Mercati europei complessivamente in sofferenza per l'export italiano, ma non nell'agroalimentare

Pur in rallentamento nel terzo trimestre, il periodo gennaio-settembre 2023 ha confermato buoni risultati per le vendite agroalimentari sui mercati del Vecchio Continente

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Lo stato dell'arte delle esportazioni dei territori italiani nei primi tre trimestri 2023, documentato nei recenti articoli ExportPlanning Magazine1, ha evidenziato, da un lato le difficoltà dei mercati europei per l'export italiano di beni e, dall'altro, la buona capacità di tenuta delle vendite all'estero di prodotti agroalimentari.

Per l'export agroalimentare dei territori italiani
i mercati europei risultano ancora trainanti

Nel caso del comparto agroalimentare, è interessante notare come i mercati europei hanno offerto i maggiori contributi positivi nei primi 9 mesi del 2023: nel periodo gennaio-settembre dello scorso anno l'insieme dei mercati europei (UE e non UE) ha registrato un incremento complessivo di circa 2.8 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo 2022.

I mercati europei si confermano, pertanto, le destinazioni trainanti l'export agroalimentare dei territori italiani: se consideriamo, infatti, il confronto tra i livelli di vendita degli ultimi quattro trimestri con quelli pre-pandemici (anno 2019), si ravvisa un incremento complessivo di circa 17.6 miliardi di euro (pari ad una crescita cumulata di oltre 44 punti percentuali).

Si segnala, tuttavia, che nel trimestre più recente (come evidenzia il grafico sopra riportato) la dinamica delle esportazioni agroalimentari dei territori italiani verso i mercati europei ha subito un deterioramento della crescita: nel periodo luglio-settembre dello scorso anno i mercati UE hanno evidenziato un rallentamento (dal +10.1% del primo semestre al +2% del trimestre più recente), quelli europei non UE sono passati addirittura in territorio negativo (-1.6% tendenziale, dopo il +8% dei primi sei mesi dell'anno).

Agroalimentare: export dei territori italiani verso i mercati europei

Pur tuttavia, il bilancio dei primi 9 mesi dell'anno resta ampiamente positivo per l'export agroalimentare dei territori italiani verso i mercati europei: +7.3 per cento per le vendite agroalimentari verso i mercati UE (pari a +2.4 miliardi di euro, si veda la tabella sotto riportata); +4.7% per le vendite verso i mercati europei non UE (pari a +345 milioni di euro).

Aree di destinazione export Italia di Agroalimentare: andamenti tendenziali

Delta in mln € Variazioni % in €
Area di destinazione Gen-Set2023 Gen-Set23 Gen-Giu23 Lug-Set23
Europa UE +2 412 + 7.3% +10.1% + 2.0%
Europa non UE + 345 + 4.7% + 8.0% - 1.6%
America Latina + 5 + 0.7% + 1.0% + 0.1%
Africa Sub-Sahar. e Oceania + 3 + 0.3% + 3.7% - 5.5%
Medio Oriente Nord Africa - 109 - 4.4% - 0.1% -13.3%
Asia - 202 - 5.9% -10.7% - 4.8%
Nord America - 443 - 6.7% - 4.8% -10.1%
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning-Exportpedia

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I primi 15 mercati per incrementi delle esportazioni italiane
di prodotti agroalimentari sono tutti mercati europei

I principali mercati europei trainanti

Nei primi nove mesi del 2023 i primi 15 mercati per incrementi tendenziali nei valori delle esportazioni dei territori italiani del comparto agroalimentare sono tutti europei.
In particolare, si evidenziano i maggiori contributi positivi (con incrementi tendenziali superiori ai 100 milioni di euro) dai mercati di Germania (+457 milioni di euro), Francia (+355 mln €), Polonia (+287 mln €), Regno Unito (+192 mln €), Austria (+175 mln €), Romania (+140 mln €), Spagna (+124 mln €), Croazia (+108 mln €).

Mercato GERMANIA

Nei primi nove mesi del 2023 le vendite di agroalimentare verso il mercato tedesco hanno visto i maggiori incrementi dalla provincia di Verona, grazie a diffuse performance di crescita a livello merceologico2.
Si segnalano, inoltre, i progressi tendenziali delle vendite dalle province di Torino, Parma, Bari, Alessandria, Milano, Salerno e Foggia.

Mercato FRANCIA

Nei primi tre trimestri del 2023 le vendite di agroalimentare verso il mercato francese hanno visto i maggiori incrementi dalla provincia di Milano, grazie a diffuse performance di crescita a livello merceologico3.
Si segnalano, inoltre, i progressi tendenziali delle vendite dalle province di Parma, Cuneo, Pavia, Bergamo, Torino, Mantova e Modena.

Mercato POLONIA

Nei primi tre trimestri del 2023 le vendite di agroalimentare verso il mercato polacco hanno visto i maggiori incrementi dalla provincia di Bologna, grazie alla crescita del segmento tabacco.
Si segnalano, inoltre, i progressi tendenziali delle vendite dalle province di Lucca, Cuneo, Parma, Reggio Calabria, Milano, Novara e Verona.

Mercato REGNO UNITO

Nei primi tre trimestri del 2023 le vendite di agroalimentare verso il mercato britannico hanno visto i maggiori incrementi dalla provincia di Salerno, grazie a ottime performance di crescita nei segmenti conserve e succhi di ortaggi e frutta e dolciumi, condimenti e piatti pronti.
Si segnalano, inoltre, i progressi tendenziali delle vendite dalle province di Bologna, Parma, Cuneo, Milano, Lecco, Pavia e Bari.

Conclusioni

Il deterioramento del quadro congiunturale delle esportazioni dei territori italiani intervenuto nel corso del 2023 ha sinora solamente lambito il comparto agroalimentare, le cui esportazioni nei primi tre trimestri dello scorso anno sono risultate in crescita tendenziale nei valori in euro per l'80 per cento delle province italiane.
In particolare, nei primi tre trimestri dello scorso anno i mercati europei - che per la generalità dei comparti industriali hanno rappresentato un freno alla crescita delle esportazioni dei territori italiani - sono risultati essere destinazioni trainanti le vendite all'estero di agroalimentare.
Prova ne è il fatto che nei primi tre trimestri del 2023 i primi 15 mercati per incrementi delle esportazioni italiane di prodotti agroalimentari sono tutti mercati europei (su tutti: Germania, Francia, Polonia e Regno Unito).


1) Si rimanda ai seguenti articoli:
2) Nei primi nove mesi del 2023 si segnalano incrementi tendenziali significativi sul mercato tedesco per l'export della provincia di Verona di carne, pesce e prodotti derivati (+32.3 milioni di euro), formaggi e altri prodotti del latte (+26.8 mln €), condimenti e piatti pronti (+21.9 mln €), conserve e succhi di ortaggi e frutta (+14.7 mln €), vino e altre bevande (+13.8 mln €), pasta, biscotti e altri prodotti da forno (+11.8 mln €), frutta e spezie (+11.3 mln €).
3) Nei primi nove mesi del 2023 si segnalano incrementi tendenziali significativi sul mercato francese per l'export della provincia di Milano di frutta e spezie (+27 milioni di euro), formaggi e altri prodotti del latte (+17.9 mln €) e pasta, biscotti e altri prodotti da forno (+17.2 mln €).