Si irrobustisce (moderatamente) la fase di ripresa dell’export dei territori italiani

Nel 4° trimestre 2020 quasi il 50% delle province in territorio positivo rispetto al corrispondente trimestre 2019

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Nel periodo ottobre-dicembre 2020 l’export dei territori italiani ha saputo proseguire nel cammino di recupero già avviato nel precedente trimestre: in termini congiunturali, si è registrato un incremento del +11%.
Su base tendenziale (confronto con il quarto trimestre 2019), l’export italiano ha evidenziato un nuovo leggero calo (-1.9%), complessivamente ancora su livelli leggermente inferiori a quelli 2019.

A livello territoriale va comunque evidenziato che, nel quarto trimestre del 2020, il 48 per cento delle province italiane ha registrato andamenti tedenziali positivi.
Tale quota supera, suppur debolmente, il 50% nei territori del Centro–Sud Italia, mentre si mantiene più contenuta al Nord, in particolare nel Nord Ovest (40%).

Complessivamente, comunque, le differenze di performance nel quarto trimestre 2020 appaiono ridotte tra le diverse aree del BelPaese:

  • Nord Ovest: -1.4% rispetto al corrispondente trimestre 2019, portando ad un cumulato annuo 2020 di calo a due cifre (-10.8%);
  • Nord Est: -1.3% rispetto al corrispondente trimestre 2019, con una flessione su base annua del -8.7 per cento;
  • Centro: -1.9% rispetto al corrispondente trimestre 2019, con una performance complessiva annua del -9.4%;
  • Sud: -1.8% rispetto al corrispondente trimestre 2019, concludendo l'anno con un calo complessivo di 8.1 punti percentuali.

Export province italiane: variaz. tendenziali 4° Trimestre 2020
(euro correnti)

Fonte: ExportPlanning-Exportpedia

Nord Ovest

I territori del Nord Ovest, come detto, si confermano mediamente i più penalizzati, con 15 province su 25 a registrare nuovamente segni meno nelle performance tendenziali del 4° trimestre 2020.
Milano (-1018 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2019, fortemente penalizzato dalle performance esportative del Sistema Moda)1 e – in misura minore - Pavia (-227 mln €), Genova (-176 mln €), Alessandria (-150 mln €), Como (-137 mln €) e Biella (-136 mln €) risultano le province con le flessioni tendenziali più significative.
Di contro, vanno evidenziate le performance in positiva controtendenza delle province di Torino (+445 milioni di euro rispetto al 4° trimestre 2019, grazie al significativo recupero del settore autoveicoli - verso Svizzera e soprattutto Francia, ma anche Olanda e Sud Corea - e degli ottimi risultati del settore gioielleria, orologi e bigiotteria in Svizzera), Varese (+224 mln €, grazie alle vendite di aerei soprattutto in Polonia, ma anche in Svizzera e Russia), Brescia (+212 mln €, con performance favorevoli nella filiera metalli) e Mantova (+136 mln €).

Nord Est

Nel Nord Est si registra una quota del 45 per cento di province con esportazioni in crescita nei valori tendenziali in euro nel 4° trimestre 2020.
In particolare, i territori con valori di export più in aumento sono stati, nell’ordine, le province di Treviso (+192 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2019, con l'exploit del settore porte, finestre e strutture metalliche, ma anche le positive performance di altro sistema casa, elettrodomestici in primis), Verona (+171 mln €), Bologna (+135 mln €), Modena (+98 mln €) e Trieste (+96 mln); da segnalare anche la conferma di elevata crescita della provincia di Rovigo (che ha saputo evidenziare nella media 2020 un incremento di +490 milioni su base annua).
Di segno particolarmente negativo, invece, la performance esportativa della provincia di Gorizia (-623 milioni di euro rispetto al 4° trimestre 2019), precedendo per segni “meno” quelli delle province di Piacenza (-327 mln €), Vicenza (-159 mln €), Ravenna (-134 mln €) e Venezia (-112 mln €).

