Focus Horeca: uno sguardo all’export italiano di apparecchi professionali

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Si terrà a metà ottobre a Milano la 43esima edizione di Host – International Hospitality Exhibition, fiera mondiale dedicata alla ristorazione e all’accoglienza, che si prevede ospiterà oltre 1800 espositori da 50 paesi. Si tratterà per il 40% di espositori internazionali, e la fiera si articolerà in tre macro-aree: la ristorazione professionale, il comparto bar e pasticceria, l’arredo e la tecnologia.
Data la centralità del prodotto italiano nel food service equipment, andiamo allora ad approfondire gli ultimi dati di commercio estero del settore, per fornire un’overview dell’export nazionale di apparecchi professionali per la ristorazione e l’ospitalità.

Partiamo, innanzitutto, dal tracciare un quadro mondiale degli scambi. Secondo la classificazione merceologica EFCEM1, combinata con le più recenti stime degli scambi internazionali di fonte ExportPlanning, la domanda mondiale di apparecchi professionali – dopo la modesta frenata del 2020 – è cresciuta tanto nel 2021 che nel 2022 a tassi dinamici attorno al 20%, arrivando a sfiorare i 70 miliardi di euro lo scorso anno.
L’incremento del 2022 si ridimensiona notevolmente considerando i valori a prezzi costanti, ovvero depurati dagli effetti dell’inflazione; la variazione rimane, in ogni caso, in territorio positivo, confermando quindi l’attuale trend di crescita e il collocamento su livelli di oltre 15 p.p. superiori rispetto al periodo pre-Covid (2019).

Evoluzione della domanda mondiale di Apparecchiature Professionali

2010 2015 2020 2022
Domanda mondiale di apparecchi professionali (miliardi di euro) 25.1 38.7 46.6 69.7
Tasso di crescita a prezzi correnti (%) +19 +15.1 -3.8 +24.5
Fonte: Sistema Informativo ExportPlanning

Guardando ai tassi di crescita della domanda mondiale scomposti per comparto merceologico, vediamo come il dinamismo risulta pressoché generalizzato. In particolare, il tasso di crescita più elevato nel 2022 è quello registrato dal segmento del freddo, seguito da cottura, caffè e lavaggio stoviglie: tutti questi segmenti hanno segnato un aumento degli scambi mondiali, misurato a prezzi correnti, superiore al 30%.

Uno sguardo all’export italiano

Nel 2022 l’Italia ha confermato, per il quinto anno consecutivo, il suo posizionamento come terzo maggiore esportatore di apparecchi professionali a livello mondiale (5.5 miliardi di euro), alle spalle della Germania (6.1 miliardi) e del leader cinese (20.5 miliardi). Lo scorso anno, tutti i maggiori player hanno registrato significativi incrementi delle loro esportazioni a prezzi correnti, pari al 25.5% per la Cina, il 15.5% per la Germania e il 22.2% per l’Italia. Questi tassi di crescita risultano significativamente inferiori se considerati a prezzi costanti; Cina e Italia rimangono, in ogni caso, in territorio positivo, a fronte invece di una sostanziale stabilità per l’export tedesco rispetto alle esportazioni del 2021.



Su cosa si concentrano le esportazioni italiane?

Come si nota dalla pie chart riportata di seguito, l’export italiano di apparecchi professionali si concentra soprattutto sul segmento del freddo: nel 2022 le esportazioni italiane del comparto sono state pari a 2.3 miliardi di euro, posizionando l’Italia al secondo posto al mondo tra gli esportatori del settore, alle spalle della sola Cina.
Svolgono un ruolo di rilievo nel paniere dell’export di apparecchi professionali made in Italy anche le macchine e apparecchi per la preparazione del caffè: lo scorso anno l’export italiano è stato pari a 816.8 milioni di euro, in prima posizione assoluta su scala internazionale. Hanno superato i 500 milioni le esportazioni del segmento cottura & riscaldamento, collocando l’Italia al terzo posto a livello internazionale, alle spalle di Germania e Stati Uniti. La Germania precede l’Italia anche per l’export di lavastoviglie di tipo professionale (322 milioni di euro nel 2022, di poco superiori rispetto ai 290 milioni esportatati dall’Italia).
Il nostro paese riveste, invece, un ruolo comparativamente marginale nel comparto del lavaggio tessuti, presidiato soprattutto dalle esportazioni di Cina e Corea ad oriente, e dalla Polonia sul fronte europeo.

Export italiano di apparecchi professionali (milioni di euro, 2022)



Uno sguardo, infine, agli ultimi dati trimestrali, per comprendere la recente evoluzione delle esportazioni italiane. Guardando ai tassi di crescita dell’export italiano per segmento merceologico, misurato in valori correnti, vediamo come nella prima metà del 2023 tutti i segmenti hanno mostrato un trend di crescita tendenziale, fatto salvo il caso del lavaggio stoviglie (-4.6% rispetto al I semestre 2022). I comparti più dinamici sono stati quelli del lavaggio e trattamento tessuti (+12.8%) e quello della cottura e riscaldamento (+12.1%), seguiti dal comparto del freddo (+10.1%) e del caffè (+7.9%).
Allargando lo sguardo al periodo pre-crisi sanitaria, e considerando quindi come benchmark il I trimestre 2019, spiccano invece le macchine del caffè e il freddo come settori maggiormente dinamici, con incrementi in valori correnti attorno a quota +50%.

Export italiano di apparecchi professionali, per segmento merceologico (2010Q1-2023Q2)


Host potrà quindi rappresentare un’utile occasione per continuare a promuovere le eccellenze italiane del settore, già apprezzate su un’ampia platea di mercati internazionali, cogliendo gli ultimi trend di innovazione e sostenibilità.


1.
Cottura e riscaldamento: CN841981.80, CN851419.10
Lavaggio stoviglie: CN842219.00
Altri macchinari e apparecchiature: CN842381.29, CN843880.99, CN847982.00, CN940320.80
Lavaggio e trattamento tessuti: CN842112.00, CN845020.00, CN845121.00, CN845129.00, CN845130.00
Freddo: CN841830.80, CN841840.80, CN841850.11, CN841850.19, CN841850.90, CN841869.00
Caffè: CN841981.20