Potenzialità e accessibilità del mercato ucraino per i vini italiani

La recente abolizione dei dazi sui vini UE costituisce un'ulteriore opportunità di sviluppo per vendite italiane in forte crescita

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Agroalimentare Europa Dove esportare Accessibilità mercato

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Dal 1° gennaio 2021 è entrata in vigore l’abolizione dei dazi sui vini europei in Ucraina. La loro eliminazione è una conseguenza degli accordi commerciali dell’Ucraina con l’UE avviati nel 2014 e divenuti effettivi nel 2017. Gli Accordi con l’Unione Europea, volti a liberalizzare gradualmente il commercio, consentono accesso illimitato a un mercato vastissimo che, solo lo scorso anno, ha importato vino per circa 147 milioni di dollari dall’UE.

L’Italia, già leader del mercato ucraino con crescite esponenziali negli ultimi anni, potrà certamente giovare di questa nuova situazione e, difatti, è prevista un’ulteriore crescita delle esportazioni da qui al 2024.

Export Italia in Ucraina di Vino imbottigliato
Export Italia in Ucraina di Vino spumante
Fonte: ExportPlanning - Analisi Mercato - Analytics, Datamart Congiuntura UE

L’ Ucraina e il vino: tendenze di consumo

L’Ucraina è l’ottavo paese più popolato d’Europa, con circa 42 milioni di abitanti (2018) e un PIL di circa $ 3 000 annui (€ 2 400 ca.) che ha fortemente risentito della crisi con la vicina Russia e ha subito una svalutazione della moneta nazionale e una riduzione del potere di acquisto degli ucraini. La classe media ucraina è ancora molto ristretta quantitativamente e la popolazione ha redditi piuttosto bassi.

Ciononostante, il paese, in epoca sovietica, costituiva la repubblica con maggiore produzione di vino nell’Urss. Ancora oggi la domanda di vino, come si può vedere dall’andamento delle importazioni, continua a crescere soprattutto nelle fasce alte di mercato, cioè per i vini di maggiore qualità (come quelli europei ad esempio), nonostante, da un punto di vista quantitativo, siano ancora le fasce medio-basse a vedere i numeri più elevati . Il mercato del vino è in crescita per un effetto di sostituzione: i consumatori ucraini bevono sempre meno alcolici tradizionali e sono indirizzati verso prodotti più “soft” quali il vino e la birra.

Anche a livello di produzione locale iniziano a essere introdotti i vitigni internazionali ed è iniziata una produzione di vini fermi. Tale produzione, di qualità medio-bassa, è indirizzata al consumo locale e a paesi quali la Russia, la Germania e la Georgia. Oltre alla Crimea, sono considerate zone vinicole quelle di Nikolaev e Kherson nel Sud, e la zona ai confini con l’Ungheria, ad ovest.

L’Italia è il primo esportatore di vini spumanti con una quota di mercato in valore del 39.1% (quota stimata 2023: 46.3%; fonte Previsioni ExportPlanning), seguita dalla Francia (11.9%), Georgia (7.3%), Spagna (7.2%) e Belgio (6.1%). Anche per le importazioni di vino sfuso l’Italia si assesta al secondo, dopo la Moldavia (con una previsione in crescita per i prossimi anni). Il vino sfuso viene imbottigliato in Ucraina, soprattutto per la produzione di shampanskoe (spumanti). In generale, nel paese, le importazioni di vino sono in mano a poche imprese ed esiste di fatto una situazione di oligopolio; pertanto, è auspicabile, se si intende avviare un’esportazione verso l’Ucraina, rivolgersi a un importatore di fiducia che sia ben inserito nella distribuzione Horeca, dove i vini francesi e italiani dominano il settore.

Accessibilità del mercato: documentazione necessaria

Per l’esportazione di vini in Ucraina dai Paesi UE, oltre ai documenti di esportazione generici (Fattura export, dichiarazione doganale, documenti di trasporto, packing list e certificato di origine), sono necessarie alcune procedure particolari che proveremo a riassumere di seguito:
  • Certificati di analisi: i prodotti alimentari destinati all’import devono essere accompagnati da un “certificato internazionale e da altri documenti secondo normativa”; tale certificato dovrà essere redatta in due lingue(ucraino e inglese o altra lingua concordata) e timbrato e firmato da un Organo competente del Paese di origine o di esportazione;
  • Etichettatura: in lingua ucraina;
  • Documenti di spedizione: oltre ai documenti già menzionati, è necessario inserire tra i documenti di spedizione anche un Contratto tra le parti, secondo la Legge Ucraina sull’attività economica con l’estero, in una forma determinata dal Ministero dell’Economia dell’Ucraina.

Altri documenti potrebbero essere necessari in casi particolari. Si tenga inoltre presente che, una volta importata la merce in Ucraina, l’importatore, proprietario di licenze specifiche, vedrà applicate ai prodotti delle accise che variano a seconda della tipologia e che potrebbero essere necessarie ulteriori verifiche ispettive.

La vendita delle bevande alcoliche è vietata, in Ucraina, ai minori di 18 anni.


Approfondisci la conoscenza degli elementi di accessibilità del mercato ucraino di vini attraverso l'apposito IMA (International Market Accessibility) Market Report ExportPlanning.
Per ulteriori informazioni sul servizio, si veda la sezione Help Desk IMA.


Valeria Minasi

è consulente Export e internazionalizzazione. Collabora con il team ExportPlanning nell'ambito del progetto Help Desk IMA (International Market Accessibility). Dal 2020 fa parte del comitato scientifico di ExportPlanning.