Centro

Nei territori del Centro Italia, nel 4° trimestre dell’anno scorso esattamente la metà delle province ha registrato un risultato positivo in termini tendenziali.
Di gran lunga la più performante è stata la provincia di Arezzo, che - grazie all’ottimo risultato di crescita del settore oreficeria (metalli non ferrosi) – ha messo a segno un incremento su base tendenziale di oltre 1 miliardo di euro (pari al +41.2%)2. Alle sue spalle vanno segnalati i casi di crescita delle province di Siena (+134 milioni di euro rispetto al 4° trimestre 2019), Massa-Carrara (+131 mln €), Roma (+89 mln €), Ancona (+75 mln €).
Tra le province peggio performanti, spicca il risultato negativo di Firenze3 (-427 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2019) – penalizzato dai settori cuoio e pelletteria, abbigliamento e maglieria-, seguito da quelli di Ascoli Piceno (-207 mln €), Frosinone (-206 mln €) e Latina (-161 mln €).

Sud

Il Mezzogiorno esprime ancora una volta la quota maggiore di province in crescita tendenziale nel proprio export, a segnalare come gli effetti della pandemia sulle attività economiche siano risultati nei territori del Sud Italia relativamente meno penalizzanti.
Il 53 per cento delle province ha infatti registrati incrementi tendenziali nei valori di export, in miglioramento rispetto al 42 per cento di tre mesi prima. La provincia meridionale di gran lunga più dinamica nei risultati di export nel 4° trimestre 2020 è stata Potenza (+408 milioni di euro rispetto al 4° trimestre 2019, con significativi contributi positivi dal settore autoveicoli), seguita – nell’ordine – da Palermo (+87 mln €), Chieti (+79 mln €), L’Aquila (+76 mln €), Avellino (+62 mln €) e Salerno (+56 mln €).
Tuttavia, di contro, si evidenziano flessioni anche molto significative: sono, in particolare, i casi dei cali dell'export di Siracusa (con una riduzione di ben -814 milioni di euro rispetto al 4° trimestre 2019) e di Cagliari (-650 mln €)4. Tra le province meno perfomanti, si segnalano – nell’ordine – Napoli (-178 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2019), Taranto (-121 mln €), Catania (-100 mln €), Caserta (-33 mln €).

Conclusioni

I dati delll'ultimo trimestre del 2020 indicano un ulteriore miglioramento del quadro delle esportazioni dei territori italiani, con una quota prossima alla metà di province (soprattutto concentrate al Centro-Sud) a superare i livelli del corrispondente periodo 2019.

In ogni caso, su base annua, complice la forte penalizzazione del 2° trimestre dell'anno, il risultato di riduzione sperimentato nel 2020 dall'export italiano appare alquanto generalizzato su base nazionale, con solamente il 17% delle province italiane a registrare un risultato complessivamente in crescita: oltre alla già citata Arezzo, Rovigo, L'Aquila, Campobasso, Siena, Caltanissetta e Salerno le principali province per incrementi assoluti nei valori esportati 2020.


1) Milano risulta la provincia italiana con il maggiore calo complessivo nei valori assoluti del proprio export nella media 2020, con una riduzione cumulata di 5.7 miliardi di euro (-12.5%).
2) Arezzo si posiziona al primo posto assoluto tra le province italiane in termini di incrementi assoluti nella media del 2020, con un aumento complessivo di 2.2 miliardi di euro.
3) Nella media 2020 Firenze (con un calo medio annuo del -16.1%) è risultata la seconda provincia per calo complessivo del proprio export nei valori assoluti, a causa di oltre -2.6 miliardi di euro.
4) Cagliari e Siracusa si posizionano rispettivamente al terz'ultimo e quart'ultimo posto nella graduatoria delle performance provinciali italiane nel 2020,con flessioni di prossime o superiori ai -2.2 miliardi di euro.