L’importanza della fase di accelerazione dell’import: un alleato contro la crisi

Cogliere la fase di accelerazione delle importazioni di un prodotto in un certo mercato è un driver di crescita significativo, e un alleato nel combattere congiunture al ribasso

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Nell’analisi e la selezione di un mercato target, la capacità di identificare quei mercati che si collocano in una in fase di accelerazione nell’import di un dato prodotto risulta essere un’attività dall’alto valore strategico. Tale aspetto assume ulteriore rilevanza alla luce della fase congiunturale globale in cui ci collochiamo. Lo scenario internazionale, segnato dall’incertezza della guerra e dagli aumenti dei prezzi delle materie prime, infatti, ci restituisce un vero e proprio “caleidoscopio” dei mercati, per i quali le prospettive di crescita delle importazioni risultano essere anche molto differenziate da area ad area e da settore a settore.

Come già introdotto nell’articolo "Misurare le potenzialità di domanda: big data per la market selection", intercettare lo stadio di accelerazione di un prodotto in un paese permette all’impresa di “cogliere l’attimo” e di sperimentare un rapido aumento delle proprie vendite. Inoltre, un ulteriore aspetto da considerare, è che spesso cogliere tale fenomeni permette di dotarsi di strumenti resilienti anche in un contesto di dinamiche economiche country-related poco favorevoli, come dimostrato da alcuni case study riportati di seguito.

Le importazioni polacche e la Grande Recessione

All’alba della Grande Recessione, l’economia polacca stava sperimentando un periodo di rapido e significativo sviluppo della propria economia, con tassi di crescita molto positivi ininterrotti da inizio secolo (si veda il grafico che segue).

All’alba della Grande Crisi, l’ampia contrazione del PIL - del 18% in dollari – si è ampiamente riflessa in una caduta delle importazioni del Paese prossima al 30% in dollari e collocandosi per la prima volta dal 1999 in territorio negativo.

Tuttavia, se prendiamo in considerazione alcuni prodotti in accelerazione nel mercato polacco nel periodo in analisi, quali insaccati e caffè, risulta evidente come essi siano in realtà riusciti a mantenere un andamento crescente, o quantomeno costante, anche nei periodi di crisi più intensa, evidenziando una decisa resilienza a un contesto non positivo.

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Il risultato appare in decisa controtendenza anche rispetto all’aggregato Alimentare di appartenenza, che pur essendo un’industria notoriamente anti-ciclica, ha evidenziato una caduta del -12% tra il 2008 e il 2009. I prodotti presentati hanno inoltre mostrato una dinamica di crescita decisa e costante fino ai giorni più recenti, fatta eccezione per una relativa stabilità che ha caratterizzato gli anni 2014-2019.
Sia gli insaccati che il caffè si confermano, infatti, come prodotti estremamente attrattivi per il mercato polacco.


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Le importazioni cinesi all’alba della crisi finanziaria del 2014-2015

Un secondo esempio particolarmente significativo è quello del mercato cinese. In questo caso ci focalizziamo sulla crisi cinese originatasi con il crollo della Borsa di Shanghai nel giugno 2014 e che ha avuto effetti sull’economia cinese nel periodo 2015-2016 dopo un periodo di crescita particolarmente spiccata, come mostrato dal grafico che segue.

Anche in questo caso, la debole performance del PIL si è tradotta in una caduta delle importazioni del Paese in tutto il triennio.

Tuttavia, analizzando il caso delle borsette, è possibile evincere come non solo non vi sia stato un effetto caduta legato al contesto macroeconomico, ma che anzi, il bene appare essere sempre più richiesto sul mercato, da risultare ancora in una fase di fortissima accelerazione, culminata con un livello di import che ha quasi raggiunto i 4.5 miliardi di euro nel 2021 (si veda il grafico che segue).

Particolarmente interessante risulta essere il fatto che la domanda del prodotto non sembra essere caduta neanche nelle più recenti fasi di crisi, come quella pandemica, rendendo le borsette uno dei prodotti più attrattivi per il Paese del Dragone.

Conclusioni

Alla luce di quanto detto e dell’attuale scenario internazionale, il valore strategico dell’indicatore dello Stadio di sviluppo delle importazioni di un prodotto in un determinato mercato appare ancora più elevato. Cogliere la fase di accelerazione sembra essere un driver di domanda molto significativo, tanto da, in alcuni casi, mitigare - o addirittura eliminare – gli effetti negativi di cicli congiunturali sfavorevoli o di difficoltà del commercio mondiale.