Come ricostruire i dati di Commercio Estero russo

La tecnica del mirror flow ci permette di ricavare in modo robusto i dati di commercio del Cremlino, non più dichiarati dallo scoppio della guerra

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Mercati esteri Incertezza Metodologie e Strumenti

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Come conseguenza della guerra in Ucraina, la comunità internazionale ha varato una serie di sanzioni mirate a isolare la Russia sia a livello politico che economico. L’Europa è in prima linea su questo fronte, condannando fin da subito il comportamento sovietico e promulgando più di dieci pacchetti di sanzioni. Di contro, il Cremlino sta cercando di rafforzare le proprie relazioni commerciale con altri partner, rivolgendo la propria attenzione verso est, e in particolare verso Cina e India.

Dal lato delle statistiche di commercio internazionale, uno specchio della sempre più profonda spaccatura creatasi tra Russia e il “blocco occidentale” è la mancata dichiarazione delle informazioni di commercio estero della Russia ai principali circuiti e uffici internazionali preposti, il più importante dei quali è l’ONU, che mette a disposizione le statistiche raccolte attraverso l'UN Comtrade DataBase. Le dichiarazioni russe risultano non disponibili anche presso International Trade Center (ITC) e perfino sul proprio istituto di statistica nazionale. Data la sempre maggiore difficoltà nel poter disporre di tali dati da fonti pubbliche e certificate, come fare per poter ricavare informazioni utili sull’andamento del mercato russo?

Il sistema informativo ExportPlanning si fa carico di garantire la robustezza delle informazioni anche nei casi in cui il paese dichiarante ometta il dato. I dati di commercio estero hanno infatti una particolarità che li contraddistingue, ovvero la doppia dichiarazione, effettuata in modo indipendente l’una dall’altra. Ciò significa che lo stesso flusso viene dichiarato due volte: la prima volta alla dogana del paese esportatore (come flusso in export), la seconda alla dogana del paese importatore (come flusso in import).

Nel grafico qui riportato sono ad esempio presentate le dichiarazioni mensili del flussi in export dall’Italia verso la Germania di lavastoviglie, e le speculari dichiarazioni di importazione tedesche dall’Italia per questo prodotto.

Fig. 1 – Lavastoviglie: doppia dichiarazione Italia-Germania

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

In questo caso la doppia dichiarazione risulta pressoché coincidente e denota la perfetta trasparenza fra i due paesi, rendono questa una misura certa del valore delle esportazioni di lavastoviglie dall’Italia alla Germania.

Potrebbe però succedere che il flusso commerciale sia registrato diversamente dalle dogane dei due paesi, creando una differenza sia nei livelli che nella dinamica, come mostrato nel grafico seguente che mostra le esportazioni italiane del settore farmaceutico verso il Canada.

Fig. 2 – Farmaceutica: doppia dichiarazione Italia-Canada

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

In questo caso le differenze fra le dichiarazioni sono molto marcate, anche a causa della lontananza dei due paesi, infatti si può notare come spesso la dichiarazione in import è ritardata di un mese rispetto a quella di export, a causa del tempo fisiologico che è necessario alla merce per raggiungere la destinazione.

La tecnica del mirror flow permette, quindi, di misurare con robustezza statistica i flussi commerciali tra paesi. Questa doppia misurazione è infatti una caratteristica fondamentale degli scambi commerciali e consente, infatti, non solo di avere informazioni su un dato fenomeno economico, ma di esprimere anche una valutazione sulla qualità delle misure effettuate.

Ricollegandoci al tema Russia, la doppia misurazione dell’informazione doganale ci permette quindi di ricavare dati mancanti, facendo ricorso alle dichiarazioni di tutti i partner commerciali di Mosca inclusi nell’ampio sistema informativo ExportPlanning, che integra il database Comtrade, con quello Comext dell’Eurostat e Usatrade dell’ufficio di statistica degli Stati Uniti.

A dimostrazione della validità di tale metodo, il grafico che segue riporta la serie storica del flusso di esportazione di fertilizzanti russi verso l’Italia e le speculari dichiarazione di importazione italiane.

Fig. 3 – Fertilizzanti: doppia dichiarazione Italia-Russia

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

È evidente la robustezza di tale dato poiché le curve risultano molto simili sia per dinamica che per livello fino all’ultimo dato russo disponibile. Tramite la dichiarazione del flusso registrato dalla dogana italiana possiamo quindi stimare l’ammontare delle esportazioni russe di Fertilizzanti verso l’Italia anche nel corso 2022, nonostante la Russia abbia improvvisamente interrotto le proprie dichiarazioni (la linea blu infatti si ferma a dicembre 2021). Poiché il Sistema Informativo ExportPlanning dispone dei dati di commercio per un campione molto ampio di paesi, è possibile ricavare i dati sulla Russia tramite le singole dichiarazioni di tutti i partner commerciali, per tutti i prodotti inclusi nel sistema armonizzato (Harmonized System), utilizzando il metodo appena descritto.

Conclusioni

La tecnica del mirror flow ci permette di avere informazioni attendibili anche in mancanza di dati. Il caso più emblematico è rappresentato dal mercato russo, sul quale non sono più disponibili i dati dichiarati dal Cremlino. I dati sul commercio mondiale di merci si confermano una miniera ricchissima di informazioni utili per analizzare le potenzialità di mercato dei diversi paesi e la forza competitiva dei diversi esportatori.