Anche nel III trimestre 2022 è continuata la fase di incertezza del commercio internazionale

I dati di commercio evidenziano i primi segnali di rallentamento nel 2022-Q3, soprattutto se confrontati con il trimestre precedente

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Cambio Congiuntura Domanda mondiale Incertezza

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La disponibilità delle pre-stime ExportPlanning relative al terzo trimestre 2022 -consultabili attraverso il datamart Congiuntura Mondiale- ci fornisce una panoramica sulla situazione congiunturale del commercio mondiale di beni, in un periodo storico dominato da una forte incertezza a livello internazionale, a causa degli strascichi dell’epidemia mondiale di Covid, della guerra russo-ucraina, e del deciso rialzo dell’inflazione e dei prezzi delle materie prime.

La lettura dei dati congiunturali risulta complessa alla luce delle profonde evoluzioni registrate negli ultimi mesi. I segnali che si ricavano dall’aggiornamento dei dati di commercio internazionale al III trimestre sono infatti significativamente diversi a seconda della misura analizzata e del riferimento temporale.
Di seguito vengono messi a confronto i tassi di variazione tendenziali (YoY) mensili, sia in quantità che in valori (in dollari), del commercio mondiale misurato sia dal lato delle dichiarazioni in esportazioni che in importazioni.

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Innanzitutto possiamo notare come le variazioni tendenziali mensili siano rimaste in territorio positivo anche negli ultimi mesi, nonostante le forti tensioni a livello economico. Esse consentono di mettere in luce la velocità che aveva assunto il commercio internazionale tra la fine del 2021 e l'inizio di quest'anno, ma non a misurare il cambiamento di velocità avvenuto nei mesi più recenti. Infatti il commercio internazionale durante il primo semestre del 2022 è stato particolarmente florido e gli effetti di questa forte crescita influenzano il risultato tendenziale anche del terzo trimestre. Complessivamente le esportazioni nel 2022-Q3 segnano una crescita del +6.8% in valori rispetto al terzo trimestre 2021 (+2.4% in quantità), mentre le importazioni registrano un +12.8% in valori (+7.1% in quantità).

Tali dati ci forniscono l’occasione di segnalare l’ampia differenza esistente fra i valori a prezzi costanti e a prezzi correnti. Essa è particolarmente importante in questo periodo in cui l’inflazione è ritornata a livelli elevati. Ciò è avvalorato dai grafici, nei quali è ben visibile come le variazioni dei valori a prezzi correnti siano molto più elevate di quelle a prezzi costanti, tanto che per alcuni mesi questa discrepanza ha superato i 7 punti percentuali.

Per un’analisi del rallentamento in atto, risulta maggiormente utile la lettura del dato congiunturale. Nella tabella che segue sono riportati i tassi di variazione congiunturali dei primi del II e III trimestri del 2022.

Tab.1 – Tassi di variazione congiunturali in dollari
(trimestre sul trimestre precedente)

Misura 2022-Q2 2022-Q3
Export Valori +5.5% -4.0%
Import Valori +5.1% -3.4%
Export Quantità +3.5% -1.9%
Import Quantità +3.0% -1.2%

Dai tassi congiunturali è evidente come l’incremento del secondo trimestre 2022 sia stato cospicuo, mentre a partire dal III trimestre la variazione entra in territorio negativo, con una flessione a prezzi costanti prossima al -2% per le esportazioni globali. La flessione è maggiore per il commercio mondiale a prezzi correnti e nel III trimestre anche la variazione dei prezzi in dollari è entrata in territorio negativo.
La riduzione dei prezzi è imputabile in parte alla flessione registrata dai prezzi delle materie prime, e in parte all’apprezzamento del dollaro avvenuto negli ultimi mesi, che ha raggiunto la parità con l'euro.

Fonte: ExportPlanning.

Possiamo notare come la differenza fra euro e dollaro negli ultimi 2 anni sia andata piano piano ad assottigliarsi sempre più, fino a fare combaciare quasi perfettamente i due valori nel terzo trimestre 2022, nel quale il dollaro si è apprezzato del 4% rispetto all’euro. Questo è un ulteriore fattore che rende più complessa l'estrazione delle informazioni rilevanti dall'analisi dei dati congiunturali.


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Conclusioni

Questa analisi segnala che è molto probabile che, a fine anno, il 2022 registri una significativa crescita del commercio internazionale a prezzi correnti e costanti. Questo, tuttavia, è il risultato di due periodi tra loro molto diversi: un primo semestre con forti crescite, seguito da un terzo trimestre in cui il commercio internazionale risulta in riduzione.