Si consolida l'importanza del mercato Usa per l'Italia

Gli Stati Uniti sono diventati la seconda geografia di destinazione dell'export Made in Italy, scalzando la Francia

.

Stati Uniti Export Italia

Accedi con il tuo account per utilizzare le funzioni stampa migliorata (pretty print) e includi articolo (embed).
Non sei ancora registrato? registrati!

Con un PIL pro-capite pari a 76 mila $ (dato 2022) e una popolazione di 330 milioni di abitanti, gli Stati Uniti rimangono indubbiamente uno dei mercati più attrattivi al mondo.
Lo sono in particolar modo per il Belpaese, che nel 2022 ha esportato in Usa più 65 miliardi di euro. Per l’Italia gli Stati Uniti rappresentano infatti un partner storico, tanto da diventare la seconda geografia di destinazione delle proprie esportazioni, scalzando la vicina Francia.

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

La composizione delle esportazioni italiane verso il mercato americano rivela l’importanza del paese sia per le imprese nazionali del settore consumer, sia per quelle della filiera automotive e della meccanica strumentale, come documentato dal grafico che segue.

Composizione delle esportazioni italiane verso gli USA (2022)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

La rilevanza di Moda, Farmaceutica e Food

Sul fronte dei beni di consumo, tra i settori maggiormente apprezzati oltreoceano ritroviamo i Prodotti finiti per la persona e i Prodotti per la salute, che rappresentano rispettivamente il 15% e il 12% delle esportazioni italiane sul mercato.

Per entrambi i settori, gli esportatori italiani sono infatti posizionati nelle fasce di mercato più elevate, a fronte della significativa attenzione dei consumatori americani verso i prodotti di lusso e la forte integrazione della filiera farmaceutica italiana con quella transatlantica.
Sempre all’interno del cluster consumer, particolare rilevanza assume inoltre l’industria Alimentare, data la crescita spiccata che ha caratterizzato il comparto nel corso degli ultimi anni: tra il 2012 e il 2022, le esportazioni di Food&Beverage italiano sul mercato sono più che raddoppiate, passando dai 2.6 ai 6.1 miliardi €.

A dare spunti di crescita particolarmente spiccati sono state soprattutto le esportazioni di vino spumante, basti pensare che oggi gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato di destinazione del prodotto, superando sia il mercato inglese sia quello tedesco.

Esportazioni italiane di vino spumante

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

Segnali di aumenti significativi si sono registrati inoltre anche per le esportazioni di olio d’oliva e pasta.

Esportazioni italiane di olio e pasta verso gli USA

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

Meccanica Strumentale

Sul fronte dei beni di investimento, le voci di export più rilevanti risultano essere quelle relative al comparto automotive, anche a fronte dei significativi legami di filiera esistenti.
In questo cluster, particolarmente interessante risulta essere inoltre il posizionamento sul mercato delle esportazioni italiane di Macchine per i processi industriali. Queste rappresentano circa il 5% delle esportazioni italiane verso il Paese e sono sostanzialmente raddoppiate nel corso dell’ultimo decennio.

L'aumento è stato trainato soprattutto dalle fasce di mercato più elevate, indice della fase di trasformazione dell’industria statunitense che sostiene soluzioni dall’alto contenuto tecnologico. Tra i segmenti a maggior crescita quello della Macchine per il confezionamento e l’imballaggio, per il quale l’Italia detiene circa il 20% del mercato ed è il secondo player dopo il vicino concorrente tedesco.

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

Conclusioni

Anche a fronte dei significativi legami commerciali tra le due sponde dell'Atlantico, il mercato statunitense è indubbiamente una geografia dalle grandi opportunità per le aziende italiane. Non è tuttavia un mercato privo di sfide, e presuppone un approccio pianificato e strutturato nelle diverse azioni. Nell'articolo Aziende italiane negli USA: come si entra nel mercato americano? ne abbiamo approfondito alcuni aspetti.