Piano Mattei: le opportunità del continente africano per il segmento delle Macchine Agricole

In questi giorni apre i battenti EIMA International, la rassegna mondiale della meccanica agricola. Quali opportunità dal continente africano?

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In questi giorni apre i battenti a Bologna Fiere EIMA International, la rassegna mondiale della meccanica agricola giunta alla sua 46° edizione. Nei cinque giorni della kermesse oltre 1700 imprese espositrici, provenienti da oltre 50 paesi, a conferma dell’ampia vocazione internazionale di un settore di eccellenza italiana.
Tuttavia, soprattutto per un settore che esporta più del 70% delle propria produzione, la nuova riconfigurazione degli scambi internazionali, la crescente frammentazione e l’aumento del rischio geopolitico portano sempre più ad esplorare nuove geografie e confini.

In quest’ottica, uno spunto di future opportunità rilevanti per il segmento italiano delle Macchine Agricole viene indubbiamente dal Piano Mattei. Come anticipato nell’articolo Futuro in Africa: il ruolo del Nord-Africa per l’export vicentino, l’attuale Governo ha individuato nell’agricoltura una delle sei direttrici di intervento della nuova iniziativa commerciale ed economica italiana in Africa.

Secondo quanto inserito nel documento programmatico-strategico del Piano, il comparto agricolo si caratterizza per un'ampia valenza strategica all'interno delle relazioni bilaterali. Si stima, infatti, che l’Africa abbia un potenziale di terra coltivabile ancora non sfruttata pari a oltre il 60%.
Gli interventi vogliono mirare a modernizzazione la meccanizzazione agricola, la tecnologia e il know-how locale, al fine di rispondere alle crescenti esigenze in materia di sicurezza alimentare e favorire il passaggio da un'agricoltura di sussistenza ad una produzione. L’obiettivo, cioè, è quello di contribuire a rendere il settore agricolo del Continente africano più resiliente e competitivo sul mercato globale, puntando a un duplice obiettivo:

  • sicurezza e autosufficienza alimentare per i partner coinvolti;
  • valorizzazione delle produzioni alimentari per incrementarne il valore e promuovere la loro commercializzazione.

Tali obiettivi verranno perseguiti con lo sviluppo di modelli imprenditoriali locali in partenariato con aziende italiane dotate di conoscenze e tecnologie all’avanguardia e con processi produttivi efficienti. In tale quadro si inserisce, ad esempio, anche l’iniziativa regionale in favore del rafforzamento della filiera del caffè nelle economie della regione orientale del Continente africano, con il coinvolgimento delle aziende italiane del settore.

Sulla base di tali premesse, andiamo quindi ad analizzare lo stato attuale delle esportazioni italiane di Macchine Agricole verso l’Africa.

Le esportazioni italiane di Macchine Agricole in Africa

Complessivamente, si stima che le esportazioni di Macchine Agricole made in Italy in Africa chiudano il 2024 su un livello di poco ai 244 milioni di euro, segnalando ancora un relativo calo rispetto al dato 2023. Il Continente africano rappresenta quindi poco più del 3.5% dell'export complessivo di settore, dove un ruolo centrale è rivestito dalle economie del Nord-Africa (Fig.1).

Fig. 1 – Principali partner commerciali africani dell’export italiano di Macchine Agricole

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning su classificazione Federunacoma.

Nel complesso, la ripartizione del Nord Africa è infatti quella più rilevante, con Marocco in testa, assorbendo quasi la metà delle esportazioni nazionale dirette in Africa. Per quest'area si è assistito tuttavia a un progressivo ridimensionamento dell'export italiano nel corso degli ultimi dieci anni.
In crescita di lungo periodo, seppur con qualche elemento di variabilità, i risultati italiani sulla ripartizione dell'Africa Sub-sahariana, per la quale le ampie prospettive demografiche sottoindendo un ulteriore potenziale inespresso, e verso il Sudafrica, mercato più ricco e maturo.

In particolare, abbiamo deciso di concentrare la nostra attenzione sui 3 mercati più importanti per gli esportatori italiani, afferenti alla ripartizione del Nord Africa, in quanto considerati prioritari dal Piano Mattei.

Marocco

Il paniere di importazioni del Marocco dall'Italia si concentra sul segmento dei Trattori e nelle Macchine per l’allevamento: entrambi i comparti superano la soglia dei 13 milioni di euro.

Fig. 2 – Importazioni del Marocco dall’Italia: principali comparti delle macchine agricole

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning su classificazione Federunacoma.

Si segnala tuttavia una presenza di domanda, seppur più contenuta, anche verso altre tipologie di segmenti, destinati alla lavorazione, semina e raccolto del terreno ad esempio.

Tunisia

Più sbilanciate verso il settore Trattori sono invece le importazioni della Tunisia, con un valore di import dall’Italia che nel 2024 supera i 20 milioni di euro.

Fig. 3 – Importazioni della Tunisia dall’Italia: principali comparti delle macchine agricole

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning su classificazione Federunacoma.

Tutti gli altri comparti seguono con molto distacco quello dei Trattori; essi sono le Macchine per la raccolta e prima lavorazione del terreno.

Algeria

Infine l’Algeria, che come il Marocco mostra una specializzazione anche per altre tipologie di specializzazione agricole, quali l’allevamento, prima voce di import superando quota 15 milioni di €. Altri comparti degni di nota sono le Macchine per la raccolta e prima lavorazione. Al contrario dei paesi visti in precedenza, non sono particolarmente presenti i trattori (solo 2 milioni di €).

Fig. 4 – Importazioni dell’Algeria dall’Italia: principali comparti delle macchine agricole

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning su classificazione Federunacoma.

In conclusione, l'analisi dei mercati africani per le esportazioni italiane di macchine agricole evidenzia la rilevanza di tre paesi principali: Marocco, Tunisia e Algeria, che si configurano come destinazioni dall'alto potenziale per l’Italia. Si tratta di mercati dove l'Italia è già presente e dove le iniziative del Piano potrebbero irrobustire la presenza delle imprese nazionali. Inoltre, oltre al rafforzamento dei legami economico-commerciali si aprono però interessanti spunti di crescita anche per quelle altre destinazioni incluse nei progetti pilota, come ad esempio Egitto o Costa d'Avorio, dove la presenza italiana è ancora più limitata.
La struttura delle importazioni paese rispecchia naturalmente le relative caratteristiche del paese: se infatti in Marocco e Tunisia appare molto rilevante il segmento dei Trattori, l'economia algerina si concentra quasi esclusivamente sui prodotti dell'Allevamento. Conoscere e rispondere in modo specifico alle esigenze di ciascun mercato, con la collaborazione delle iniziative promozionali e finanziarie del Piano, potrà sicuramente consolidare il posizionamento italiano di settore nell'area.