Il recupero dell’export dei territori italiani

Nel 1° trimestre 2021 oltre la metà delle province è tornata al di sopra dei livelli 2019

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Nel periodo gennaio-marzo 2021 l’export dei territori italiani ha saputo proseguire nel cammino di recupero già avviato nel precedente trimestre. Su base tendenziale (confronto con il primo trimestre 2020), l’export italiano ha evidenziato un incremento del +4.3%.
Soprattutto si sottolinea il raggiungimento di un valore delle esportazioni nel primo trimestre 2021 tornato su livelli superiori (+2.6%) rispetto a quelli 2019.

A livello territoriale va evidenziato che, nel primo trimestre del 2021, il 66 per cento delle province italiane ha registrato andamenti tendenziali positivi e oltre la metà ha già recuperato i livelli 2019.

Export province italiane: variaz. tendenziali 1° Trimestre 2021
(euro correnti)

Fonte: ExportPlanning-Exportpedia

Nord Est

Il Nord-Est si conferma l’area del paese meglio performante in termini di dinamiche export: nel primo trimestre dell’anno il 77 per cento dei territori dell’area mostra variazioni tendenziali positive rispetto al 2020 e il 64 per cento ha già superato i livelli di esportazioni del corrispondente trimestre 2019.

Verona, Bologna e Modena risultano le province trainanti del Nord Est, con incrementi tendenziali rispettivamente di +326, +254 e +230 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2020 e di +207, +277 e +96 rispetto al corrispondente periodo 2019.
Da segnalare, inoltre, i recuperi delle esportazioni delle province di Vicenza, Bolzano e Parma, tornati su livelli significativamente superiori al 2019.

Nord Ovest

I territori del Nord Ovest, di converso, mostrano andamenti ancora penalizzati del proprio export: il 60 per cento di province in crescita tendenziale è la quota più bassa tra le diverse aree nazionali; inoltre meno della metà dei territori dell’area ha saputo recuperare i livelli esportativi del 2019.

E’ vero che diverse province (nell’ordine Torino, Brescia, Bergamo, Mantova, Monza-Brianza, Cremona, Lodi, Cuneo, Asti) hanno non solo registrato variazioni positive rispetto al corrispondente periodo 2020 ma anche superato i livelli 2019, tuttavia pesano nel computo complessivo le flessioni di Genova, Milano e – seppure in misura minore – di Pavia, Biella e Varese.

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Centro

Nei Centro Italia nel 1° trimestre dell’anno il 64 per cento delle province ha registrato variazioni positive e la metà esatta di queste ha superato nuovamente i livelli 2019.

A livello di singole province, Firenze e Roma si rilanciano, con tassi di variazione a due cifre nei confronti del corrispondente periodo 2020 e con valori ampiamente superiori a quelli 2019.
Da segnalare, inoltre, i progressi di Latina e Siena, le cui esportazioni provinciali hanno recuperato valori superiori a quelli 2019.

Sud

Al Sud Italia il 66 per cento dei territori si è segnalato in crescita tendenziale nel proprio export rispetto al 2020 e, anche in questo caso, la metà esatta ha superato i livelli 2019.

Chieti (+226 milioni di euro rispetto al 2020 e +41 milioni rispetto al 2019), Salerno (+90 e +110 milioni di euro rispettivamente nei confronti di 2020 e 2019) e Avellino (+51 e +65 milioni di euro) risultano le province trainanti l’export dell’area.
Anche le province di Campobasso e L’Aquila mostrano livelli delle proprie esportazioni su livelli superiori a quelli del primo trimestre 2019.