Performance esportative dei territori italiani nel 3° trimestre 2023

Si è intensificata la fase negativa della congiuntura per la gran parte dei territori e comparti

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Rallentamento Made in Italy Export territoriale Data visualization Congiuntura Export Italia

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Nel terzo trimestre 2023 è diventata maggioritaria la quota di province in calo tendenziale nei valori in euro...

I dati da poco pubblicati da ISTAT, relativi al commercio estero dei territori italiani nel 3° trimestre 2023, ed elaborati da ExportPlanning nel Dataviz tool Exportpedia documentano un ulteriore peggioramento del quadro congiunturale, con il 60% delle province italiane che hanno registrato una variazione negativa del proprio export nei valori in euro (a fronte del 46 per cento di tre mesi prima).

.. con peggioramenti diffusi, soprattutto in sistema casa, sistema moda e chimica farmaceutica (a fronte di una minore intensità nella metalmeccanica e, soprattutto, nell'agroalimentare).

La tabella qui sotto riportata evidenzia un peggioramento del quadro congiunturale diffuso a tutti i comparti. In particolare:
  • il sistema casa mostra la situazione meno favorevole (con la quota di province in crescita pari al 26.2 per cento);
  • in ulteriore ridimensionamento rispetto a tre mesi prima anche la quota di province in crescita tendenziale nei valori in euro nei comparti sistema moda (scesa al 37.4 per cento, dal 47.7% di tre mesi prima) e chimica-farmaceutica (scesa al 34.6%, dal 38.3 per cento del secondo trimestre);
  • la quota di province in crescita tendenziale nei valori in euro, pur in riduzione, è prossima al 50% nel comparto metalmeccanica e ancora ampiamente maggioritaria nel comparto agroalimentare (65.4 per cento). In quest'ultimo caso, verosimilmente, oltre al carattere aciclico della domanda, un ruolo rilevante è riconducibile alla componente prezzi di vendita, che, pur incorporando la fase tendenzialmente cedente dei costi delle materie prime, ha certamente contribuito al sostegno dei fatturati esteri denominati in euro1.

Quote delle province italiane con var. tendenziali positive nel 3° trimestre 2023
(valori correnti)

Nord Centro Sud Totale ITALIA
Agroalimentare 59.6% 68.2% 71.1% 65.4%
Sistema Moda 31.9% 45.5% 39.5% 37.4%
Sistema Casa 21.3% 22.7% 34.2% 26.2%
Chimica-Farmaceutica 23.4% 40.9% 44.7% 34.6%
Metalmeccanica 42.6% 54.5% 55.3% 49.5%
Servizi 36.2% 50.0% 58.3% 46.7%
TOTALE 29.8% 31.8% 57.9% 40.2%
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning-Exportpedia

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Agroalimentare

Nel comparto agroalimentare si evidenziano le migliori condizioni congiunturali dell'export dei territori italiani, con ancora una ampia maggioranza di province (65.4 per cento) con crescite tendenziali del proprio export settoriale.

Export provinciale di Agroalimentare nel 3° trimestre 2023

I territori del Sud Italia mostrano le migliori condizioni in termini di quota di province in crescita tendenziale (71.1 per cento).
In particolare, nel periodo luglio-settembre 2023 Bari (+71 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), Salerno (+46.8 M €), Caserta (+27.7 M €), Foggia (+17.6 M €), Catania (+14 M €) e Agrigento (+13.7 M €) risultano i territori meridionali con gli incrementi tendenziali più significativi nel comparto agroalimentare.

Anche nel Centro Italia la quota di province in crescita tendenziale nelle vendite estere di agroalimentare si avvicina a 70 per cento.
Terni (+18.4 milioni di euro rispetto al 3° trimestre 2022), Firenze (+16.7 M €), Roma (+16.2 M €) e Siena (+14.9 M €) risultano le province dell'Italia centrale meglio performanti nel periodo luglio-settembre 2023.

Di contro, nel Nord Italia si evidenzia la quota più contenuta (seppur, anche in questo caso, maggioritaria: 59.6 per cento) di province in crescita tendenziale nelle vendite estere di prodotti agroalimentari.
Le province più dinamiche risultano Parma (+96 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), Bologna (+71.3 M €), Modena (+42.8 M €), Bergamo (+42.2 M €) e Pavia (+31.9 M €).

