Mobili ed elementi arredo: le performance delle esportazioni italiane nei primi 9 mesi del 2023

Continua la fase negativa del comparto (pur con differenze significative a livello di segmenti), ma meno penalizzante rispetto alla media dei concorrenti mondiali

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Continua la fase cedente delle esportazioni italiane
di mobili ed elementi d'arredo...

Le pre-stime del 3° trimestre 2023 di commercio mondiale, disponibili nel Sistema Informativo ExportPlanning, consentono di documentare la prosecuzione della fase di debolezza delle esportazioni italiane di mobili ed elementi d'arredo1.
Come evidenzia il grafico qui sotto riportato, anche nel terzo trimestre dell'anno l'export italiano di questa industria ha segnato un nuovo calo tendenziale, per il nono trimestre consecutivo nella misurazione a prezzi costanti2.

Tale dinamica appare peraltro in linea con le performance del più ampio comparto del Sistema Casa, che nei primi nove mesi del 2023 ha segnato per l'export italiano una variazione tendenziale cumulata del -3.1 per cento a prezzi costanti (con - anche in questo caso - nove trimestri consecutivi di segni "meno").

Si tratta, invero, di dinamiche dell'export italiano relativamente meno penalizzanti rispetto a quelle degli altri competitori internazionali, come documenta l'articolo "Frena la domanda mondiale di beni: quale profilo geografico e settoriale", che attesta un contesto di maggiore difficoltà per le esportazioni mondiali di Sistema Casa (-11.1 per cento nel periodo gennaio-settembre 2023 rispetto al corrispondente periodo 2022, nella misurazione a prezzi costanti).

.. ma in misura decisamente meno penalizzante
dell'insieme dei concorrenti internazionali.

Anche nel caso dell'industria dei mobili ed elementi d'arredo, nei primi 9 mesi del 2023 l'export italiano ha performato in maniera meno penalizzante rispetto all'insieme dei competitori internazionali: come documenta la tabella sotto riportata, a fronte di un calo tendenziale cumulato del 2.2 per cento (prezzi costanti), l'insieme dei concorrenti mondiali ha segnato una flessione del 6.3 per cento.

Esportazioni di mobili ed elementi arredo per segmento
(variazioni % tendenziali a prezzi costanti)

ITALIA Mondo
2022 Gen-Set 2023 2022 Gen-Set 2023
Divani e poltrone - 0.5 - 3.6 - 9.6 - 8.6
Mobili in legno per sale da pranzo e soggiorni - 6.3 - 2.4 - 9.1 - 6.5
Mobili per cucina - 2.8 - 1.3 - 5.0 -11.8
Mobili di legno per camere da letto -12.5 - 4.3 -12.0 - 3.6
Sedie in legno - 6.9 + 1.9 - 2.3 -20.6
Altri mobili per sedersi - 2.3 - 1.7 - 4.4 - 2.2
Divani letto - 9.2 +20.0 -25.1 - 3.1
Altri mobili ed elementi arredo - 7.1 - 1.0 - 3.5 - 1.6
TOTALE - 4.4 - 2.2 - 8.3 - 6.3
Fonte: ExportPlanning - Dati - Trade Data trimestrali, Datamart Congiuntura Mondiale

Numerosi i segmenti nei quali le vendite all'estero italiane
sono risultate (anche molto) più dinamiche
della media dei concorrenti internazionali.

Come evidenzia nel dettaglio la tabella, nei primi 9 mesi del 2023 l'export italiano ha performato negativamente ma meglio della media mondiale soprattutto nei segmenti divani e poltrone3 (-3.6% dell'export italiano, contro il -8.6% dell'export mondiale), mobili in legno per sale da pranzo e soggiorni4 (-2.4% rispetto al -6.5% mondiale), mobili per cucina5 (-1.3%, contro il -11.8% mondiale).

Ci sono, inoltre, segmenti nei quali le esportazioni italiane hanno evidenziato segni "più", a fronte di cali anche significativi delle esportazioni mondiali: è il caso di sedie in legno6 (+1.9% per l'export italiano nei primi 9 mesi del 2023, contro il -20.6% del totale mondiale) e, ancor più, del segmento divani letto7, con una crescita tendenziale cumulata dell'export italiano di 20 punti percentuali, a fronte del calo di oltre 3 punti percentuali delle esportazioni mondiali.

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Mercati trainanti l'export italiano nei primi 9 mesi del 2023

Divani e poltrone

Nel novero dei mercati trainanti l'export italiano di divani e poltrone si segnalano, per rilevanza delle crescite assolute, le performance sui mercati di Francia, Kazakistan (+186 per cento rispetto al corrispondente periodo 2022)8, India (+58.7 per cento), Egitto (+99.6 per cento) ed Emirati Arabi Uniti.

