L'agroalimentare conferma il suo carattere aciclico: nel 1° trimestre dell'anno crescite diffuse per l'export settoriale dei territori italiani

Ben l'85 per cento delle province italiane in crescita tendenziale nelle esportazioni di prodotti agroalimentari

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Come documentato nel recente articolo "Performance esportative dei territori italiani nel 1° trimestre 2023", i dati di commercio estero dei territori italiani relativi al primo trimestre 2023 hanno confermato il carattere aciclico del comparto agroalimentare. In particolare, nei primi tre mesi dell'anno le esportazioni di prodotti agroalimentari sono risultate in crescita in termini tendenziali nell'85 per cento delle province italiane.

Export agroalimentare dei territori italiani nel 1° trimestre 2023: var. % tendenziali in euro

L'export agroalimentare dei territori italiani in crescita diffusa e su livelli di massimo assoluto nei valori in euro (ma decisamente meno dinamico se misurato a prezzi costanti)

Come evidenzia il grafico sotto riportato, nel primo trimestre dell'anno le esportazioni italiane di agroalimentare hanno toccato un nuovo punto di massimo nei valori in euro, in crescita di circa 16 punti percentuali rispetto al trimestre corrispondente dello scorso anno.
Va tuttavia evidenziato che, al netto dei fenomeni inflattivi e valutari, la crescita tendenziale a prezzi costanti dell'export italiano di agroalimentare risulta assai più moderata, nell'ordine del +1.3 per cento.

Export agroalimentare italiano: evoluzione dei valori trimestrali in euro

Nel primo trimestre dell'anno le province del Nord Italia hanno registrato aumenti tendenziali pressoché generalizzati (circa il 94 per cento delle province) nelle esportazioni agroalimentari nei valori in euro.
In particolare, le province di Milano (+199 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022)1, Verona (+148 mln €)2 e, in misura minore, Ravenna, Parma, Bergamo, Cuneo, Forlì-Cesena, Pavia, Modena, Vicenza e Mantova hanno offerto i maggiori contributi alla crescita delle vendite estere di prodotti agroalimentari.

Al Centro-Sud Italia la quota di province in crescita tendenziale nel comparto agroalimentare risulta relativamente più contenuta, ma comunque ampiamente maggioritaria (78 per cento).
In particolare, nei primi tre mesi del 2023 Livorno, Salerno3, Roma, Napoli e Lucca risultano le province del Centro-Sud Italia con i maggiori incrementi assoluti rispetto al corrispondente periodo 2022.

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Pur in un contesto di diffusa crescita, il panorama dei mercati di destinazione appare più frastagliato: nei primi tre mesi dell'anno sono risultati in crescita tendenziale nei valori in euro delle esportazioni agroalimentari dei territori italiani "solo" due mercati esteri su tre.

I mercati europei (e USA) risultano diffusamente trainanti
l'export agroalimentare dei territori italiani...

Germania (+358 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022)4, Francia (+318 mln €)5, Stati Uniti (+139 mln €)6, Spagna (+112 mln €), Regno Unito (+111 mln €) e Polonia (+103 mln €) risultano i principali mercati trainanti le esportazioni di agroalimentare dei territori italiani nel periodo recente.

.. a fronte dei cali di Giappone, Algeria, Canada, Cina e Tunisia.

Di contro, nel primo trimestre dell'anno si ravvisano le flessioni tendenziali delle esportazioni agroalimentari dei territori italiani rivolte in Giappone (calo fortemente condizionato dalla performance negativa delle vendite del settore tabacco dalla provincia di Bologna7), Algeria, Canada8, Cina9 e Tunisia.

Conclusioni

L'export agroalimentare dei territori italiani, misurato nei valori in euro, ha confermato nel primo trimestre dell'anno andamenti tendenziali positivi in maniera assai diffusa, soprattutto nelle province settentrionali.

