Le esportazioni territoriali toscane: due casi studio

Performance positive per le esportazioni delle PMI di agroalimentare, si evidenziano tuttavia alcune criticità

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Il Premio Export Italia (che si terrà il giorno 8 settembre a Firenze) nasce con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza delle Piccole e Medie Imprese (PMI) italiane in merito alle loro elevate potenzialità anche sui mercati esteri.
Attraverso la condivisione di casi e modelli di successo nell’export sperimentati da altre imprese della medesima classe dimensionale, il Premio Export Italia vuole animare lo spirito di emulazione e motivare anche aziende non esportatrici, o esportatrici occasionali, ad intraprendere con convinzione e fiducia un processo di internazionalizzazione.
Nello specifico, il territorio toscano permette di raccontare casi di successo a portata di PMI, e per l’occasione vengono presentati due casi studio di particolare interesse, con dinamiche diametralmente opposte.

Le esportazioni regionali di olio d’oliva

Le esportazioni territoriali di olio d’oliva hanno dato prova di una crescita progressiva sui mercati esteri nel corso degli ultimi anni. In questo comparto, la regione Toscana gode di diverse indicazioni geografiche tipiche, simbolo del made in Italy in tutto il mondo.
Le vendite internazionali dell’area sono guidate dalla provincia di Firenze, che nel primo trimestre 2022 ha sfiorato la quota di 70 milioni di euro, seguita da Lucca con 60 milioni.
Tra le province ad aver registrato il trend di crescita più significativo negli ultimi 15 anni, ritroviamo Siena, a fronte di incremento vertiginoso intervenuto soprattutto dalla seconda metà del 2016, e Grosseto, con un aumento progressivo e robusto. Entrambi i territori sono passati dall’esportare poche migliaia di euro nel primo trimestre 2008 a detenere oggi oltre 25 milioni dio euro.

Fig.1 – Esportazioni di olio toscano: principali esportatori


In termini di mercati di destinazione, risulta di particolare rilievo la crescita segnata sul mercato statunitense della provincia di Grosseto. Grazie a un forte sviluppo delle imprese maremmane, promosso anche dalla partecipazione di molte di esse al Consorzio Agrario della Maremma Toscana, che fa dell’olio di oliva uno dei propri fiori all’occhiello, oggi le esportazioni di olio della provincia sul mercato americano superano infatti quelle della vicina Firenze, primo territorio esportatore del prodotto sul panorama regionale.

Fig.2 – Esportazioni di olio di Grosseto e Firenze verso USA


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Il distretto del mobile di Quarrata

Nonostante la performance convincente del comparto dell’olio di oliva, un caso opposto che mette in luce le vulnerabilità delle PMI (soprattutto in un contesto internazionale particolarmente incerto come quello attuale) è l’export di Mobili concentrato nel distretto di Quarrata (in provincia di Pistoia), che negli ultimi anni ha evidenziato persistenti difficoltà, benché a livello mondiale il comparto abbia sperimentato un rialzo spiccato nel periodo post-pandemico.

L’export del distretto del Mobile di Quarrata, come mostrato nel grafico seguente, è infatti in costante calo, tanto che nel primo trimestre 2022 il livello delle esportazioni è risultato del 60% inferiore ai valori del primo trimestre 2008, passando da oltre 50 milioni di euro a poco più di 20 nel giro degli ultimi 15 anni.
Il risultato appare particolarmente negativo soprattutto se comparato alla performance del distretto del mobile di Forlì-Cesena, che ha sperimentato, al contrario, dinamiche in linea con la domanda mondiale del comparto. Infatti, dalla seconda metà del 2020 la crescita delle esportazioni territoriali è stata sostenuta, fino a superare abbondantemente la quota record di 100 milioni di euro di export nei primi 3 mesi del 2022 (si veda Fig.3).

Fig.3 – Esportazioni di Pistoia e Forlì-Cesena di Mobili


Soprattutto in contesti internazionali particolarmente sfidanti e contendibili, non va quindi dimenticato che le Piccole e Medie Imprese possono essere particolarmente vulnerabili, come testimoniato dal caso del distretto del Mobile di Quarrata. Tuttavia la partita dell’export è sempre aperta, e l’avviamento ai mercati internazionali offre spazi di crescita considerevoli, specialmente se ci si avvale di un approccio strategico e di una consulenza esterna da parte di professionisti del settore.