto dei trattori è il più importante all’interno della famiglia delle Macchine Agricole, coprendo circa il 30% dell’export settoriale.
Grazie alle tecniche di Machine Learning sviluppate da StudiaBo nell'ambito del Sistema Informativo ExportPlanning, è stato elaborato un indicatore che (sulla base di diversi fattori fra cui il tasso di variazione delle importazioni, il PIL e la popolazione del paese) identifica i mercati che stanno attraversando una fase di accelerazione “strutturale”.
Alcuni esempi particolarmente significativi sono mostrati nei grafici che seguono, relativi ai mercati di Polonia e Ungheria.

Fig. 2 – Mercati in fase di accelerazione per i trattori

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Entrambi i mercati hanno mostrato una dinamica altalenante delle importazioni di trattori fino al 2016; tuttavia, negli anni più recenti, è subentrata una fase di forte crescita, che ha saputo annullare anche gli effetti negativi della pandemia globale, mantenendo i valori stabili. Nel biennio 2021-2022 è continuata la fase rialzista, facendo registrare valori record, e si prevede che essa possa continuare anche nei prossimi anni.
Nel corso degli ultimi anni, infatti, entrambi i paesi hanno beneficiato di politiche di coesione economica e sociale, con stanziamenti da parte dell’Unione Europea al settore agricolo, che hanno fortemente sostenuto la meccanizzazione della filiera. Le stime ExportPlanning presentano una quadro di opportunità anche per il prossimo futuro, a fronte della crescente automazione della filiera.

Macchine per la raccolta

Il secondo comparto più importante all’interno delle Macchine Agricole è rappresentato dalle macchine per la raccolta. Queste ultime hanno mosso un volume d’affari di oltre 20 miliardi nel 2021 e si stima una crescita ulteriore del 5% anche per il 2022. Anche in questo caso, l’Europa dell’Est fornisce significativi spazi di crescita, ma non mancano geografie più “lontane” come Ghana e Australia, che evidenziano dinamiche di crescita molto favorevoli, come riportato nelle figure seguenti.

Fig. 3 – Mercati in fase di accelerazione per le macchine da raccolta

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Nonostante la grande eterogeneità dei mercati target presi in considerazione, tutti hanno in comune valori delle importazioni che negli ultimi anni sono aumentati in maniera significativa.
Il Ghana ha avuto un andamento storico pressoché stabile fino al 2018, ma nel giro di 4 anni è passata da un valore di 2 milioni di euro a superare i 13, sostenuto dagli obiettivi governativi di modernizazzione del settore agricolo locale, soprattutto nel Nord del Paese. La stessa Unione Europea ha annunciato programmi di finanziamento e di cooperazione per lo sviluppo della filiera.
Repubblica Ceca e Australia, invece, dopo molti anni di sostanziale stabilità, hanno sviluppato le loro importazioni nel periodo più recente, diventando sempre più attrattivi per gli esportatori del comparto.


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Conclusioni

L’edizione di EIMA (9-13 novembre a Bologna) si apre con interessanti risultati internazionali, pur a fronte di un quadro di forte incertezza. Identificare le geografie giuste in cui concentrare i propri sforzi commerciali appare quindi ancora più rilevante.
In particolare, nei mercati europei qui analizzati (Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca) esistono ampi spazi di miglioramento per gli esportatori del made in Italy, in quanto nel 2022 la quota di mercato italiana è stata in media pari al 7%-10%. Risultati che appaiono inferiori a quelli dei principali competitor europei, primo fra tutti la Germania, dominatore assoluto del settore delle Macchine Agricole all’interno dell’Unione Europea.
Per i mercati di Ghana e Australia i margini di crescita dell'export italiano sono ancora maggiori, considerando che l’Italia è poco presente su questi mercati, con una quota di mercato che non supera il 3%.

Alla luce di quanto detto, possiamo affermare che conoscere lo stadio di sviluppo delle importazioni di un paese è fondamentale per capire se posizionarsi su quel mercato o preferire altre destinazioni. Questo vale in particolare per le PMI italiane della meccanizzazione agricola, che puntano ad accrescere il proprio posizionamento competitivo e che si caratterizzano per un'incidenza dell'export sulla produzione nazionale pari al 70%, confermando l'altissima vocazione internazionale del settore.