Mobili in legno per sale da pranzo e soggiorni

Nel segmento mobili in legno per sale da pranzo e soggiorni si segnala, anche in questo caso, il mercato francese quale principale mercato trainante l'export italiano, insieme a Spagna, Turchia (+43.7 per cento rispetto al corrispondente periodo 2022, a prezzi costanti), Malta (+94.5 per cento) e Kazakistan (+86.8 per cento)9.

Mobili per cucina

Nel novero dei mercati trainanti l'export italiano di mobili per cucina si segnalano, per rilevanza delle crescite assolute, le performance sui mercati di Stati Uniti, Francia, Vietnam (con un incremento tendenziale record nei primi 9 mesi del 2023), Spagna e Singapore (+86.2 per cento a prezzi costanti rispetto ai primi 9 mesi del 2022).

Sedie in legno

Nel segmento sedie in legno si segnala, anche in questo caso, il mercato statunitense quale principale mercato trainante l'export italiano, insieme a Belgio (+60.6 per cento a prezzi costanti rispetto al corrispondente periodo 2022), Grecia (+45.3 per cento), Croazia (+78.4 per cento) e Portogallo (+30%).

Divani letto

Particolarmente interessante e nutrito (oltre il 56 per cento dei mercati) il novero delle destinazioni trainanti l'export italiano di divani letto. Su tutti, spicca il caso del mercato statunitense (con esportazioni italiane in crescita del +131.3% a prezzi costanti, grazie soprattutto ad un primo trimestre record), insieme ai casi di Francia (+30.8%) e soprattutto Emirati Arabi Uniti (addirittura +331 per cento) ed Australia (+64.9 per cento).

Conclusioni

Nei primi 9 mesi del 2023, nonostante un contesto congiunturale assai sfavorevole, che ha portato le esportazioni mondiali a cedere quasi 7 punti percentuali (misurazione a prezzi costanti), le esportazioni italiane dell'industria del mobile e degli elementi d'arredo hanno saputo mostrare significative capacità di resilienza, con una performance solo debolmente negativa (-2.2% a prezzi costanti), di intensità inferiore a quella registrata lo scorso anno (-4.4% a prezzi costanti) e diffusamente più favorevole della media dei competitori mondiali.

In numerosi segmenti di questa industria, infatti, il risultato delle esportazioni italiane è stato meno penalizzante di quello dell'insieme degli esportatori mondiali e, in alcuni casi, anche di segno positivo.

Il quadro delle destinazioni geografiche delle esportazioni italiane mostra, inoltre, una casistica rilevante di mercati trainanti, che sarà utile per le imprese italiane di questa industria attenzionare anche nel prossimo futuro.

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1) Per una descrizione dei segmenti ricompresi nell'aggregato considerato, si rimanda alla relativa scheda descrittiva.
2) Nella banca dati Congiuntura Mondiale del Sistema Informativo ExportPlanning è stata costruita la misura Quantità a prezzi costanti (Q). Tale misura racchiude un'operazione di deflazionamento, in cui la serie storica dei valori monetari (V) è stata trasformata in un'analoga serie di valori espressi a prezzi costanti, con un riferimento a un anno determinato, detto anno base. Per una descrizione della metodologia applicata, si rimanda a Nota Metodologica banca dati Congiuntura Mondiale.
3) Per una descrizione dei prodotti ricompresi nel segmento considerato, si rimanda alla relativa scheda descrittiva.
4) Per una descrizione dei prodotti ricompresi nel segmento considerato, si rimanda alla relativa scheda descrittiva.
5) Per una descrizione dei prodotti ricompresi nel segmento considerato, si rimanda alla relativa scheda descrittiva.
6) Per una descrizione dei prodotti ricompresi nel segmento considerato, si rimanda alla relativa scheda descrittiva.
7) Per una descrizione dei prodotti ricompresi nel segmento considerato, si rimanda alla relativa scheda descrittiva.
8) Si noti come la crescita molto rilevante delle vendite italiane verso questo mercato potrebbe essere spiegata in misura significativa da operazioni di triangolazione che vedano il Kazakistan come soggetto riesportatore; tuttavia, i dati a disposizione (che hanno il limite di non comprendere le vendite verso la Russia, in quanto non dichiarate) indicano un export kazako del segmento nei primi 9 mesi dell'anno in calo tendenziale di quasi 13 punti percentuali nella misurazione a prezzi costanti.
9) Anche in questo caso, la crescita molto rilevante delle vendite italiane verso questo mercato può essere spiegata in misura significativa da operazioni di triangolazione che vedano il Kazakistan come soggetto riesportatore; tuttavia, i dati a disposizione (che hanno il limite di non comprendere le vendite verso la Russia, in quanto non dichiarate) indicano un export kazako del nei primi 9 mesi dell'anno in crescita tendenziale di "soli" 10 punti percentuali nella misurazione a prezzi costanti (a fronte di una crescita dell'export italiano prossima ai 90 punti percentuali).