Pur in un contesto di diffusa crescita, il panorama dei mercati di destinazione appare più frastagliato: nei primi tre mesi dell'anno sono risultati in crescita tendenziale nelle esportazioni dei territori italiani "solo" due mercati su tre.
Tra questi, un ruolo di rilievo rivestono i mercati europei (che occupano 9 dei primi 10 posti per incrementi assoluti nei valori), oltre agli Stati Uniti (al terzo posto assoluto per valori esportati e per incremento tendenziale nel trimestre).
Di contro, un numero non piccolo di mercati (49 paesi) ha evidenziato un segno negativo negli andamenti tendenziali in euro delle esportazioni dei territori italiani di agroalimentare del primo trimestre 2023 (anche se solo Giappone e Canada risultano tra i primi 20 mercati di destinazione dell'export agroalimentare dei territori italiani).

Tale ultima evidenza invita a monitorare attentamente l'evoluzione della congiuntura dei diversi mercati, al fine di consentire agli esportatori dei territori italiani di eventualmente riallocare le risorse aziendali verso mercati con la congiuntura più favorevole, al fine di mantenere quel profilo di crescita delle proprie vendite estere registrato nel primo trimestre dell'anno.


1) Le esportazioni agroalimentari della provincia di Milano hanno raggiunto, su base annua, un massimo assoluto, superiore ai 4.6 miliardi di euro. Si tratta di valori di circa il 20 per cento superiori a quelli pre-pandemici. In particolare, i mercati trainanti le esportazioni milanesi di agroalimentare nel periodo più recente appaiono - nell'ordine - Francia (+29.4 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022), Regno Unito (+15.4 mln €) ed Emirati Arabi Uniti (+12.4 mln €).
2) L'export agroalimentare della provincia di Verona ha anch'esso toccato, su base annua, un massimo assoluto, superiore ai 4.7 miliardi di euro. Si tratta di valori di oltre il 27 per cento superiori a quelli pre-pandemici. Nel periodo più recente il mercato tedesco (+69.2 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022) appare di gran lunga trainante le esportazioni veronesi di agroalimentare.
3) L'export agroalimentare della provincia di Salerno ha anch'esso toccato, su base annua, un massimo assoluto, superiore ai 2.5 miliardi di euro. Si tratta di valori rilevanti, di oltre il 58 per cento superiori a quelli pre-pandemici. Nel periodo più recente Regno Unito (+31.1 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022), Stati Uniti (+29.3 mln €), Paesi Bassi (+16 mln €) e Germania (+12.9 mln €) risultano i mercati trainanti le esportazioni salernitane di agroalimentare.
4) Nel periodo recente il mercato tedesco è risultato trainante, oltre che per l'export agroalimentare veronese, in particolare per l'export agroalimentare delle province di Udine, Cuneo, Torino, Lucca e Bologna.
5) Nei primi mesi del 2023 il mercato francese è risultato trainante, oltre che per l'export agroalimentare milanese, in particolare per l'export agroalimentare delle province di Torino, Lucca, Parma, Bergamo e Pavia.
6) Nel primo trimestre dell'anno il mercato USA è risultato trainante, oltre che per l'export agroalimentare salernitano, in particolare per l'export agroalimentare delle province di Bergamo, Chieti, Grosseto, Nuoro, Lucca e Treviso.
7) L'export della provincia di Bologna di prodotti a base tabacco con destinazione Giappone (riconducibili alla localizzazione produttiva di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, il centro manifatturiero di eccellenza di Philip Morris International in Italia), dopo avere toccato un punto di massimo a inizio 2022 (1.4 miliardi di euro su base annua), ha sperimentato un progressivo ridimensionamento (537 milioni di euro nell'ultimo anno).
8) Nei primi mesi del 2023 il mercato canadese è risultato frenante in particolare per l'export agroalimentare delle province di Cuneo, Firenze, Verona, Torino e Modena.
9) Nel primo trimestre dell'anno il mercato cinese è risultato frenante in particolare per l'export agroalimentare delle province di Parma, Verona, Trieste, Torino e Milano.