Sistema Moda

Nel sistema moda è marcato il ridimensionamento del quadro congiunturale rispetto al precedente trimestre (già peraltro ampiamente perturbato), con una evidente minoranza di province (37.4 per cento) con crescite tendenziali del proprio export settoriale.

Export provinciale di Sistema Moda nel 3° trimestre 2023

Le province del Nord Italia appaiono quelle maggiormente penalizzate dal peggioramento del quadro congiunturale settoriale, con appena il 32 per cento circa delle province in crescita tendenziale.
In particolare, nel periodo luglio-settembre 2023 Torino (-108.5 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022)2, Bergamo (-65.9 M €), Vicenza (-62.9 M €), Bologna (-57.9 M €), Brescia (-31.3 M €) e Modena (-30.9 M €) risultano le province più penalizzate in termini di decrementi assoluti. Di contro, si segnalano i casi assai rilevanti, in positiva controtendenza, di Milano (+225.8 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022) e, in misura minore, Piacenza (+51.8 M €), Vercelli (+45.2 M €) e Novara (+37.8 M €).

Nel Centro Italia, invece, si evidenzia una quota più significativa (45.5 per cento) di province in crescita tendenziale nelle vendite estere di sistema moda.
Significativi appaiono gli incrementi tendenziali delle esportazioni settoriali delle province di Perugia (+31.1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022) e Arezzo (+20.6 M €). Tuttavia, sono particolarmente penalizzanti le cadute tendenziali delle province di Firenze (-413.7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022) e, in misura minore, Prato (-65.1 M €) e Frosinone (-42.8 M €).

Nel Mezzogiorno, infine, la quota di province in crescita tendenziale nelle vendite estere di sistema moda (39.5 per cento) risulta leggermente più favorevole della media nazionale.
Chieti (+13.2 milioni di euro rispetto al 3° trimestre 2022) e Pescara (+11.8 M €) risultano le province meglio performanti nel periodo luglio-settembre 2023.

Sistema Casa

Nel comparto sistema casa si rilevano, nuovamente, le maggiori penalizzazioni del quadro congiunturale: nel periodo luglio-settembre 2023 appena il 26.2 per cento delle province italiane ha registrato un aumento tendenziale del proprio export settoriale.

Export provinciale di Sistema Casa nel 3° trimestre 2023

Nel Nord Italia poco più del 21 per cento delle province mostra crescite tendenziali nell'export in valore di sistema casa.
Bolzano (+15.3 milioni di euro rispetto al 3° trimestre 2022), Piacenza (+7.1 M €), Parma (+6.6 M €) e Venezia (+4 M €) risultano le province meglio performanti. Di contro, numerosi appaiono i casi territoriali di cali tendenziali significativi: in primis, si segnalano le cadute dell'export settoriale di province ad alta vocazione nel comparto, quali Modena (-140.3 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022)3, Treviso (-102.3 M €)4, Reggio Emilia (-95.7 M €), Varese (-83.3 M €) e Pordenone (-78.2 M €).

Nel Centro Italia si registra una quota similare (22.7 per cento) di province in crescita tendenziale nelle vendite estere di sistema casa.
In particolare, le maggiori penalizzazioni dell'export settoriale sono appannaggio delle province di Ancona (-39.3 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), Firenze (-35.3 M €), Massa-Carrara (-24 M €) e Lucca (-15.1 M €).

Nel Sud Italia la quota di province in crescita tendenziale nelle esportazioni di sistema casa è relativamente più elevata (34.2%), superiore alla media nazionale.
Tuttavia, i maggiori scostamenti rispetto al corrispondente periodo 2022 sono di segno negativo e riguardano le province di Bari (-21.7 milioni di euro rispetto al terzo trimestre dello scorso anno), Caserta (-19 M €) e Brindisi (-12.3 M €).

Chimica Farmaceutica

Anche nel comparto chimica farmaceutica il peggioramento della congiuntura delle esportazioni dei territori italiani appare rilevante: nel periodo luglio-settembre 2023 si registra una quota ampiamente minoritaria (34.6 per cento) di province con crescite tendenziali del proprio export settoriale.

