La Germania è a rischio recessione?

Un’analisi dei dati di commercio internazionale per mappare il rallentamento dell’economia tedesca

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Il prolungarsi di un contesto di incertezza internazionale legato alle tensioni commerciali, il conseguente rallentamento del commercio globale, insieme al rischio persistente di una Brexit no-deal, stanno significativamente pesando sullo stato di salute dell’economia dell’Eurozona. Questa stava già risententendo della ristrutturazione in atto nel settore automotive.
La recente pubblicazione dell’indice di Business Climate Ifo, che registra un ulteriore calo per il mese di agosto delle aspettative degli operatori economici, ha destato segnali di preoccupazione in merito ad una possibile recessione tedesca e un conseguente significativo rallentamento dell’Eurozona.
L'indice BC Ifo misura infatti la percezione degli agenti economici tedeschi in merito alla situazione economica attuale e a sei mesi, ed è considerato perciò un indicatore anticipatore dell’andamento della produzione tedesca ed europea.

Dati i rischi incombenti sull’economia dell’Eurozona, diventa assai rilevante dotarsi di dati e strumenti affidabili per l’analisi delle potenzialità mercato, data la rilevanza dell’economia tedesca sul panorama internazionale. Grazie al ricorso ai dati di commercio internazionale, disponibili nel Sistema Informativo Ulisse di ExportPlanning, è possibile mappare in maniera dettagliata il rallentamento che sta interessando il Paese, attraverso informazioni consistenti circa l’andamento delle importazioni.

Come già anticipato nell’articolo Quanto sta crescendo l’economia cinese?, la robustezza dei dati deriva dal fatto che i flussi commerciali vengono misurati due volte: le statistiche di commercio estero utilizzano infatti sia le dichiarazioni delle imprese che esportano, sia quelle delle imprese che importano, rendendole informazioni altamente strategiche nell’analisi delle potenzialità mercato.
Il grafico che segue riporta in blu le dichiarazioni di import di merci delle imprese tedesche e in grigio le dichiarazioni di export verso la Germania di imprese appartenenti ad un campione di 70 paesi partner commerciali.

Tasso variazione importazioni della Germania a prezzi costanti
Fonte: dati ExportPlanning.

L’andamento delle due serie suggerisce una dinamica tendenzialmente coincidente, segnalando la robustezza della misura statistica. Sebbene i segnali riguardo ai primi sei mesi del 2019 non siano coincidenti, risulta evidente come entrambe le misurazioni segnalino una netta decelerazione delle importazioni tedesche. Il risultato avvalora l’ipotesi di un netto rallentamento dell’industria tedesca, in linea alle aspettative degli agenti economici e alla stime di crescita degli analisti.
Articolando, inoltre, l’analisi per cluster, è possibile ricavare un andamento più dettagliato in merito ai principali comparti.
Il grafico di seguito riporta in ascissa la variazione registrata nel corso del 2018, mentre in ordinata la variazione segnalata nel primo semestre 2019. In questo modo è possibile individuare nell’area del grafico in basso a destra i settori che in misura maggiore hanno subito una netta decelerazione rispetto allo scorso anno.

Fonte: dati ExportPlanning.

Il grafico proposto permette di evidenziare in modo chiaro come il rallentamento che sta interessando l’economia tedesca sia un rallentamento generalizzato, che coinvolge la quasi totalità della tipologia di merci scambiate. La frenata più significativa è stata accusata dai Beni intermedi, per i quali si segnala in particolare la performance negativa delle componenti per i mezzi di trasporto, delle componenti elettroniche e dei beni intermedi in metalli. Risultato che segnala le difficoltà dell’industria manifatturiera tedesca, dove pesa il rallentamento dell’industria automobilistica.

Anche i Beni di consumo hanno registrato un forte rallentamento, particolarmente accentuato per il il comparto Sistema Moda; mentre non perdono terreno rispetto all’andamento registrato lo scorso anno il comparto Agroalimentare e il Sistema Casa.

Sintomatico dell’attuale contesto di bassa congiuntura economica, anche la performance segnalata dai Beni di investimento. Le aspettative ribassiste degli agenti economici, infatti, hanno determinato un sostanziale rallentamento della domanda di beni di investimento. In questo quadro, fa eccezione la dinamica segnalata dalle importazioni tedesche di Mezzi di trasporto che però sono da ricondursi ad un andamento molto dinamico registrato nell’import di veicoli aerei e navi.