Export di piastrelle: il distretto ceramico di eccellenza del made in Italy nel mondo

In un contesto competitivo globale in continuo movimento, le armi del made in Italy sono state quelle della qualità, della tecnologia e del know-how

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Il Salone Internazionale della Ceramica e dell’Arredo-bagno, CERSAIE, si prepara ad aprire i battenti per la sua 41ª edizione, che si terrà dal 23 al 27 settembre presso lo spazio espositivo di Bologna Fiere. Si tratta di un appuntamento internazionale di primaria rilevanza, che ospiterà le aziende leader di settore provenienti da tutto il mondo.
L’appuntamento è l’occasione per ripercorrere la lunga tradizione di successi del made in Italy, che ha reso il Belpaese un protagonista indiscusso dell’arena mondiale nel segmento Piastrelle e lastre da pavimentazione.

Player internazionali e il posizionamento italiano

L’Italia vanta una forte e riconosciuta tradizione ceramica. I dati di commercio estero testimoniano questa specializzazione del Belpaese: per il comparto piastrelle e lastre, il nostro Paese è primo al mondo per export, per un valore che nel 2023 è stato pari a 4.4 miliardi di euro e 296 milioni di mq, detenendo circa il 22% del commercio mondiale del segmento. Complessivamente, lo scorso anno il settore ha generato un saldo della bilancia commerciale di oltre 4 miliardi di euro.
La leadership italiana si ascrive all’interno di un contesto competitivo internazionale non certo privo di sfide, che, sotto la spinta della globalizzazione, ha visto l’emergere e il consolidarsi di nuovi player nel corso del secolo.

Export di Piastrelle: top player (1995-2023)

Valore delle esportazioni

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Quota di commercio mondiale

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Le sfide affrontate dagli esportatori italiani nell’ultimo ventennio sono state infatti diverse.
Tra il 1995 e il 2000 la concorrenza di settore era prettamente europea, con l’Italia che deteneva tra il 45% e il 50% del commercio mondiale e la Spagna che inseguiva con un 20%. Con il nuovo millennio si è però assistito a quella che è stata la dirompente crescita cinese, che ha trovato nel 2015 il suo momento di massimo storico.
Dopo il 2015, complice l’emergere di altri player basso costo, in primis l’India, la Turchia e il Brasile, si è assistito a un forte ridimensionamento internazionale del Paese del Dragone.
Un elemento di particolare interesse attiene anche alla dinamica registrata dai maggiori player nel corso dell’ultimo: a fronte di un rallentamento generalizzato, che ha coinvolto Italia, Spagna, Turchia e Brasile per una congiuntura penalizzante, maggiore resilienza ha caratterizzato i risultati soprattutto dell’India.

Ai mutamenti intercorsi nell’arena competitiva globale, le imprese italiane hanno risposto facendo leva sulla capacità di posizionarsi su una fascia di prodotto elevatissima, che, a tutt'oggi, non trova concorrenti di pari livello, nemmeno nella vicina Spagna.

Segmentazione per fasce di prezzo delle esportazioni (2023)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

La composizione delle esportazioni del Belpaese è infatti quasi interamente costituita da piastrelle di qualità alta, che si caratterizzano, cioè, per un prezzo medio di vendita superiore alla media complessiva mondiale. È evidente come il risultato sia assolutamente differente dal posizionamento degli altri player, soprattutto asiatici. Un dato non trascurabile, tuttavia, è la presenza di fasce maggiormente premianti anche nella composizione dell’export cinese.

La capacità di adattamento italiana al mutato contesto internazionale si è basata sulla capacità di coniugare tecnologia e design, in grado di offrire un prodotto di altissima qualità tecnica ed estetica, che ha permesso all’Italia di difendere la propria storica leadership sul panorama mondiale.
Negli ultimi quindici anni il settore delle piastrelle in ceramica è infatti stato oggetto di diverse innovazioni tecnologiche che hanno permesso di difendere la qualità e il grado di innovazione dei prodotti italiani.
Ne è la prova uno dei prodotti di punta della specializzazione italiana: il grès porcellanato. Grazie a processi produttivi all’avanguardia, questi materiali offrono superfici ampie con una qualità estetica e tecnica senza pari.

Composizione del paniere di export italiano

Oggi, il grès porcellanato fully vetrified, identificato come da standard internazionali ed europei (EN 14411 e ISO 13006) dal bassissimo coefficiente di assorbimento d’acqua (in peso non superiore allo 0.5%) rappresenta oltre il 90% dell’offerta italiana all’estero.
L’eccellenza del grés porcellanato risiede infatti nella sua compattezza, e la definizione di una normativa più stringente nella denominazione del prodotto ha contribuito a valorizzare i prodotti made in Italy nel mondo. In particolare, la tipologia di prodotto a maggior valore aggiunto sono le lastre ceramiche in grés porcellanato di grandi dimensioni, diventati prodotti sempre più concorrenziali per sostituire prodotti equivalenti non in ceramica per countertops, piani cucina e rivestimenti.
La distribuzione delle esportazioni italiane di grés porcellanato per fasce di prezzo (da intendersi come prezzi FOB - Free On Board; essi possono essere considerati come prezzi al produttore, al netto delle imposte sui consumi e dei margini delle successive fasi di distribuzione) è infatti particolarmente premiante.
Nel grafico riportato di seguito è possibile ritrovare sull’asse delle y l’importanza (espressa in percentuale del totale) che hanno le esportazioni di piastrelle per i diversi range di prezzo/mq indicati.

Distribuzione dell’export italiano di grés porcellanato per fasce di prezzo (2023)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

Le fasce di prezzo in cui si concentrano la maggior parte delle esportazioni italiane sono quelle comprese tra i 16€ e i 22€/mq, con diversi geografie di destinazione, come ad esempio il mercato USA, che risultano anche maggiormente premianti.

In un contesto competitivo globale in continuo movimento, dove il ridimensionamento del player cinese ha lasciato spazi a nuovo concorrenti, come quelli indiani, è indubbio che le armi delle piastrelle made in Italy siano state quelle della qualità, della tecnologia e del know-how. Il progresso produttivo del settore e la difesa della leadership internazionale sono stati resi possibili anche dalla presenza nel distretto di una formidabile industria di beni strumentali a servizio del settore, anch'essa prima al mondo in macchinari per ceramica. Non mancano, però, le sfide per il futuro: ai mutamenti concorrenziali si affiancano infatti quelle di un progressivo raffreddamento della domanda del settore, in linea al rallentamento del segmento Sistema Casa, e della sostenibilità, per un settore altamente energivoro come questo e che richiede, sempre più, un sapiente uso dei materiali.