Export provinciale di Chimica Farmaceutica nel 3° trimestre 2023

Nell'Italia settentrionale appena il 23.4 per cento delle province ha registrato nel trimestre più recente crescite tendenziali nell'export in valore di chimica farmaceutica.
Si segnalano, tra le (poche) province in crescita tendenziale, le performance esportative di Monza-Brianza (+131.6 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022)5 e, in misura minore, Verona (+20.4 M €) e Reggio Emilia (+18.7 M €). Di contro, significative appaiono le flessioni tendenziali dell'export settoriale delle province di Milano (-866.4 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2022)6 e, in misura minore, Genova (-190.3 M €)7, Novara (-110.9 M €), Bergamo (-92.3 M €), Venezia (-88.9 M €), Parma (-84.2 M €) e Mantova (-79.4 M €).

Nel Centro Italia si rileva una quota relativamente più elevata, ma comunque minoritaria (40.9 per cento), di province in crescita tendenziale nelle esportazioni di chimica farmaceutica.
In particolare, si segnalano - da un lato - le eccellenti performance esportative delle province di Firenze (+465.6 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022)8 e Siena (+369.6 M €)9 e - dall'altro - le flessioni rilevanti dell'export settoriale di Ascoli Piceno (-3.1 miliardi di euro in termini tendenziali)10 e, in misura minore, di Roma (-231.2 M €)11, Frosinone (-192.7 M €) e Latina (-173.8 M €).

Nel Mezzogiorno, infine, si segnala una quota solo debolmente minoritaria (44.7 per cento) di territori in crescita tendenziale nelle esportazioni di chimica farmaceutica, con le vendite di farmaci della provincia di Napoli (+965.7 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022)12 a trainare il risultato complessivo, insieme a quelle della provincia di L'Aquila (+126.2 M €). Di contro, si rilevano le flessioni tendenziali molto ampie delle esportazioni del comparto delle province di Siracusa (-725 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2022) e Cagliari (-660.1 M €), entrambe penalizzate dalla caduta delle vendite in valore di prodotti petroliferi.

Metalmeccanica

Nel trimestre più recente le esportazioni dei territori italiani di metalmeccanica hanno confermato buone capacità di resilienza, con circa la metà (49.5 per cento) di province in crescita tendenziale nei valori in euro.

Export provinciale di Metalmeccanica nel 3° trimestre 2023

Nel Nord Italia la quota di province in crescita tendenziale nelle esportazioni settoriali appare del 42.6 per cento, peraltro in ulteriore ridimensionamento rispetto a tre mesi prima.
I maggiori decrementi assoluti nel periodo luglio-settembre 2023 sono stati appannaggio delle vendite estere delle province di Brescia (-395.2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022)13, Trieste (-293.6 M €) e Udine (-138.4 M €). Di contro, si segnalano le positive performance delle province di Gorizia (+513.8 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022, grazie al segmento della cantieristica navale), Varese (+364.9 M €), Modena (+329.2 M €), Torino (+168.2 M €) e Milano (+160 M €).

Nel Centro Italia oltre la metà delle province (54.5 per cento) ha registrato una crescita tendenziale nei valori in euro delle esportazioni di metalmeccanica.
Tra i territori con risultati in crescita si ravvisano gli incrementi assoluti delle esportazioni settoriali delle province di Massa-Carrara (+263.2 milioni di euro rispetto al terzo trimestre dello scorso anno)14 e Firenze (+145.6 M €). Di contro, tra le province in calo tendenziale, si rilevano i casi di Roma (-714.6 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022)15 e, in misura minore, di Arezzo (-172.2 M €), Terni (-148.5 M €) e Ancona (-133.4 M €).

Nel Sud Italia, infine, si rileva la quota più favorevole (circa il 58 per cento) di province in crescita tendenziale nelle proprie esportazioni di metalmeccanica.
In particolare, si segnalano i forti incrementi tendenziali delle esportazioni settoriali delle province di Napoli (+399 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022)16 e Chieti (+274 M €).


1) Sulla base della misurazione a prezzi costanti delle esportazioni italiane nel terzo trimestre 2023 (fonte: ExportPlanning-Datamart Congiuntura Mondiale), nel comparto agroalimentare l'aumento tendenziale dei prezzi alle esportazioni è stato prossimo al +3% (invero in decelerazione rispetto al +7.4% del trimestre precedente).
2) Le maggiori penalizzazioni nelle vendite estere di sistema moda della provincia di Torino sono riconducibili, ancora una volta, al segmento gioielleria, orologi e bigiotteria, che nel trimestre più recente ha registrato un calo tendenziale di circa 107 milioni di euro. Il mercato svizzero (-115 M €) si è confermato di gran lunga il principale mercato frenante delle esportazioni provinciali del segmento.
3) I maggiori contributi negativi alla performance esportativa di sistema casa della provincia di Modena sono derivati, ancora una volta, dal segmento piastrelle (-134.4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con i cali più pronunciati registrati - nell'ordine - sui mercati di Germania (-27.4 M €), Stati Uniti (-25 M €) e Francia (-15.4 M €).
4) I maggiori contributi negativi alla performance esportativa di sistema casa della provincia di Treviso sono derivati, invece, dal segmento mobili (-81 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), con i cali più pronunciati registrati -nell'ordine - sui mercati di Germania (-18 M €), Regno Unito (-14 M €), Francia (-12.2 M €) e Stati Uniti (-10.8 M €).
5) La maggiore crescita in termini assoluti dell'export chimico-farmaceutico della provincia di Monza-Brianza è riconducibile al segmento farmaci (+118.8 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), con i maggiori incrementi tendenziali verso i Paesi Bassi (+96 M €).
6) I maggiori contributi negativi alla performance esportativa di chimica farmaceutica della provincia di Milano sono derivati dai segmenti prodotti petroliferi (-525 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022), materie prime energetiche (-195 M €) e chimica di base (-143 M €).
7) Anche nel caso della provincia di Genova, i maggiori contributi negativi alla performance esportativa di chimica farmaceutica sono derivati dal segmento prodotti petroliferi (-133 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2022).
8) La maggiore crescita in termini assoluti dell'export chimico-farmaceutico della provincia di Firenze è riconducibile al segmento farmaci (+459 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), con i maggiori incrementi tendenziali sul mercato statunitense (+518.1 M €) [a fronte, invece, del calo tendenziale sul mercato cinese (-112.2 M €)].
9) La maggiore crescita in termini assoluti dell'export chimico-farmaceutico della provincia di Siena è riconducibile, in assoluto, al segmento farmaci (+205.3 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2022), con i maggiori incrementi tendenziali registrati verso Belgio (+83.7 M €) e Stati Uniti (+75.2 M €).
10) Il nuovo forte ridimensionamento dell'export di chimica farmaceutica della provincia di Ascoli Piceno è riconducibile alle rilevanti flessioni di prodotti farmaceutici sui mercati di Belgio (-1.7 miliardi di euro in termini tendenziali) e, in misura minore, Stati Uniti (-646 M €), Regno Unito (-327 M €) e Germania (-161 M €). Continua, invece, a rimanere su livelli di massimo assoluto l'export provinciale di farmaci in Cina (+3.8 miliardi di euro su base annua), in virtà della fortissima crescita segnata ad inizio anno (documentata in uno specifico articolo ExportPlanning Magazine) e consolidatasi nei due trimestri più recenti.
11) I maggiori contributi negativi alla performance esportativa di chimica farmaceutica della provincia di Roma sono derivati dai segmenti prodotti petroliferi (-139.5 milioni di euro rispetto al 3° trimestre 2022), prodotti chimici per l'industria (-115.6 M €) e chimica di base (-47.6 M €).
12) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di chimica farmaceutica della provincia di Napoli sono derivati dal segmento farmaci (+944.4 milioni di euro rispetto al 3° trimestre 2022), con le maggiori crescite tendenziali registrate sui mercati di Svizzera (+728 M €) e, in misura minore, Germania (+135 M €).
13) Le esportazioni bresciane di metalmeccanica hanno evidenziato un forte calo soprattutto nei segmenti acciaio e metalli non ferrosi, a fronte - invece - delle crescite tendenziali (seppure dimensionalmente più contenute) nei segmenti meccanica varia ed autoveicoli.
14) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Massa-Carrara sono derivati dal segmento cuscinetti, ingranaggi e altra meccanica varia (+252.2 milioni di euro rispetto al 3° trimestre 2022), con le maggiori crescite tendenziali registrate sui mercati di Nigeria (+97 M €), Indonesia (+52 M €) e, in misura minore, India, Cina, Algeria e Singapore.
15) I maggiori contributi negativi alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Roma sono derivati dai segmenti aerei (-343.5 milioni di euro rispetto al 3° trimestre 2022) e metalli non ferrosi (-232.5 M €).
16) I maggiori contributi positivi alla performance esportativa di metalmeccanica della provincia di Napoli sono derivati dal segmento autoveicoli (+235.7 milioni di euro rispetto al 3° trimestre 2022), con la crescita tendenziale di gran lunga predominante registrata sul mercato USA (+256 M €).